Cistiti ricorrenti da proteus mirabilis in operata di estrofia vescicale congenita
Cistiti ricorrenti da proteus mirabilis in operata di estrofia vescicale congenita. A pare il trattamento con antibiotici che da un sollievo temporaneo, esiste un metodo per prevenire tale patologia o perlomeno allentarne la ricaduta ed attenuare la puzza delle urine? Qualche medico dice di bere molto, ultimamente qualcun'altro dice il contrario. L'assunzione di uva ursina e/o di mirtillo rosso non ha dato risultati significativi.
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Gentile Signora,
le infezioni urinarie da Proteus spesso si accompagnano ad una riduzion e della naturale acidità delle urine, che diventano quindi "alcaline", cosa che può essere rilevata da un semplice esame delle urine. Il fenomeno è causato dal fatto che questi batteri hanno la possibilità di fermentare l'urea presente nell'urina, derivandone ammoniaca che - appunto - rende le urine sempre meno acide. I batteri vivono comunque assai bene in questo ambiente alcalino, quindi si instaura facilmente un circolo vizioso, alla base del cronicizzarsi dell'infezione. In questi casi, una volta comprovata la diagnosi e l'esclusione di altri problemi, alla terapia antibiotica si può, in casi selezionati, associare una sostanza che acidifichi le urine. La più maneggevole di queste è oggi la metionina (Acidif). D'ogni modo, ancorchè non si tratti di una sostanza pericolosa, la sua prescrizione deve essere valutata da uno specialista in Urologia. Gli altri integratori di cui ci parla sono utilizzati più comunemente in altri tipi di infezioni ad urine acide ed hanno infatti un'azione blandamente alcalinizzante, cosa che non è utile in queste circostanze.
Saluti
le infezioni urinarie da Proteus spesso si accompagnano ad una riduzion e della naturale acidità delle urine, che diventano quindi "alcaline", cosa che può essere rilevata da un semplice esame delle urine. Il fenomeno è causato dal fatto che questi batteri hanno la possibilità di fermentare l'urea presente nell'urina, derivandone ammoniaca che - appunto - rende le urine sempre meno acide. I batteri vivono comunque assai bene in questo ambiente alcalino, quindi si instaura facilmente un circolo vizioso, alla base del cronicizzarsi dell'infezione. In questi casi, una volta comprovata la diagnosi e l'esclusione di altri problemi, alla terapia antibiotica si può, in casi selezionati, associare una sostanza che acidifichi le urine. La più maneggevole di queste è oggi la metionina (Acidif). D'ogni modo, ancorchè non si tratti di una sostanza pericolosa, la sua prescrizione deve essere valutata da uno specialista in Urologia. Gli altri integratori di cui ci parla sono utilizzati più comunemente in altri tipi di infezioni ad urine acide ed hanno infatti un'azione blandamente alcalinizzante, cosa che non è utile in queste circostanze.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 27/10/2012.
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