Formazione espansiva solida rene sx
Egr. dottori, richiedo un Vs parere in merito al referto di una TAC (riguarda mio fratello di anni 47) eseguita successivamente ad ecografia addominale.
Questo il referto: "Indagine eseguita in condizioni basali e dopo contrasto con tecnica trifasica. Il rene sx in sede corticale esterna presenta una piccola formazione espansiva non visibile in condizioni basali, ma soltanto dopo contrasto, di circa un centimetro di diametro che presenta un progressivo enhancement; essa non deborda dal profilo renale e non interrompre la corticale. Reperti di normalità per il rene dx ed i surreni. La vescica presenta pareti sottili ed appare lievemente improntata sul pavimento della prostata. Non falde ascitiche ne tumefazioni linfonodali. In conclusione l'indagine ha mostrato la presenza di piccola lesione espansiva solida di circa un centimetro di diametro a livello del rene sx di cui non è possibile, sulla base dei dati tomodensitometrici, stabilirne la natura (è possibile trattarsi di un angiomiolipoma con prevalente componente angiomiomatoso ma non si possono escludere altre ipotesi) pertanto a giudizio specialistico si consiglia controllo tra sei mesi o RMN". Ringrazio anticipatamente per la gentile risposta.
Questo il referto: "Indagine eseguita in condizioni basali e dopo contrasto con tecnica trifasica. Il rene sx in sede corticale esterna presenta una piccola formazione espansiva non visibile in condizioni basali, ma soltanto dopo contrasto, di circa un centimetro di diametro che presenta un progressivo enhancement; essa non deborda dal profilo renale e non interrompre la corticale. Reperti di normalità per il rene dx ed i surreni. La vescica presenta pareti sottili ed appare lievemente improntata sul pavimento della prostata. Non falde ascitiche ne tumefazioni linfonodali. In conclusione l'indagine ha mostrato la presenza di piccola lesione espansiva solida di circa un centimetro di diametro a livello del rene sx di cui non è possibile, sulla base dei dati tomodensitometrici, stabilirne la natura (è possibile trattarsi di un angiomiolipoma con prevalente componente angiomiomatoso ma non si possono escludere altre ipotesi) pertanto a giudizio specialistico si consiglia controllo tra sei mesi o RMN". Ringrazio anticipatamente per la gentile risposta.
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Gentile utente le piccole masse renali sono difficili da giudicare sicuramente il loro comportamento biologico può aiutarci nella scelta terapeutico, in quanto un controllo nel tempo ci potrebbe dimostrare l eventuale sviluppo e protendere verso una terapia più aggressiva o invece una sua stabilizzazione farci attendere senza ovviamente modificare l eventuale prognosi finale
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.1k visite dal 16/11/2012.
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