Intervento prostata e ernia inquinale
cari dottori
vorrei sapere se è possibile un doppio intervento chirurgico per la asportazione di una prostata ingrossata e ,contemporaneamente, di una ernia inquinale.Inoltre, mi piacerebbe conoscere un eventuale centro di eccellenza o di eventuali centri di eccellenza.Il soggetto interessato ha una età di 65 anni , ha subito altri interventi chirurgici( uno alla vescica per la asportazione di un papilloma , per una prima ernia inquinale e una colecistoctomia). Allo stato gode di buona salute anche se cura una ipertensione.
Grazie
vorrei sapere se è possibile un doppio intervento chirurgico per la asportazione di una prostata ingrossata e ,contemporaneamente, di una ernia inquinale.Inoltre, mi piacerebbe conoscere un eventuale centro di eccellenza o di eventuali centri di eccellenza.Il soggetto interessato ha una età di 65 anni , ha subito altri interventi chirurgici( uno alla vescica per la asportazione di un papilloma , per una prima ernia inquinale e una colecistoctomia). Allo stato gode di buona salute anche se cura una ipertensione.
Grazie
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CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
L'associazione delle due procedure è possibile, ma non consigliabile qualora la fase urologica dovesse prevedere tempi settici per il possibile rischio di contaminazione della rete da impiantare per la riparazione erniaria.
Gentile Utente,
L'associazione delle due procedure è possibile, ma non consigliabile qualora la fase urologica dovesse prevedere tempi settici per il possibile rischio di contaminazione della rete da impiantare per la riparazione erniaria.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#4]
Gentile Signore,
l'approccio chirurgico classico generalmente dissente sull'associazione di più interventi su organi diversi, semplicemente perché vi è il rischio teorico che le eventuali complicazioni vadano, più che a sommarsi, addirittura a moltiplicarsi tra loro. C'è però da dire che l'attuale approccio operativo all'ingrossamento prostatico benigno, che comporta un intervento endoscopico, perlopiù eseguito con il laser, rende questa procedura assai poco invasiva e caratterizzata da decorsi molto abbreviati rispetto al passato. A questo punto, l'associazione con un intervento di plastica inguinale può diventare senz'altro accettabile e permette la soluzione di entrambi i problemi con degenze di 2 giorni al massimo. Per motivi tecnici e medico-legali è però opportuno che le due fasi dell'intervento vengano eseguite da specialisti diversi, un urologo ed un chirurgo generale.
Saluti
l'approccio chirurgico classico generalmente dissente sull'associazione di più interventi su organi diversi, semplicemente perché vi è il rischio teorico che le eventuali complicazioni vadano, più che a sommarsi, addirittura a moltiplicarsi tra loro. C'è però da dire che l'attuale approccio operativo all'ingrossamento prostatico benigno, che comporta un intervento endoscopico, perlopiù eseguito con il laser, rende questa procedura assai poco invasiva e caratterizzata da decorsi molto abbreviati rispetto al passato. A questo punto, l'associazione con un intervento di plastica inguinale può diventare senz'altro accettabile e permette la soluzione di entrambi i problemi con degenze di 2 giorni al massimo. Per motivi tecnici e medico-legali è però opportuno che le due fasi dell'intervento vengano eseguite da specialisti diversi, un urologo ed un chirurgo generale.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 12.6k visite dal 28/10/2012.
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