Prostatite, ipb e forse altro

Spett. dott.ri, devo porvi alcune domande un po' articolate.
Diversi anni fa ebbi una prostatite. Da allora è cambiato il mio modo di urinare e anche sessualmente ho avuto qualche problema, peraltro gestito egregiamente. Nel corso degli anni sono sempre stato monitorato e ho sentito il parere di tre urologi, forse sbagliando, ma d'altronde quando non si hanno risposte adeguate si tende a cercarle.
Nel corso degli anni ho sviluppato una ipb e oggi ho una prostata complessivamente di 32- 35 cc, a seconda delle ecografie, con un adenoma centrale di 15 e rotti.
Ciò che non mi è chiaro è il motivo per il quale il mio modo di urinare è cambiato e non è più rimasto quello di un tempo (flusso unico dall'inizio alla fine), con però diverse varianti nel corso degli anni. Per es., a volte il getto è buono ma soi si interrompe e, con qualche ripresa, arriva alla fine. Altre volte parte un getto molto forte, poi c'è uno stop, e, quindi, segue un flusso debole. In altre occasioni, e per un certo periodo, ho avuto addirittura un flusso più potente di quando ero giovane. Insomma non ci capisco nulla. Ma può essere che sia tutta colpa di una prostatite cronicizzatasi? O dipende dall'adenoma? Ma se dipendesse da questo,che tende ad aumentare, non mi spiego queste oscillazioni nel tempo, a volte anche positive. Nessuno degli urologi ha mai dato peso a ciò, tranne uno, il quale mi ha dato un alfa litico, limitandosi a verificare se vuotavo più o meno bene la vescica. In questo sito leggo di esami urodinamici complessi e mi domando perché non me li abbiano mai fatti fare. Adesso sono in lista d'attesa per una TURP. Sono perplesso. E se i miei problemi urinari non dipendessero dall'adenoma bensì da un'infiammazione cronica?
Vi ringrazio anticipatamente
[#1]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gent.le utente,
sicuramente il collega che l'ha messo in lista di attesa per intervento avrà pensato alle eventualità che Lei riporta, cmq non ci ha riferito i valori di una flussimetria urinaria, che se eseguita correttamente, potrebbe rispondere ai suoi interrogativi.
Cordialmente

Dott.Roberto Mallus

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

oltre alle corrette indicazioni ricevute dal collega Mallus, che mi ha preceduto, se poi desidera avere altre notizie più dettagliate sulle problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica da lei indicati, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#3]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Ringranzio entrambi per la risposta. Diciamo che ultimamente ho cercato di prendere maggiormente coscienza del problema, leggendo appunto anche quanto consigliato dal dott. Beretta.
Devo però dire che il livello di confusione è aumentato proprio per il fatto che, soprattutto in merito alla prostatite, non mi pare vi siano pareri e approcci unanimi, soprattutto quando non vengono trovati batteri o quant'altro.
La flussimetria non me l'hanno mai fatta fare e, infatti, avrei intenzione di farla. La cosa però che mi lascia un po' perplesso è che l'indicazione all'intervento, da quanto ho letto, si basa su elementi oggettivi, quali la presenza di ematuria, infezioni urinarie, ecc.. Dalle ecografie fatte fin'ora emerge sicuramente una ghiandola ipertrofica nella parte centrale ma quando ho chiesto all'ecografista che mi ha fatto la transrettale se c'era un compressione dell'uretra mi ha risposto candidamente di no (?!). Al tempo stesso la vescica non presenta irregolarità e le partei non sono ispessite. Il residuo post minz. non è mai stato molto elevato (fra 50 e 100 ma acnhe meno)
Per carità, con questo non voglio pensare male di chi mi ha consigliato l'intervento, solamente mi stavo chiedendo, a parte i rischi generici di qualunque operazione, cosa potrebbe succedermi se mi facessi operare a fronte di una modesta ostruzione.
Se i miei reali problemi derivassero cioè più da una situazione infiammatoria cronica che magari ha generato ipocontrattilità detrusoriale che beneficio potrei avere dalla TURP? Grazie. Cordiali saluti
[#4]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore ,

un uroflussogramma è una valutazione di base senza la quale poco si può dire oltre a quello già indicatole.

Tutte le considerazioni poi che fa sono ragionevoli e proprio con il suo urologo, in diretta, è bene affrontarle e ridiscuterle.

Ci faccia sapere.

Ancora un cordiale saluto.
[#5]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Mi sono dimenticato di aggiungere un dato, che non so quanto possa essere significativo relativamente allo svuotamento vescicale. Considerando che, da quanto ho capito, il residuo in sede di ecografia può essere fallace, in quanto misurato dopo minzione a vescica piena, ho provato questa estate a misurare la quantità di urina emessa nell'arco di una giornata.
Con una temperatura di 35 gradi circa, e un tasso di umidità elevato, ho emesso 800 cc a fronte di un introito di 2 litri d'acqua. Sono uno che suda abbastanza.
Le minzioni sono state 10, comprese 2 notturne, per la maggior parte di entità non superiore ai 100 cc. Solo una, quella della mattina, ha raggiunto i 200 cc..
Tutto sommato mi è sembrato un risultato nella norma. Col fresco ho cominciato ad urinare di più, però mi sono accorto che ben difficlmente supero la soglia dei 250 cc.
Però, obiettivamente, anche da giovane, almeno da quando ho cominciato da bere non meno di 1 litro e 1/2, le mie scappate in bagno sono sempre state abbastanza numerose, la qual cosa mi fa ritenere di non avere una capacità vescicale particolarmente elevata o forse uno stimolo a soglie basse. Inoltre non mi è mai piaciuto tenere per molto tempo le urine.
Non è che andando molto in bagno il getto per forza di cose sia più debole? Inoltre, ho notato che se vescica preme i tempi di attesa sono pressoché inesistenti mentre si allungano in presenza di scarso stimolo oppure quando si vuole, per così dire, urinare a comando.
Scusate tutte queste domande ma, come avrete capito, sto' andando in paranoia perché i problemi prostatici sono alquanto debilitanti e non è sempre facile affrontarli a mente fredda.
Cordiali saluti
[#6]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Alla sua domanda diretta le rispondo con un no .

Tutte le altre osservazioni, da lei fatte ,sono "fisiologiche".

Le comunichi sempre anche con il suo urologo.

Cordiali saluti.
[#7]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Dott. Beretta la ringrazio. Mi è stato di grande aiuto e conforto. Rivaluterà la cosa e, se non mi reputerò soddisfatto, proverò a contattare in diretta un altro urologo.
Grazie ancora.
Cordiali saluti
[#8]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Bene!
[#9]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
In effetti le sue considerazioni hanno sicuramente fondamento,infatti l'urinare spesso ( pollachiuria) non sempre coincide con una ostruzione prostatica e può essere facilmente in relazione alle prostatiti come avere da parte sua compreso che la quantità di urine emessa se scarsa può influire sulla pressione di urina dell'urina (getto vescicale).
Inoltre la diagnosi differenziale tra prostatite, ipertrofia prostatica, e prostatite+i.prostatica è veramente sottile e sicuramente necessità oltre che della uroflussimetria, come detto prima, anche della valutazione urologica non solo telematica.
Cordialmente
[#10]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Ringrazio anche lei dott. Mallus. Vedete, trovo che questo servizio che date gratuitamente sia veramente efficace e di altissima professionalità.
Posso assicurarvi che nella pratica le cose si svolgono ben diversamente perché quasi mai si ha la possibilità di dialogare come sto' facendo con voi in questo momento.
Spesso le visite urologiche sembrano delle catene di montaggio e, soprattutto, in presenza di patologie come la prostatite non ci si sente adeguatamente seguiti col risultato che si tende a cambiare urologo e a non seguire così un iter terapeutico di lungo periodo.
Per es. solo seguendo i vs. preziosi consigli ho deciso di procedere anche con una visita proctologica al fine di vedere di porre fine o comunque di avere una miglior diagnosi relativamente ad altri problemi (emorroidi e forse anche varicolcele) che potrebbero contribuire a generare una situazione congestizia di tutto il piccolo bacino.
Una cosa per volta vedrò di venirne a capo, ovviamente senza tralasciare un corretto stile di vita che peraltro cerco di seguire da anni.
Grazie ancora
Cordiali saluti
[#11]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

Mi sembra sulla corretta strada, la segua.

Noi da questa postazione telematica si fa quello che si puo' e la ringraziamo per le sue positive considerazioni sula nostra attività di consulenti

Ancora cordiali saluti.
[#12]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Se lo desidera ci aggiorni pure
[#13]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Gentili dottori, la situazione è alquanto strana, almeno per me.
Ho provveduto a fare sia l'uroflussometria sia la visita proctologica. L'uroflussometria è andata così. Mi sono presentato presso uno studio privato in quanto i tempi di attesa negli ospedali somo lunghissimi e avrei dovuto aspettare fino a marzo del prox anno. L'urologo, gentilissimo, ha attrezzato il macchinario ma bisognava per forza fare pipi in piedi. Siccome mi sono presentato con la vescica veramente piena (quasi 400 cc), vuoi perché la tenevo da quasi un'ora vuoi anche per la tensione non sono riuscito a fare nulla. Pertanto, ho chiesto di andare in bagno per potermi sedere e quindi rilassare maggiormente. Da seduto, infatti, ho urinato quasi subito e nel giro di circa 30 secondi o vuotato la vescica. Il residuo post minzionale è risultato di circa 20 cc.. La prostata è risultata di circa 44 cc di volume. A luglio era 35 (?!). Ho avuto la sensazione che le misurazioni sovra pubiche siano da prendere veramente con le molle. Come fa ad essere aumentata di 10 cc e al tempo stesso consentirmi di urinare decisamente meglio? Ma ..
Dalla visita proctologia è invece emerso un ipertono degli sfinteri anali e la diagnosi è stata: sindrome anoperineale compatibile con colon irritabile. La prostata non risultava infiammata e infatti non ho avvertito alcun fastidio. Quindi mi ha consigliato colonscopia senza fretta ed eventuale visita gastroenterologica. Mi ha altresì detto che la sindrome da colon irritabile può creare problemi defecatori ma anche minzionali.
A questo punto il quadro si fa complicato perché diventa veramente difficile stabilire se i miei disturbi, estremamente variabili (da ieri per es. non faccio che urinare alla grande), siano riconducibili all'ipb o piuttosto ad una sindrome pelvico perineale cronica che forse ha avuto origine da una progressa prostatite ma che poi ha coinvolto il pavimento pelvico.
Ed eppure secondo me un certo grado di ostruzione c'è. Si tratterebbe di capire a questo punto e con le dimensioni della mia prostata se una TURP potrebbe aver senso oppure no.
In ogni caso voglio sentire il parere in diretta di un altro urologo.
Dalla vs. postazione cosa ne pensate?
Rinagraziandovi per la diposnibilità dimostrata vi invio cordiali saluti
[#14]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

da questa postazione, situazione molto confusa e tale da non permettermi di fare alcuna minima ipotesi eziologica, cioè di causa.

Senta ora però il suo o il nuovo urologo in diretta e poi ci riaggiorni.

Cordiali saluti.
[#15]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gent.le utente,
concordo con quanto Le consiglia il collega.In effetti la situazione non è chiara ma da questa tastiera non si può fare di più.
Cordialmente
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