Ostruzione di catetere vescicale
Buongiorno gentili medici, vi scrivo per chiedere a voi un consulto sui miei problemi che mi stanno affligendo sempre di piu
Sono nato con una severa cardiopatia congenita a 18 anni ho subito il primo intervento a cuore aperto andato purtroppo male, a 24 anni ho avuto il secondo intervento con esiti abbastanza soddisfacenti se non fosse per fibrillazione atriale sempre presente e quindi in terapia anticoagulante con coumadin
Ho una paraparesi spastica ed encefalopatia perinatale con vescica ed intestino neurologigi fin dalla nascita sono completamente incontinente sia per la pipì che la cacca purtroppo.
da parecchi anni che eseguivo cateterismo intermittente ogni 4 ore per un residuo importante, da qualche anno sia per la scarsa manualità sia per altri problemi ho dovuto ricorrere ad un catetere folley fisso che ultimamente mi crea non pochi problemi in quanto si ottura spesso ( provabile struvite) e inoltre si formano sulla punta delle conformazioni calcaree e di conseguenza (come si puo dire?? graffia in vescica e fa sanguinare visto che sono anche in terapia anticoagulante.
Ho eseguito innumerevoli urinocolture risultate sempre positive per la presenza di eschericchia-coli e per questo ho seguito per lunghi periodi cicli di terapia antibiotica ma della bastarda " scusatemi il termine" non sono mai riuscito liberarmene.
Su consiglio di un medico specialista ho assunto per un lungo periodo uva ursina ma non ho ottenuto risultati sperati
Mi è stato consigliato di bere parecchia acqua (cosa che faccio) anche 3 litri al giorno e di tenere l'intestino piu libero possibile, ma come si fa? avendo un intestino neurologico che spontaneamente non si scarica, spesso devo svuotare manualmente il retto ( anzi me lo devono fare eh io da solo non ci riesco) per riuscire a scaricarmi devo assumere dosi sempre piu massicce di lassativi e purganti ma che mi creano anche un paio di problemi, il primo è non avverto nessun sintomo che mi scappi la cacca ne movimenti ne mal di pancia quindi mi accorgo quando me la sono gia fatta sotto, con le conseguenze che poi devono lavarmi cambiarmi ecc e questo non è per nulla simpatico eheh provo sempre vergogna farmi fare questo, ehe almeno uscisse tutta in una volta sarebbe un cambio unico da fare invece questo deve ripetersi più volte in 4/5 ore
il secondo problema lo chiedo a voi se mi date una risposta
a lungo andare i lassativi purghe ecc possono portare ad ulteriori
danni intestinali?
daneggiano meno i lassativi o clisteri?
altra cosa che non riesco sapere perche ci sono stati medici non concordi
nel caso mio con eschericchia-coli le urine dovrebbero essere acidificate o alcalinizzate?
Dal mio profilo vedete anche la mia età e quindi ehe sono stanco di portarmi questo problema fin da piccolo ma veramente stanco
un grazie fin da ora a chi mi risponderà ai miei quesiti
chiedo scusa se ho usato parole non sempre corrette
un cordiale saluto
Sono nato con una severa cardiopatia congenita a 18 anni ho subito il primo intervento a cuore aperto andato purtroppo male, a 24 anni ho avuto il secondo intervento con esiti abbastanza soddisfacenti se non fosse per fibrillazione atriale sempre presente e quindi in terapia anticoagulante con coumadin
Ho una paraparesi spastica ed encefalopatia perinatale con vescica ed intestino neurologigi fin dalla nascita sono completamente incontinente sia per la pipì che la cacca purtroppo.
da parecchi anni che eseguivo cateterismo intermittente ogni 4 ore per un residuo importante, da qualche anno sia per la scarsa manualità sia per altri problemi ho dovuto ricorrere ad un catetere folley fisso che ultimamente mi crea non pochi problemi in quanto si ottura spesso ( provabile struvite) e inoltre si formano sulla punta delle conformazioni calcaree e di conseguenza (come si puo dire?? graffia in vescica e fa sanguinare visto che sono anche in terapia anticoagulante.
Ho eseguito innumerevoli urinocolture risultate sempre positive per la presenza di eschericchia-coli e per questo ho seguito per lunghi periodi cicli di terapia antibiotica ma della bastarda " scusatemi il termine" non sono mai riuscito liberarmene.
Su consiglio di un medico specialista ho assunto per un lungo periodo uva ursina ma non ho ottenuto risultati sperati
Mi è stato consigliato di bere parecchia acqua (cosa che faccio) anche 3 litri al giorno e di tenere l'intestino piu libero possibile, ma come si fa? avendo un intestino neurologico che spontaneamente non si scarica, spesso devo svuotare manualmente il retto ( anzi me lo devono fare eh io da solo non ci riesco) per riuscire a scaricarmi devo assumere dosi sempre piu massicce di lassativi e purganti ma che mi creano anche un paio di problemi, il primo è non avverto nessun sintomo che mi scappi la cacca ne movimenti ne mal di pancia quindi mi accorgo quando me la sono gia fatta sotto, con le conseguenze che poi devono lavarmi cambiarmi ecc e questo non è per nulla simpatico eheh provo sempre vergogna farmi fare questo, ehe almeno uscisse tutta in una volta sarebbe un cambio unico da fare invece questo deve ripetersi più volte in 4/5 ore
il secondo problema lo chiedo a voi se mi date una risposta
a lungo andare i lassativi purghe ecc possono portare ad ulteriori
danni intestinali?
daneggiano meno i lassativi o clisteri?
altra cosa che non riesco sapere perche ci sono stati medici non concordi
nel caso mio con eschericchia-coli le urine dovrebbero essere acidificate o alcalinizzate?
Dal mio profilo vedete anche la mia età e quindi ehe sono stanco di portarmi questo problema fin da piccolo ma veramente stanco
un grazie fin da ora a chi mi risponderà ai miei quesiti
chiedo scusa se ho usato parole non sempre corrette
un cordiale saluto
[#1]
Gentile lettore,
per il suo problema intestinale generalmente si dà l'indicazione di alternare e non usare in continuazione dosi massicce di lassativi ma qui un consiglio più mirato lo può chiedere anche ai nostri gastro-entorologi.
Sull'Escherichia Coli ed il pH urinario poi ci sono ancora alcuni dibattiti non conclusi anche se un pH sotto 7 è consigliato ma soprattutto importante, come lei già fa, bere molto, se possibile.
Cordiali saluti.
per il suo problema intestinale generalmente si dà l'indicazione di alternare e non usare in continuazione dosi massicce di lassativi ma qui un consiglio più mirato lo può chiedere anche ai nostri gastro-entorologi.
Sull'Escherichia Coli ed il pH urinario poi ci sono ancora alcuni dibattiti non conclusi anche se un pH sotto 7 è consigliato ma soprattutto importante, come lei già fa, bere molto, se possibile.
Cordiali saluti.
Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Gentile Signore,
innanzi tutto va a lei ed ai suoi familiari tutta la nostra comprensione per affrontare quotidianamente situazioni che definire ardue è senz'altro riduttivo. Lo specialista si trova francamente a disagio, combattuto tra la necessità di trovare delle soluzioni tali da limitare le manifestazioni del problema, dall'altra la coscienza che la medicina contemporanea non offra delle posisbilità di sicura efficacia. Di tutto questo lei è certamente cosciente, eppure è assolutamente legittimo che ci ponga dei quesiti e noi si cerchi di rispondere alle sue esigenze. In situazioni "complesse" ci pare metodologicamente opportuno scindere per quanto possibile il problema nelle sue componenti più piccole, poichè crediamo che - in assenza di una soluzione globale - solo questo approccio possa portare ad un reale vantaggio.
Senz'altro, lo svuotamento intermittente sarebbe una soluzione migliore del catetere a permanenza. Se lei comunque ha necessità di assistenza per l'igiene personale, ci pare che poco cambierebbe a chi la segue eseguire anche i cateterismi. Una ulteriore alternativa potrebbe essere la possibilità di abbattere con un semplice intervento endoscopico i meccanismi della continenza e poi gestire l'incontinenza, cosa che è tutto sommato assai più semplice che gestire la ritenzione. Considerando la sua età, riteniamo comunque che queste possibilità siano già state vagliate dai nostri Coleghi che l'hanno fin qui seguita. Se così non è, certamente le consiglieremmo di farsi rivalutare da un centro con elevata competenza in neuro-urologia, come le unità spinali integrate.
Sull'infezione urinaria cronica da Coli non c'è purtroppo molto da fare, oltre i generici consigli che lei sta già mettendo in atto. La causa dell'infezione sta certamente nella funzione intestinale condizionata. Generalmente parlando, i clisteri costituiscono il male minore, anche perchè consentono uno svuotamento più prevedibile e gestibile dei lassativi. In linea di massima, il nostro nemico si trova maggiormente a suo agio in urine acide, ma nel cateterizzato a permanenza l'alcalinizzazione delle urine potrebbe facilitare la precipitazione dei fosfati ed addirittura lo sviluppo di sovra-infezioni da batteri teoricamente molto più pericolosi del Coli stesso (es. Proteus, Klebsiella, Pseudomonas). L'efficacia degli integratori è molto aleatorio, lei ha provato a lungo con l'uva ursina ma ve ne sono moltissimi altri. Forse meriterebbe fare qualche tentativo diverso, i Colleghi che la seguono avranno l'imbarazzo della scelta. Bere molta acqua è di fatto l'unica assicurazione valida sulla preservazione della funzionalità renale.
Nella speranza che quanto detto possa tornarle almeno un poco utile, cordialmente la salutiamo.
innanzi tutto va a lei ed ai suoi familiari tutta la nostra comprensione per affrontare quotidianamente situazioni che definire ardue è senz'altro riduttivo. Lo specialista si trova francamente a disagio, combattuto tra la necessità di trovare delle soluzioni tali da limitare le manifestazioni del problema, dall'altra la coscienza che la medicina contemporanea non offra delle posisbilità di sicura efficacia. Di tutto questo lei è certamente cosciente, eppure è assolutamente legittimo che ci ponga dei quesiti e noi si cerchi di rispondere alle sue esigenze. In situazioni "complesse" ci pare metodologicamente opportuno scindere per quanto possibile il problema nelle sue componenti più piccole, poichè crediamo che - in assenza di una soluzione globale - solo questo approccio possa portare ad un reale vantaggio.
Senz'altro, lo svuotamento intermittente sarebbe una soluzione migliore del catetere a permanenza. Se lei comunque ha necessità di assistenza per l'igiene personale, ci pare che poco cambierebbe a chi la segue eseguire anche i cateterismi. Una ulteriore alternativa potrebbe essere la possibilità di abbattere con un semplice intervento endoscopico i meccanismi della continenza e poi gestire l'incontinenza, cosa che è tutto sommato assai più semplice che gestire la ritenzione. Considerando la sua età, riteniamo comunque che queste possibilità siano già state vagliate dai nostri Coleghi che l'hanno fin qui seguita. Se così non è, certamente le consiglieremmo di farsi rivalutare da un centro con elevata competenza in neuro-urologia, come le unità spinali integrate.
Sull'infezione urinaria cronica da Coli non c'è purtroppo molto da fare, oltre i generici consigli che lei sta già mettendo in atto. La causa dell'infezione sta certamente nella funzione intestinale condizionata. Generalmente parlando, i clisteri costituiscono il male minore, anche perchè consentono uno svuotamento più prevedibile e gestibile dei lassativi. In linea di massima, il nostro nemico si trova maggiormente a suo agio in urine acide, ma nel cateterizzato a permanenza l'alcalinizzazione delle urine potrebbe facilitare la precipitazione dei fosfati ed addirittura lo sviluppo di sovra-infezioni da batteri teoricamente molto più pericolosi del Coli stesso (es. Proteus, Klebsiella, Pseudomonas). L'efficacia degli integratori è molto aleatorio, lei ha provato a lungo con l'uva ursina ma ve ne sono moltissimi altri. Forse meriterebbe fare qualche tentativo diverso, i Colleghi che la seguono avranno l'imbarazzo della scelta. Bere molta acqua è di fatto l'unica assicurazione valida sulla preservazione della funzionalità renale.
Nella speranza che quanto detto possa tornarle almeno un poco utile, cordialmente la salutiamo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Utente
Ringrazio il Dr beretta ed il Dr Piana che hanno risposto al mio consulto
sono consapevole che la mia sitiazione non sia di facile risoluzione se non impossibile.
Al Dr Piana vorrei chiedere , quando scrive abattimento dei meccanismi di continenza, con questo intervento mi sembra di capire che poi l'urina esce in continuazione vero? si ha la sicurazza poi che non ci sarà piu ristagno? sono consapevole che gestire l'incontinenza è un problema serio, però se riuscissi ad evitare le frequenti infezioni urinarie con febbre spesso elevata brividi che sicuramente non farà bene dal lato cardiaco e non peggiorare ulteriormente la funzione renale già compromessa penso che i mali peggiori siano questi ultimi
nel mio caso esendo sempre in fibrillazione atriale puo essere pericoloso questo intervento?
la ringrazio tanto
cordiali saluti
sono consapevole che la mia sitiazione non sia di facile risoluzione se non impossibile.
Al Dr Piana vorrei chiedere , quando scrive abattimento dei meccanismi di continenza, con questo intervento mi sembra di capire che poi l'urina esce in continuazione vero? si ha la sicurazza poi che non ci sarà piu ristagno? sono consapevole che gestire l'incontinenza è un problema serio, però se riuscissi ad evitare le frequenti infezioni urinarie con febbre spesso elevata brividi che sicuramente non farà bene dal lato cardiaco e non peggiorare ulteriormente la funzione renale già compromessa penso che i mali peggiori siano questi ultimi
nel mio caso esendo sempre in fibrillazione atriale puo essere pericoloso questo intervento?
la ringrazio tanto
cordiali saluti
[#4]
Gentile Signore,
l'incontinenza è certamente una situazione meno a rischio per il danno renale e lo sviluppo di infezioni urinarie sintomatiche rispetto alla ritenzione. Ovviamente, sorge la necessità di raccogliere le urine. Immagino che lei comunque debba già portare il pannolone, d'ogni modo il sistema di gran lunga migliore è l'apparecchiatura con raccoglitori tipo condom. Non sempre questo è possibile per motivi anatomici locali, ciò costituirebbe una controindicazione relativa a seguire questa strada. L'intervento endoscopico è alquanto semplice ed è costituito dalla sezione del collo vescicale e dello sfintere volontario (c.d. sfinterotomia), oggigiorno eseguita perlopiù con il laser, in anestesia periferica (se necessaria) ed in regime di ospedalizzazione diurna. Senza dubbio è necessario eseguire preventivamente un accurato studio urodinamico, o meglio video-urodinamico. Come già le dissi, questo può essere eseguito unicamente presso centri ad elevata competenza neuro-urologica, come quelli che afferiscono alle unità spinali integrate. Questo tipo di interventi viene infatti eseguito più frequentemente negli esiti di traumi del midollo spinale dorso-lombare.
Saluti
l'incontinenza è certamente una situazione meno a rischio per il danno renale e lo sviluppo di infezioni urinarie sintomatiche rispetto alla ritenzione. Ovviamente, sorge la necessità di raccogliere le urine. Immagino che lei comunque debba già portare il pannolone, d'ogni modo il sistema di gran lunga migliore è l'apparecchiatura con raccoglitori tipo condom. Non sempre questo è possibile per motivi anatomici locali, ciò costituirebbe una controindicazione relativa a seguire questa strada. L'intervento endoscopico è alquanto semplice ed è costituito dalla sezione del collo vescicale e dello sfintere volontario (c.d. sfinterotomia), oggigiorno eseguita perlopiù con il laser, in anestesia periferica (se necessaria) ed in regime di ospedalizzazione diurna. Senza dubbio è necessario eseguire preventivamente un accurato studio urodinamico, o meglio video-urodinamico. Come già le dissi, questo può essere eseguito unicamente presso centri ad elevata competenza neuro-urologica, come quelli che afferiscono alle unità spinali integrate. Questo tipo di interventi viene infatti eseguito più frequentemente negli esiti di traumi del midollo spinale dorso-lombare.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 15.3k visite dal 01/11/2012.
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