Dolori perineali e leggeri problemi minzione

Salve. Da circa 4 giorni, dopo un forte episodio dissenterico che mi ha costretto sul WC per parecchio tempo. Ho iniziato ad avvertire un Fastidio ( come un peso) alla zona perineale.

Da subito ho sospettato un infiammazione della prostata, ed infatti entro tre giorni , ho iniziato ad avvertire persistenti esigenze di minzione, e il fastidio al perineo si è fatto piu persistente.
Inoltre avverto un fastidio all'osso sacro, e saltuari crampi alla zona anale.

Vi chiedo innanzitutto se è possibile - dato il mio essere particolarmente ansioso- se ho potuto condizionarmi e causarmi con l'ansia e lo stress i sintomi.

Vorrei chiedervi a quale medico, ( di base, direttamente specialista) rivolgermi, e per risparmiare tempo che tipo di esami intanto sottopormi.

Un ultima domanda. Su internet molti parlano di deficit erettili dopo la prostatite. Data la mia giovanissima età, e il mio forte stato ansioso, vorrei sapere subito realmente cosa aspettarmi, perché questa cosa non mi fa dormire la notte. Temo che tutta questa paura, avendo le idee poco chiare , mi possa solo portare ad avere problemi psicologici in tal senso. ( fino a 4 giorni fa ero particolarmente soddisfatto delle mie prestazioni sessuali e delle mie " facili" erezioni.

Un ultima cosa: mi potreste indicare dei modi per alleviare i fastidi in attesa di cominciare la terapia?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Giovanotto,
un disturbo intestinale importante, che spesso comporta delle alterazioni nella flora batterica intestinale (talora dovute alla terapia) può causare l'insorgenza di disturbi alle basse vie urinarie. Non mi pare che nel suo caso i disturbi siano così importanti, in primo luogo le consiglierei di bere molta acqua. Ne parli comunque con il suo medico curante, l'esecuzione di un semplice esame dele urine con urocoltura può iniziare ad indirizzare una diagnosi ed una eventuale terapia. Ovviamente, la persitenza dei sintomi può endere opportuna una visita specialistica urologica e l'esecuzione di ulteriori accertamenti. Ma ... non mettiamo il carro davanti ai buoi! Per quanto riguarda l'insorgenza di disturbi erettivi, in questo momento si tratta di considerazioni inverosimili, meno ci pensa e molto meglio è.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Allora:
Mi sono rivolto ad un Urologo, che con visita ed esplorazione rettale mi ha riscontrato una prostata infiammata.
Mi ha prescritto dei fitofarmaci decongestionanti e 8 giorni di Topster.
Inoltre mi ha detto di aspettare qualche giorno dall'inizio della cura e fare Urinocultura, esame Urine, spermiocultura.
Io dopo l'inizio del trattamento ho avuto quasi la scomparsa dei sintomi.

Dagli esami ( fatti un giorno in cui non avevo piu alcun sintomo) tutto risulta perfetto, nessun batterio e esami urine nella norma.

Il medico mi ha detto di continuare con i fitofarmaci e di rivederci a metà dicembre.

I fastidi sono diminuiti considerevolmente, ma qualche fastidio saltuario c'è.

Ho delle domande:
Il fatto che siano nella norma gli esami, vuol dire che ho una prostatite abatterica? Questa deve essere necessariamente cronica?
C'è il rischio che si cronicizzi o è sufficiente la terapia in corso?

Il fastidio che tutt'ora ho è un bruciore anale esterno ed interno. È causa o conseguenza della prostatite? Come risolverlo?

Purtroppo il mio medico non è raggiungibile in questo periodo.


Avete ulteriori consigli? Grazie !
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Giovanotto,
la prostata è molto sensibile per sua natura e per la posizione critica nelle vie urinarie inferiori, posta sotto la vescica ed attraversata dall'uretra. I disturbi prostatici con esami colturali negativi sono certamente la netta maggioranza. Considerata la sua età, i modesti disturbi iniziali e la rapida risposta alla terapia si può essere ottimisti, anche se ovviamente la stabilizzazione definitiva può ancora tardare abbastanza, magari anche un paio di mesi. Completi la terapia consigliata, ma soprattutto si attenga scrupolosamente alle indicazioni generali e sullo stile di vita che certamente le ha fornito il nostro Collega che l'ha seguita.

Saluti
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Utente
Utente
La ringrazio. Quindi non è necessario l'antibiotico anche secondo lei?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Giovanotto,
se gli esami colturali sono negativi, l'antibiotico potrebbe anche essere controproducente, creando delle alterazioni a livello intestinale, proprio da dove parrebbe esere originato tutto il disturbo.

Saluti
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