Calcolosi
Mi sono appena iscritta perché ho bisogno di un Vostro gentile parere.
Mio marito è stato operato il 31 ottobre scorso per l'eliminazione di un calcolo di circa 1 cm. che si era posizionato in prossimità della vescica. L'intervento è stato effettuato tramite il canale ureterale ed è andato tutto bene; pochissimo sanguinamento solo il giorno dell'intervento e dopo due giorni è stato dimesso. Gli hanno detto di tornare l'8 novembre per togliere lo stent, ma quando siamo andati, lo strumento necessario era non funzionante e gli hanno fissato la nuova data del 22/11 prossimo per rimuovere lo stent.
Quello che vorrei sapere è:
se dopo tale rimozione mio marito può mettersi in viaggio la sera stessa, dato che ha già una prenotazione per la sera del 22/11?
La rimozione di questo stent è stata fissata con un dottore del reparto di "chiururgia generale"....... è lo stesso o devo preoccuparmi?
Vi ringrazio per il parere che vorrete darmi.
Cordiali saluti.
Mio marito è stato operato il 31 ottobre scorso per l'eliminazione di un calcolo di circa 1 cm. che si era posizionato in prossimità della vescica. L'intervento è stato effettuato tramite il canale ureterale ed è andato tutto bene; pochissimo sanguinamento solo il giorno dell'intervento e dopo due giorni è stato dimesso. Gli hanno detto di tornare l'8 novembre per togliere lo stent, ma quando siamo andati, lo strumento necessario era non funzionante e gli hanno fissato la nuova data del 22/11 prossimo per rimuovere lo stent.
Quello che vorrei sapere è:
se dopo tale rimozione mio marito può mettersi in viaggio la sera stessa, dato che ha già una prenotazione per la sera del 22/11?
La rimozione di questo stent è stata fissata con un dottore del reparto di "chiururgia generale"....... è lo stesso o devo preoccuparmi?
Vi ringrazio per il parere che vorrete darmi.
Cordiali saluti.
[#1]
Cara Signora,
partiamo dal concetto che se le hanno fissato la rimozione dello stent (che è un'operazione che dura mediamente 90 secondi) con un collega chirurgo e non urologo è evidente che lui sarà all'altezza di farlo.
La rimozione di per se stessa non necessita di nessun tempo postoperatorio a meno che non venga fatta in anestesia generale o sedazione profonda.
partiamo dal concetto che se le hanno fissato la rimozione dello stent (che è un'operazione che dura mediamente 90 secondi) con un collega chirurgo e non urologo è evidente che lui sarà all'altezza di farlo.
La rimozione di per se stessa non necessita di nessun tempo postoperatorio a meno che non venga fatta in anestesia generale o sedazione profonda.
Prof. Federico Guercini
www.prostatitis2000.org
[#2]
Gentile Signora,
l'inserimento di una endoprotesi ureterale (stent) è abituale dopo tutti gli interventi endoscopici sulle alte vie urinarie. La presenza dello stent è quasi sempre causa di fastidi di varia entità, pertanto si cerca di mantenerli in sede per lo stretto necessario, mediamente una settimana. Peraltro, di per sè lo stent potrebbe rimanere tranquillamente anche per molti mesi a svolgere la sua funzione "idraulica". Ci spiace che la rimozione non sia potuta avvenire nei tempi previsti, considerando che si tratta dodpotutto di una manovra assolutamente banale, auspichiamo che questo possa ora vvenire nei tempi previsti. In merito alla sua domanda specifica, non è raro che immediatamente dopo la rimozione dello stent si possa manifestare qualche doloretto renale (raramente una colica vera e propria) causata dal rigonfiamento (èdema) della mucosa dell'uretere, in particolare del suo tratto terminale allo sbocco in vescica. Ad onor del vero, questa piccola complicanza è meno frequente nei casi in cui lo stent viene mantenuto in sede per un tempo più lungo. Pertanto, ritengo che suo marito possa fidarsi a seguire il programma previsto, magari tenendo qualche antidolorifico a portata di mano e non eccedendo nel bere acqua, almeno per qualche ora.
Saluti
l'inserimento di una endoprotesi ureterale (stent) è abituale dopo tutti gli interventi endoscopici sulle alte vie urinarie. La presenza dello stent è quasi sempre causa di fastidi di varia entità, pertanto si cerca di mantenerli in sede per lo stretto necessario, mediamente una settimana. Peraltro, di per sè lo stent potrebbe rimanere tranquillamente anche per molti mesi a svolgere la sua funzione "idraulica". Ci spiace che la rimozione non sia potuta avvenire nei tempi previsti, considerando che si tratta dodpotutto di una manovra assolutamente banale, auspichiamo che questo possa ora vvenire nei tempi previsti. In merito alla sua domanda specifica, non è raro che immediatamente dopo la rimozione dello stent si possa manifestare qualche doloretto renale (raramente una colica vera e propria) causata dal rigonfiamento (èdema) della mucosa dell'uretere, in particolare del suo tratto terminale allo sbocco in vescica. Ad onor del vero, questa piccola complicanza è meno frequente nei casi in cui lo stent viene mantenuto in sede per un tempo più lungo. Pertanto, ritengo che suo marito possa fidarsi a seguire il programma previsto, magari tenendo qualche antidolorifico a portata di mano e non eccedendo nel bere acqua, almeno per qualche ora.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.3k visite dal 14/11/2012.
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