Diagnosi prostatite conclusa dall' urologo e terapia stabilizzata
Gentili medici
Il mio urologo dopo numerosi esami eseguite in più volte, ha ieri concluso in un' ultima visita che la causa della mia prostatite sarebbe imputabile ad una eccessiva proliferazione di Eschericia Coli favorita dal colon irritabile e da una mia predisposizione (doppia uretra, familiarità per cistiti anche negli uomini).
Mi ha detto di continuare con il Permixon e non intende ripetere antibiotici per il rischio che abbassino le difese immunitarie e il coli invece persista e mi ha aggiunto un integratore a base di mirtillo rosso.
Secondo lui il propagarsi dell' infiammazione alle strutture vascolari periprostatiche assieme ad una componente psicogena sarebbe causa del mio deficit erettile caratterizzato da scarsissima rigidità e rapida regressione della tumescenza post-coitale (stando a lui "fuga venosa funzionale").
All' ecografia ho edema e ipervascolarizzazione intra e periprostatica consegunete alla flogosi della ghiandola e stando al parere di questo urologo non è il primo caso di prostatite cronica associata a d.e. in un soggetto normolipidico, non diabetico o sovrappeso.
La diagnosi sarebbe di prostatite cronica mista e secondo lui non guasterebbe una biopsia (facoltativa).
Questo urologo lo vedo una persona attentissima, disponibile e molto cordiale, a differenza di tanti medici ha un carattere molto familiare, per questo inizialmente non nutrivo molta fiducia visto l' eccessiva pazienza e i costi ridotti delle visite con ecografie incluse (70 euro contro alcuni frettolosi urologi che mi hanno chiesto 150 euro a visita senza ecografia).
Se ne ho bisogno personale mi prescrive il cialis.
DOMANDE:
Siccome al momento non ho una donna, vorrei sapere se in presenza di un deficit erettile devo assumere il cialis per assicurare una buona ossigenazione dei corpi cavernosi, considerando che solo poche volte ho valide erezioni al mattino, oppure posso evitare di assumerlo?
Grazie
Cordiali Saluti
Il mio urologo dopo numerosi esami eseguite in più volte, ha ieri concluso in un' ultima visita che la causa della mia prostatite sarebbe imputabile ad una eccessiva proliferazione di Eschericia Coli favorita dal colon irritabile e da una mia predisposizione (doppia uretra, familiarità per cistiti anche negli uomini).
Mi ha detto di continuare con il Permixon e non intende ripetere antibiotici per il rischio che abbassino le difese immunitarie e il coli invece persista e mi ha aggiunto un integratore a base di mirtillo rosso.
Secondo lui il propagarsi dell' infiammazione alle strutture vascolari periprostatiche assieme ad una componente psicogena sarebbe causa del mio deficit erettile caratterizzato da scarsissima rigidità e rapida regressione della tumescenza post-coitale (stando a lui "fuga venosa funzionale").
All' ecografia ho edema e ipervascolarizzazione intra e periprostatica consegunete alla flogosi della ghiandola e stando al parere di questo urologo non è il primo caso di prostatite cronica associata a d.e. in un soggetto normolipidico, non diabetico o sovrappeso.
La diagnosi sarebbe di prostatite cronica mista e secondo lui non guasterebbe una biopsia (facoltativa).
Questo urologo lo vedo una persona attentissima, disponibile e molto cordiale, a differenza di tanti medici ha un carattere molto familiare, per questo inizialmente non nutrivo molta fiducia visto l' eccessiva pazienza e i costi ridotti delle visite con ecografie incluse (70 euro contro alcuni frettolosi urologi che mi hanno chiesto 150 euro a visita senza ecografia).
Se ne ho bisogno personale mi prescrive il cialis.
DOMANDE:
Siccome al momento non ho una donna, vorrei sapere se in presenza di un deficit erettile devo assumere il cialis per assicurare una buona ossigenazione dei corpi cavernosi, considerando che solo poche volte ho valide erezioni al mattino, oppure posso evitare di assumerlo?
Grazie
Cordiali Saluti
[#1]
Gentile Signore,
siamo soddisfatti per lei se ha avuto occasione di trovare uno specialista attento e scrupoloso, con il quale ha potuto instaurare un rapporto fiduciale e di aperta comunicazione. Le indicazioni ci paiono molto precise ed in linea con le più recenti conoscenze in campo specialistico. Nella sua situazione, l'uso del tadalafil (Cialis) è ovviamente da considerare "al bisogno" per supportare un'erezione insoddisfacente. Talora si consiglia un'assunzione continua a basso dosaggio, ma si tratta di casi particolari, tra i quali non ci pare si possa considerare il suo.
Saluti
siamo soddisfatti per lei se ha avuto occasione di trovare uno specialista attento e scrupoloso, con il quale ha potuto instaurare un rapporto fiduciale e di aperta comunicazione. Le indicazioni ci paiono molto precise ed in linea con le più recenti conoscenze in campo specialistico. Nella sua situazione, l'uso del tadalafil (Cialis) è ovviamente da considerare "al bisogno" per supportare un'erezione insoddisfacente. Talora si consiglia un'assunzione continua a basso dosaggio, ma si tratta di casi particolari, tra i quali non ci pare si possa considerare il suo.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
GRAZIE del Suo intervento
Quindi non avendo rapporti, anche casomai un autoerotismo non c'è bisogno se non raggiungo la massima rigidità.
Un' altra cosa: fin dall' infanzia ed adesso in maniera più accentuata ho dei problemi con il funzionamento della Vitamina D3, per cui ho il calcio ionizzato sul basso (3.9 - 4.1) con un minimo di 4.5 che sembra responsabile di tetania latente.
Vi è una correlazione tra tetania latente (avverto lieve tensione muscolare ed insonnia che si riduce assumendo latte intero in grandi quantità) e disfunzione erettile?
Sembra che abbia i sintomi della stanchezza cronica eccetto quelli infiammatori (febbricola, dolori osteoarticolari e ghiandole gonfie che non li ho);
secondo questo urologo il fosforo a 2 - 2.5 mg/dl con un minimo di 3 e il calcio ionizzato basso in presenza di calcemia, paratormone, 25OHD3, calciuria e fosfaturia con risultato nella media del parametro di riferimento, farebbe pensare ad una lieve alcalosi o ad un disturbo del metabolismo della vitamina d3 riguardante il metabolita renale attivo e potrebbe indirettamente disturbare anche il meccanismo erettile.
Gradirei Vs commento
Saluti
Cordialmente
Quindi non avendo rapporti, anche casomai un autoerotismo non c'è bisogno se non raggiungo la massima rigidità.
Un' altra cosa: fin dall' infanzia ed adesso in maniera più accentuata ho dei problemi con il funzionamento della Vitamina D3, per cui ho il calcio ionizzato sul basso (3.9 - 4.1) con un minimo di 4.5 che sembra responsabile di tetania latente.
Vi è una correlazione tra tetania latente (avverto lieve tensione muscolare ed insonnia che si riduce assumendo latte intero in grandi quantità) e disfunzione erettile?
Sembra che abbia i sintomi della stanchezza cronica eccetto quelli infiammatori (febbricola, dolori osteoarticolari e ghiandole gonfie che non li ho);
secondo questo urologo il fosforo a 2 - 2.5 mg/dl con un minimo di 3 e il calcio ionizzato basso in presenza di calcemia, paratormone, 25OHD3, calciuria e fosfaturia con risultato nella media del parametro di riferimento, farebbe pensare ad una lieve alcalosi o ad un disturbo del metabolismo della vitamina d3 riguardante il metabolita renale attivo e potrebbe indirettamente disturbare anche il meccanismo erettile.
Gradirei Vs commento
Saluti
Cordialmente
[#3]
Gentile Signore,
il possibile ruolo della vitamina D nei problemi erettivi è un'ipotesi affascinante apparsa nella letteratura specialistica solo da alcuni mesi, si tratta quindi per il momento di ipotesi, quindi siamo molto lontani da eventuali implicazioni terapeutiche. Questo non farebbe comunque che confermare ulteriormente dal punto di vista scientifico l'enorme importanza che ha il metabolismo del calcio nei processi fisiologici ... ma anche dal punto di vista "aneddotico" la supremazia del maschio latino, che ha certamente più occasione di esporsi al beneficio dei raggi solari!
Saluti
il possibile ruolo della vitamina D nei problemi erettivi è un'ipotesi affascinante apparsa nella letteratura specialistica solo da alcuni mesi, si tratta quindi per il momento di ipotesi, quindi siamo molto lontani da eventuali implicazioni terapeutiche. Questo non farebbe comunque che confermare ulteriormente dal punto di vista scientifico l'enorme importanza che ha il metabolismo del calcio nei processi fisiologici ... ma anche dal punto di vista "aneddotico" la supremazia del maschio latino, che ha certamente più occasione di esporsi al beneficio dei raggi solari!
Saluti
[#4]
Ex utente
Grazie mille.
Un' ultima cosa:
Con l' esame colturale dello sperma con ricerca miceti che ho eseguito più volte viene ricercato anche trichomonas, gonococco, ureaplasmi, micoplasmi, oppure servono ricerche specifiche?
Secondo il medico la spermiocoltura e la ricerca pcr della clamidia nel primo getto di urina sono sufficienti nella diagnosi di prostatite cronica.
Cordiali Saluti
Un' ultima cosa:
Con l' esame colturale dello sperma con ricerca miceti che ho eseguito più volte viene ricercato anche trichomonas, gonococco, ureaplasmi, micoplasmi, oppure servono ricerche specifiche?
Secondo il medico la spermiocoltura e la ricerca pcr della clamidia nel primo getto di urina sono sufficienti nella diagnosi di prostatite cronica.
Cordiali Saluti
[#5]
Gentile Signore,
il trichomonas viene individuato nel sedimento dell'esame urine, insieme ad eventuali globuli rossi e bianchi. Il gonococco perlopiù si isola nei tamponi uretrali eseguiti in corso di secrezione attiva e tipica della gonorrea (il cosiddetto "scolo"). Clamidie e micoplasimi si cercano mediante indagini specifiche su qualsiasi secrezione organica, ad esempio anche le lacrime. Della clamidia si cercano anche gli anticorpi circolanti presenti nel sangue, IgG ed IgM. Nelle prostatiti ad andamento cronico è di fatto molto raro trovare ancora qualche positività colturale, la forma cronica batterica in pratica oggi quasi non esiste più. Questo è ovviamente dovuto alla generosità delle terapie antibiotiche, somministrate perlopiù empiricamente nella prima fase (cosiddetta "florida") dei disturbi.
Saluti
il trichomonas viene individuato nel sedimento dell'esame urine, insieme ad eventuali globuli rossi e bianchi. Il gonococco perlopiù si isola nei tamponi uretrali eseguiti in corso di secrezione attiva e tipica della gonorrea (il cosiddetto "scolo"). Clamidie e micoplasimi si cercano mediante indagini specifiche su qualsiasi secrezione organica, ad esempio anche le lacrime. Della clamidia si cercano anche gli anticorpi circolanti presenti nel sangue, IgG ed IgM. Nelle prostatiti ad andamento cronico è di fatto molto raro trovare ancora qualche positività colturale, la forma cronica batterica in pratica oggi quasi non esiste più. Questo è ovviamente dovuto alla generosità delle terapie antibiotiche, somministrate perlopiù empiricamente nella prima fase (cosiddetta "florida") dei disturbi.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.3k visite dal 04/11/2012.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?