Allora due anni fa ho pensato fosse un problema psicologico, quindi mi sono recato da uno psicologo
Salve sono un ragazzo di 20 anni, da sempre ho avuto problemi ad urinare nel senso che ricordo anche alle scuole elementari e medie non andavo mai in bagno, ma preferivo attendere l'uscita per poi andarci a casa, questo anche perchè lo stimolo non era forte, ma potevo benissimo trattenerla.
Ricordo anche che nel periodo delle scuole medie mi capitava spesso di dover telefonare a casa per farmi prendere perchè venivo colto da coliche all'addome e forte stimolo a defecare fino al punto di non poter più resistere.
Alle scuole superiori stessi problemi, ma poi sono arrivato al punto di dover andare da uno specialista perchè non ne potevo più e non potevo tornare facilmente a casa visto la lontananza della scuola. Allora ho fatto diversi esami tra cui colonscopia, gastroscopia, ecografia,intolleranze alimentari, tutti risultati negativi, a questo punto il gastroenterologo mi ha prescritto "mintoil" con le quali per un periodo sembrava passare, ma dopo tornava nuovamente.
Allora due anni fa ho pensato fosse un problema psicologico, quindi mi sono recato da uno psicologo e devo dire che ho ottenuto molti miglioramenti, adesso mi capita molto raramente un problema del genere.
L'anno scorso verso questo periodo ho avuto come un fastidio nella parte destra del pube in corrispondenza del pene, ho effettuato alcuni controlli visivi ma non mi è stato diagnosticato nulla, ho fatto anche gli esami delle urine e del sangue, ma anche queste risultarono negative. Dopo circa un mese questo problema è sparito per ripresentarsi adesso nello stesso periodo con anche una difficoltà ad urinare soprattutto il mattino e spesso devo sedermi per farla, allora il medico di base mi ha consigliato di fare un ecografia nella quale c'è un residuo post minzionale di 60cc, non so a cosa sia dovuto, ma ho avuto dei problemi ad urinare nel bagno dello studio, infatti non ci sono riuscito facilmente forse anche perchè avevo la vescica molto piena. Inoltre mi sveglio una volta la notte per urinare, dopo di che durante il giorno mi è più facile urinare ma a volte mi capita che non riesco come mi accade il mattino e devo sedermi e in qualche modo riesco a farla. La cosa principale che mi preoccupa e che posso avere qualcosa di grave e anche che la vita sociale mi è un po difficile visto che nei bagni pubblici naturalmente non posso sedermi e quindi devo trattenermi molto per poi farla con calma a casa.
Vorrei gentilmente un consiglio da Voi. Grazie.
Distinti Saluti.
Ricordo anche che nel periodo delle scuole medie mi capitava spesso di dover telefonare a casa per farmi prendere perchè venivo colto da coliche all'addome e forte stimolo a defecare fino al punto di non poter più resistere.
Alle scuole superiori stessi problemi, ma poi sono arrivato al punto di dover andare da uno specialista perchè non ne potevo più e non potevo tornare facilmente a casa visto la lontananza della scuola. Allora ho fatto diversi esami tra cui colonscopia, gastroscopia, ecografia,intolleranze alimentari, tutti risultati negativi, a questo punto il gastroenterologo mi ha prescritto "mintoil" con le quali per un periodo sembrava passare, ma dopo tornava nuovamente.
Allora due anni fa ho pensato fosse un problema psicologico, quindi mi sono recato da uno psicologo e devo dire che ho ottenuto molti miglioramenti, adesso mi capita molto raramente un problema del genere.
L'anno scorso verso questo periodo ho avuto come un fastidio nella parte destra del pube in corrispondenza del pene, ho effettuato alcuni controlli visivi ma non mi è stato diagnosticato nulla, ho fatto anche gli esami delle urine e del sangue, ma anche queste risultarono negative. Dopo circa un mese questo problema è sparito per ripresentarsi adesso nello stesso periodo con anche una difficoltà ad urinare soprattutto il mattino e spesso devo sedermi per farla, allora il medico di base mi ha consigliato di fare un ecografia nella quale c'è un residuo post minzionale di 60cc, non so a cosa sia dovuto, ma ho avuto dei problemi ad urinare nel bagno dello studio, infatti non ci sono riuscito facilmente forse anche perchè avevo la vescica molto piena. Inoltre mi sveglio una volta la notte per urinare, dopo di che durante il giorno mi è più facile urinare ma a volte mi capita che non riesco come mi accade il mattino e devo sedermi e in qualche modo riesco a farla. La cosa principale che mi preoccupa e che posso avere qualcosa di grave e anche che la vita sociale mi è un po difficile visto che nei bagni pubblici naturalmente non posso sedermi e quindi devo trattenermi molto per poi farla con calma a casa.
Vorrei gentilmente un consiglio da Voi. Grazie.
Distinti Saluti.
[#1]
Gentile Giovanotto,
innanzi tutto un residuo vescicale dopo ecografia di soli 60 cc (se ci conferma sessanta?) non ha alcun significato. La maggioranza dei soggetti in quelle situazioni non riesce ad urinare regolarmente, pertanto noi specialisti siamo abituati ad insospettirci per ristagni almeno superiori ai 100-150 ml. Per il resto, la sua situazione è chiaramente quella di una "sindrome della vescica timida" o "paruresis", una condizione che ha a che fare molto di più con la psicologia che con l'urologia. Non tema, è in buona compagnia ... la sua situazione è abbastanza frequente, anche se a dire il vero colpisce maggiormente il sesso femminile, in cui l'urinare in luoghi non convenzionali è più radicalmente considerato inopportuno. In queste situazioni, il ruolo dello specialista urologo è quello di escludere se nel disturbo possano nascondersi altre cause specifiche, di natura organica e non emotiva. Molto raramente se ne riscontrano, ma in ogni caso è opportuno eseguire qualche accertamento di base ed una visita molto accurata, cosa che lei ci riferisce sia stata fatta. Ci permetteremmo quindi di tranquillizzarla, magari consigliandole di scegliersi un bravo psicologo/psicoanalista, con il quale intraprendere un fattivo percorso di maturazione dell'inconscio.
Saluti
innanzi tutto un residuo vescicale dopo ecografia di soli 60 cc (se ci conferma sessanta?) non ha alcun significato. La maggioranza dei soggetti in quelle situazioni non riesce ad urinare regolarmente, pertanto noi specialisti siamo abituati ad insospettirci per ristagni almeno superiori ai 100-150 ml. Per il resto, la sua situazione è chiaramente quella di una "sindrome della vescica timida" o "paruresis", una condizione che ha a che fare molto di più con la psicologia che con l'urologia. Non tema, è in buona compagnia ... la sua situazione è abbastanza frequente, anche se a dire il vero colpisce maggiormente il sesso femminile, in cui l'urinare in luoghi non convenzionali è più radicalmente considerato inopportuno. In queste situazioni, il ruolo dello specialista urologo è quello di escludere se nel disturbo possano nascondersi altre cause specifiche, di natura organica e non emotiva. Molto raramente se ne riscontrano, ma in ogni caso è opportuno eseguire qualche accertamento di base ed una visita molto accurata, cosa che lei ci riferisce sia stata fatta. Ci permetteremmo quindi di tranquillizzarla, magari consigliandole di scegliersi un bravo psicologo/psicoanalista, con il quale intraprendere un fattivo percorso di maturazione dell'inconscio.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 09/11/2012.
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