Prostatite con ritardo nella diagnosi
Gentili dottori,
In data 25/07 ho avvertito un forte dolore e bruciore al pene e per i successivi 20 minuti ho dovuto correre in bagno di continuo. Dopo poche ore tutto sembrava essere tornato alla normalità ma la mattina successiva mi sono svegliato con una forte sensazione di dolore all’ano e fastidio nello stare seduto.
Mi sono recato dal medico il quale mi ha diagnosticato un po’ di balanite ed una ipertensione dello sfintere anale. Mi ha detto di mettermi per una settimana la pompta diflucan e per 20 gg l’antrolin.
Dopo 10 gg il diturbo sembrava quasi regredito ma ecco che all’improvviso, dopo aver bevuto un caffè, si intensifica di nuovo arrivando al punto tale che in data 16/08 ho dovuto andare al pronto soccorso dove mi è stata data una cura di 5 gg di topster supposte e 20 gg di serenoa repens. Dopo un iniziale miglioramento sono tornato a peggiorare ed ad avere forti dolori. Sono tornato in urologia e questa volta mi hanno dato una cura di 15 gg di bactrim più altri cinque giorni di topster supposte. Contemporaneamente mi hanno dato da fare una urinocultura, spermiocultura ed esame delle urine poi risultati negativi.
Finita la cura con il bactrim sono stato meglio a parte qualche problema nello stare seduto ed alcuni dolori durante l’eiaculazione. Dopo una settimana dalla fine della cura antibiotica sono colto da un fortissimo bruciore all’uretra che mi costringe ad andare dalla guardia medica, la quale mi somministra una puntura di dicloreum. L’indomani vado dal mio medico di base, il quale mi prescrive 6 pastiglie di danzen al giorno e mi manda dallo specialista che mi aveva seguito nelle sospette prostatiti già avute in passato. Questo urologo mi disse che io non avevo assolutamente nulla, che l’urologia dell’ospedale della mia città si era sbagliata e che in realtà io ho solo di dolori muscolari dovuti allo stress. Per niente convinto, torno dal mio medico di base che mi suggerisce di fare una ecografia prostatica dalla quale è risultata la presenza di aree compatibili con diagnosi di prostite cronica e modesta dismogeneità strutturale.
D’accordo col medico di base decidiamo di cambiare urologo.
Il nuovo urologo prende visione della situazione e mi prescirve una cura a base di: 10 gg di unidrox e 15 gg di danzen 4 volte al giorno. Dopo un mese devo presentarmi per una nuova visita. Nota la presenza di preedenti prostatiti non curate. La cura è stata molto efficace e per un mese sono stato bene ma ora è tre giorni che noto una lieve riacutizzaione.
1) E’ normale questo andamento fatto di fasi di quasi guarigioni alternato a momenti di riacutizzazioni?
2) Secondo il mio urologo il mio problema è risolvibile con un po’ di pazienza anche se mi tocca subire lo scotto di una diagnosi tardiva. E vero? Posso guarire oppure devo rassegnarmi ad avere problemi di questo genere per tutta la vita?
3) Come mai le cure antibiotiche risultano efficaci pur in assenza di esami batteriologici positivi? Dovrei fare qualche altro esame?
In data 25/07 ho avvertito un forte dolore e bruciore al pene e per i successivi 20 minuti ho dovuto correre in bagno di continuo. Dopo poche ore tutto sembrava essere tornato alla normalità ma la mattina successiva mi sono svegliato con una forte sensazione di dolore all’ano e fastidio nello stare seduto.
Mi sono recato dal medico il quale mi ha diagnosticato un po’ di balanite ed una ipertensione dello sfintere anale. Mi ha detto di mettermi per una settimana la pompta diflucan e per 20 gg l’antrolin.
Dopo 10 gg il diturbo sembrava quasi regredito ma ecco che all’improvviso, dopo aver bevuto un caffè, si intensifica di nuovo arrivando al punto tale che in data 16/08 ho dovuto andare al pronto soccorso dove mi è stata data una cura di 5 gg di topster supposte e 20 gg di serenoa repens. Dopo un iniziale miglioramento sono tornato a peggiorare ed ad avere forti dolori. Sono tornato in urologia e questa volta mi hanno dato una cura di 15 gg di bactrim più altri cinque giorni di topster supposte. Contemporaneamente mi hanno dato da fare una urinocultura, spermiocultura ed esame delle urine poi risultati negativi.
Finita la cura con il bactrim sono stato meglio a parte qualche problema nello stare seduto ed alcuni dolori durante l’eiaculazione. Dopo una settimana dalla fine della cura antibiotica sono colto da un fortissimo bruciore all’uretra che mi costringe ad andare dalla guardia medica, la quale mi somministra una puntura di dicloreum. L’indomani vado dal mio medico di base, il quale mi prescrive 6 pastiglie di danzen al giorno e mi manda dallo specialista che mi aveva seguito nelle sospette prostatiti già avute in passato. Questo urologo mi disse che io non avevo assolutamente nulla, che l’urologia dell’ospedale della mia città si era sbagliata e che in realtà io ho solo di dolori muscolari dovuti allo stress. Per niente convinto, torno dal mio medico di base che mi suggerisce di fare una ecografia prostatica dalla quale è risultata la presenza di aree compatibili con diagnosi di prostite cronica e modesta dismogeneità strutturale.
D’accordo col medico di base decidiamo di cambiare urologo.
Il nuovo urologo prende visione della situazione e mi prescirve una cura a base di: 10 gg di unidrox e 15 gg di danzen 4 volte al giorno. Dopo un mese devo presentarmi per una nuova visita. Nota la presenza di preedenti prostatiti non curate. La cura è stata molto efficace e per un mese sono stato bene ma ora è tre giorni che noto una lieve riacutizzaione.
1) E’ normale questo andamento fatto di fasi di quasi guarigioni alternato a momenti di riacutizzazioni?
2) Secondo il mio urologo il mio problema è risolvibile con un po’ di pazienza anche se mi tocca subire lo scotto di una diagnosi tardiva. E vero? Posso guarire oppure devo rassegnarmi ad avere problemi di questo genere per tutta la vita?
3) Come mai le cure antibiotiche risultano efficaci pur in assenza di esami batteriologici positivi? Dovrei fare qualche altro esame?
[#1]
Gent.le utente,
il riacutizzarsi di fenomeni infiammatori è proprio della prostatite mal curata.
Dalla prostatite se ne esce sicuramente
Non capisco cosa intende per esami batteriologici negativi ma sopratutto su che cosa sono stati eseguiti gli esami batteriologici?
Se sono stati eseguiti sulle urine ( urinocoltura) qs possono essere negative in caso di prostatiti
Cordialmente.
il riacutizzarsi di fenomeni infiammatori è proprio della prostatite mal curata.
Dalla prostatite se ne esce sicuramente
Non capisco cosa intende per esami batteriologici negativi ma sopratutto su che cosa sono stati eseguiti gli esami batteriologici?
Se sono stati eseguiti sulle urine ( urinocoltura) qs possono essere negative in caso di prostatiti
Cordialmente.
Dott.Roberto Mallus
[#2]
purtroppo la prostatite è una bestia nera per il paziente e l urologo curante. Da parte sua l unica possibilità sarà quella di fare cure decongestionanti periodiche ( esempio ogni quattro mesi della durata di un mese )
Dr. Andrea Militello.
Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.
Ecografia, urodinamica
www.urologia-andrologia.net
www.andrologiamilitello.
[#3]
Utente
Gentile dott. Mallus,
Gli esami che ho eseguiti sono stati una urinocultura (negativa), una spermiocultura (negativa) ed il PSA (nella norma). Presenza di rari leucociti nello sperma ma senza germi.
Gentile dott. Militello,
l'urologo che mi segue mi ha detto fin dal'inizio che dovrò fare cicli decongestionati periodici ache se non sento sintomi particolarmente fastidiosi. Mi è anche stata suggerito un ciclo di cure fitoterapiche (uva ursina, ribes nero e solidago virga aurea) Inoltre mi è stato detto di non bere alcolici ed evitare alcolici, fritti, piccante, latte e latticini.
In particolare il mio urologo mi ha suggerito di evitare per sempre alcolici e piccante perchè, ricostruendo gli eventi, è risultato che prima di ogni infiammazione ne ho sempre fatto uso.
Un'altr curiosità: come devo comportarmi con i rapporti sessuali. Ho notato che essi non mi comportano nessun disturbo nella fasi di "quiete" mentre mi provocano bruciore nelle fasi di riacutizzazione.
Inoltre ho notato che a volte la masturbazione ha addirittura un effetto benefico (il mio urologo dice che è decongestionante).
Gli esami che ho eseguiti sono stati una urinocultura (negativa), una spermiocultura (negativa) ed il PSA (nella norma). Presenza di rari leucociti nello sperma ma senza germi.
Gentile dott. Militello,
l'urologo che mi segue mi ha detto fin dal'inizio che dovrò fare cicli decongestionati periodici ache se non sento sintomi particolarmente fastidiosi. Mi è anche stata suggerito un ciclo di cure fitoterapiche (uva ursina, ribes nero e solidago virga aurea) Inoltre mi è stato detto di non bere alcolici ed evitare alcolici, fritti, piccante, latte e latticini.
In particolare il mio urologo mi ha suggerito di evitare per sempre alcolici e piccante perchè, ricostruendo gli eventi, è risultato che prima di ogni infiammazione ne ho sempre fatto uso.
Un'altr curiosità: come devo comportarmi con i rapporti sessuali. Ho notato che essi non mi comportano nessun disturbo nella fasi di "quiete" mentre mi provocano bruciore nelle fasi di riacutizzazione.
Inoltre ho notato che a volte la masturbazione ha addirittura un effetto benefico (il mio urologo dice che è decongestionante).
[#4]
A mio avviso per quanto riguarda i rapporti deve comportarsi nella maniera più naturale possibile senza eccessi, se è vero poi, che il rapporto decongestiona è anche vero che alla fine rischia di vedere sangue nel liquido seminale alla stessa maniera di quando con un raffreddore(gh nasali infiammate), soffiando troppe volte il naso, vede uscire sangue.
Cordialmente
Cordialmente
[#6]
Utente
Gentili dottori,
vi aggiorno sulla situazione.
Oggi ho fatto la visita urologica con ecografia sovrapubica.
La prostata ora è tranquilla. Non si vedono segni di infiammazione se non molto tenui. L'esplorazione rettale, a differenza delle volte precedenti, non è stata dolorosa tanto che non l'ho nemmeno sentita. Il lobo sinistro della prostata (un mese fa molle e dolente) ora è normale.
Invece mi hanno trovato le emorroidi infiammate.
Mi è stata data una cura per regolarizzare l'intenstino al momento molto irregolare.
Mi è stato detto di continuare con i rimedi fitoterapici ed anche con la dieta anche se adesso posso mangiare ogni tanto i latticini e le creme.
Mi è stato detto che questi tipi di disturbi possono saltuariamente presentare qualche sintomo anche se si è quasi guariti. In tal caso devo prendere il danzen per qualche giorno. Il dottore dice che comunque nel giro di 2/3 mesi non dovrei avere più alcun sintomo.
Dovrò comunque essere rivisto a natale ed in primavera dovrò rifare l'ecografia prostatica transrettale.
vi aggiorno sulla situazione.
Oggi ho fatto la visita urologica con ecografia sovrapubica.
La prostata ora è tranquilla. Non si vedono segni di infiammazione se non molto tenui. L'esplorazione rettale, a differenza delle volte precedenti, non è stata dolorosa tanto che non l'ho nemmeno sentita. Il lobo sinistro della prostata (un mese fa molle e dolente) ora è normale.
Invece mi hanno trovato le emorroidi infiammate.
Mi è stata data una cura per regolarizzare l'intenstino al momento molto irregolare.
Mi è stato detto di continuare con i rimedi fitoterapici ed anche con la dieta anche se adesso posso mangiare ogni tanto i latticini e le creme.
Mi è stato detto che questi tipi di disturbi possono saltuariamente presentare qualche sintomo anche se si è quasi guariti. In tal caso devo prendere il danzen per qualche giorno. Il dottore dice che comunque nel giro di 2/3 mesi non dovrei avere più alcun sintomo.
Dovrò comunque essere rivisto a natale ed in primavera dovrò rifare l'ecografia prostatica transrettale.
[#8]
Utente
Gentili dottori,
Ho passato due settimane tranquille. Fastidi praticamente spariti ed intestino regolarizzato. Si faccia eccezzione per un lievissimo problema di emorriodi, subito risolto, e per una riacutizzazione durata un giorno e subito passata con l'uso di danzen, sabato sera le cose sono peggiorate di nuovo.
Ho trattenuto un attimo le urine perchè mi trovavo in autobus ed appena giunto a casa mi sono scaricato. Tuttavia ho avuto subito la sensazione di non essermi completamente svuotato e dopo 20 minuti ho dovuto tornare in bagno. Per il resto della sera e la giornata successiva ho avuto una sensazione di pesantezza sopra il pube. Poi questa sensazione è sparita ed ha lasciato il posto ad una forte sensazione di calore nell'ano ed ad una sensazione di "sentir tirare" tra ano e scroto. Per un paio di ore ho sentito bruciare anche all'interno dell'uretra. Ho ricominciato a prendere il danzen ed ho subito avuto l'impressione di un miglioramento ma questa sensazione è durata un giorno perchè ieri sera è comparsa di nuovo la sensazione di pesantezza sopra il pube. Ho passato la note abbastanza bene però la mattina mi sono svegliato presto e per circa due ore di fila sono andato in bagno ogni mezza ora. Ora le cose si sono un po' calmate ma rimane sempre una forte sensazione di bruciore dentro il retto. E' ricomparsa l'irregolarità nel defecare ed ho un forte senso di spossatezza. Ho telefonato al mio urologo (attualmente mi trovo all'estero per motivi di studio) e mi ha detto di fare altri 5 giorni di unidrox (mi ha dato il nome del principio attivo affinchè me lo possa procurare qui in germania) e poi di sentirci per vedere come sto. In caso di nessun miglioramento è necessario che rientri per farmi visitare.
Io sto seguendo alla lettera tutto ciò che lo specialista ed il medico di base mi dicono di fare però noto che la guarigione è molto lenta (a parte quando prendo l'unidrox che mi da benefici immediati). Comincio ad essere un po'n sconfortato anche perchè questa prostatite mi sta un po' rovinando l'erasmus perchè limita fortemente la mia vita sociale. E' normale tutto questo calvario per questa patologia?
Ho passato due settimane tranquille. Fastidi praticamente spariti ed intestino regolarizzato. Si faccia eccezzione per un lievissimo problema di emorriodi, subito risolto, e per una riacutizzazione durata un giorno e subito passata con l'uso di danzen, sabato sera le cose sono peggiorate di nuovo.
Ho trattenuto un attimo le urine perchè mi trovavo in autobus ed appena giunto a casa mi sono scaricato. Tuttavia ho avuto subito la sensazione di non essermi completamente svuotato e dopo 20 minuti ho dovuto tornare in bagno. Per il resto della sera e la giornata successiva ho avuto una sensazione di pesantezza sopra il pube. Poi questa sensazione è sparita ed ha lasciato il posto ad una forte sensazione di calore nell'ano ed ad una sensazione di "sentir tirare" tra ano e scroto. Per un paio di ore ho sentito bruciare anche all'interno dell'uretra. Ho ricominciato a prendere il danzen ed ho subito avuto l'impressione di un miglioramento ma questa sensazione è durata un giorno perchè ieri sera è comparsa di nuovo la sensazione di pesantezza sopra il pube. Ho passato la note abbastanza bene però la mattina mi sono svegliato presto e per circa due ore di fila sono andato in bagno ogni mezza ora. Ora le cose si sono un po' calmate ma rimane sempre una forte sensazione di bruciore dentro il retto. E' ricomparsa l'irregolarità nel defecare ed ho un forte senso di spossatezza. Ho telefonato al mio urologo (attualmente mi trovo all'estero per motivi di studio) e mi ha detto di fare altri 5 giorni di unidrox (mi ha dato il nome del principio attivo affinchè me lo possa procurare qui in germania) e poi di sentirci per vedere come sto. In caso di nessun miglioramento è necessario che rientri per farmi visitare.
Io sto seguendo alla lettera tutto ciò che lo specialista ed il medico di base mi dicono di fare però noto che la guarigione è molto lenta (a parte quando prendo l'unidrox che mi da benefici immediati). Comincio ad essere un po'n sconfortato anche perchè questa prostatite mi sta un po' rovinando l'erasmus perchè limita fortemente la mia vita sociale. E' normale tutto questo calvario per questa patologia?
[#10]
Utente
Gentile dottor mallus,
purtroppo non sono riuscito a procurarmi l'unidrox in Germania (maledette assicurazioni) e quindi sono rientrato a casa. Ho passato un fine settimana decisamente in salita sia perchè la situazione tendeva a peggiorare. Fortunatamente, a differenza degli episodi di settembre, non sono stato costretto a farmi una puntura ma avevo comunque una fortissima sensazione di sentir tirare tra ano e scroto che spesso era anche dolorosa. Ho cercato di tenere sotto controllo la situazione con l'antinfiammatorio ed appena rientrato a casa ho preso l'unidrox. Questo medicinale ha avuto un efetto quasi "miracoloso": l'ho preso verso le 19.00 ed alle 23.30 il 70% dei sintomi erano già spariti. Con la pastiglia di oggi la situazione è migliorata ulteriormente. Tuttavia il mio urologo mi ha detto che domani dobbiamo vederci. Vediamo cosa succede.
purtroppo non sono riuscito a procurarmi l'unidrox in Germania (maledette assicurazioni) e quindi sono rientrato a casa. Ho passato un fine settimana decisamente in salita sia perchè la situazione tendeva a peggiorare. Fortunatamente, a differenza degli episodi di settembre, non sono stato costretto a farmi una puntura ma avevo comunque una fortissima sensazione di sentir tirare tra ano e scroto che spesso era anche dolorosa. Ho cercato di tenere sotto controllo la situazione con l'antinfiammatorio ed appena rientrato a casa ho preso l'unidrox. Questo medicinale ha avuto un efetto quasi "miracoloso": l'ho preso verso le 19.00 ed alle 23.30 il 70% dei sintomi erano già spariti. Con la pastiglia di oggi la situazione è migliorata ulteriormente. Tuttavia il mio urologo mi ha detto che domani dobbiamo vederci. Vediamo cosa succede.
[#11]
Utente
Gentile dottore,
Sono stato visitato dall'urologo il quale mi ha fatto anche una ecografia sovrapubica. La prostata risulta nella norma come dimensioni però si vede che è infiammata anche se non molto. Tuttavia l'esplorazione rettale ha evidenziato dolori al pube ed in generale in sede perineale. Il pavimento pelvico è risultato molto teso così lo sfintere anale è tornato ipertonico. Avendo avuto in passato problemi di fistole anali, mi è stata suggerita una visita proctologica. Rimane comunque il rebus di capire cosa di preciso induca la prostata ad infiammarsi e capire perchè un battericida come l'unidrox faccia effeto quasi immediatamente dopo averlo preso.
Per il momento mi è stata prolungata la terapia con unidrox. Mi è stato detto di fare una spermiocultura per sicurezza. Poi dovrò fare una visita proctologica e valutare con il mio medico di base la possibilità di fare una TAC.
Sono stato visitato dall'urologo il quale mi ha fatto anche una ecografia sovrapubica. La prostata risulta nella norma come dimensioni però si vede che è infiammata anche se non molto. Tuttavia l'esplorazione rettale ha evidenziato dolori al pube ed in generale in sede perineale. Il pavimento pelvico è risultato molto teso così lo sfintere anale è tornato ipertonico. Avendo avuto in passato problemi di fistole anali, mi è stata suggerita una visita proctologica. Rimane comunque il rebus di capire cosa di preciso induca la prostata ad infiammarsi e capire perchè un battericida come l'unidrox faccia effeto quasi immediatamente dopo averlo preso.
Per il momento mi è stata prolungata la terapia con unidrox. Mi è stato detto di fare una spermiocultura per sicurezza. Poi dovrò fare una visita proctologica e valutare con il mio medico di base la possibilità di fare una TAC.
[#12]
caro le3ttore,
dalla sua descrizione sembrerebbe proprio trovarsi di fronte ad una prostatite con le sue alternanze e cicli di riacutizzazioni legate a fenomeni vari.
mi sembra che chi la sta curando segua dei principi accettabili ( ogni urologo ha il suo opersoanle metodo o starategia terapeutica)
penso che una esplorazione rettale potrebbe mettere in evidenza una patologia emorroidaria o fistolosa. una TAC???
abbia una vita sessuale regolare, senza eccessi eiaculatori
non cerchi "il professore" che sia in grado di curare la prostatite. basta un normale buon urologo
cari saluti
dalla sua descrizione sembrerebbe proprio trovarsi di fronte ad una prostatite con le sue alternanze e cicli di riacutizzazioni legate a fenomeni vari.
mi sembra che chi la sta curando segua dei principi accettabili ( ogni urologo ha il suo opersoanle metodo o starategia terapeutica)
penso che una esplorazione rettale potrebbe mettere in evidenza una patologia emorroidaria o fistolosa. una TAC???
abbia una vita sessuale regolare, senza eccessi eiaculatori
non cerchi "il professore" che sia in grado di curare la prostatite. basta un normale buon urologo
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#13]
Utente
gentile dott. Pozza,
credo che il mio urologo voglia approfondire ulteriormente perchè ho già avutto parecchie recidive in vita mia. Lui dice che non è normale alla mia età e quindi vale la pena di controllare che non ci siano qualcosa che faciliti il formarsi di infiammazioni alla prostata.
Approfitto di questa sede per porle delle domande circa l'attività sessuale. Non essendo ne coniugato ne fidanzato non ho l'opportunità di avere una vita sessuale regolare. Ho rapporti sessuali quando capitano. Volevo dunque chiederle se, a questo punto, quando mi capita di avere rapporti sessuali devo fare maggiore attenzione e limitare le eiaculazioni.
credo che il mio urologo voglia approfondire ulteriormente perchè ho già avutto parecchie recidive in vita mia. Lui dice che non è normale alla mia età e quindi vale la pena di controllare che non ci siano qualcosa che faciliti il formarsi di infiammazioni alla prostata.
Approfitto di questa sede per porle delle domande circa l'attività sessuale. Non essendo ne coniugato ne fidanzato non ho l'opportunità di avere una vita sessuale regolare. Ho rapporti sessuali quando capitano. Volevo dunque chiederle se, a questo punto, quando mi capita di avere rapporti sessuali devo fare maggiore attenzione e limitare le eiaculazioni.
[#14]
Utente
Gentili dottori,
venerdì ho eseguito la visita proctologica. Il dotore ha rilevato la presenza di "dolore pelvico". Mi è stato fatto uno "stretching" ai muscoli del pavimento pelvico con uno strano oggetto. L'esperienza è stata abbastanza dolorosa ma ho subito sentito beneficio ed ora, a distanza di due giorni, mi sento molto più leggero e non ho più quella sensazione di contrattuta tra ano e scroto che invece prima avevo. Il dottore mi ha inoltre detto che le mie abitudinib sessuali (masturbazione 2 volte la settimana e rapporti ocasionali) sono corrette mentre devo cambiare le mie abitudini durante la minzione e la defecazione (non trattenere troppo, non sforzare troppo e non passare troppo tempo seduto al gabinetto). Riguardo l'origine di questo disturbo mi ha detto che sono da rivalutare perchè al momento non è sicuro se tale problema sia stato originato dalla prostatite oppure se è una cosa che io avevo già in precedenza. Lui sembrava però più propenso a considerare la prima ipotesi. In virtù di ciò mi ha consigliato di provare a cambiare le mie abitudini quando sono in gabinetto e se ci sono peggioramenti di tornare. In contemporanea mi ha suggerito anche di rivolgermi al mio urologo ed al mio medico di base per programmare dei cicli di cure antinfiammatorie periodiche magari, talvolta, affiancate dall'antibiotico poichè comunque nel mio caso ha dimostrato d'essere efficace.
Approfitto di questa sede per fare una domanda: può esistere un rapporto tra disturbi del pavimento pelvico e prostatite? le due cose possono alimentarsi a vicenda? oppure sono due cose separate che non c'entrano nulla tra loro?
ringrazio in anticipo per la risposta.
venerdì ho eseguito la visita proctologica. Il dotore ha rilevato la presenza di "dolore pelvico". Mi è stato fatto uno "stretching" ai muscoli del pavimento pelvico con uno strano oggetto. L'esperienza è stata abbastanza dolorosa ma ho subito sentito beneficio ed ora, a distanza di due giorni, mi sento molto più leggero e non ho più quella sensazione di contrattuta tra ano e scroto che invece prima avevo. Il dottore mi ha inoltre detto che le mie abitudinib sessuali (masturbazione 2 volte la settimana e rapporti ocasionali) sono corrette mentre devo cambiare le mie abitudini durante la minzione e la defecazione (non trattenere troppo, non sforzare troppo e non passare troppo tempo seduto al gabinetto). Riguardo l'origine di questo disturbo mi ha detto che sono da rivalutare perchè al momento non è sicuro se tale problema sia stato originato dalla prostatite oppure se è una cosa che io avevo già in precedenza. Lui sembrava però più propenso a considerare la prima ipotesi. In virtù di ciò mi ha consigliato di provare a cambiare le mie abitudini quando sono in gabinetto e se ci sono peggioramenti di tornare. In contemporanea mi ha suggerito anche di rivolgermi al mio urologo ed al mio medico di base per programmare dei cicli di cure antinfiammatorie periodiche magari, talvolta, affiancate dall'antibiotico poichè comunque nel mio caso ha dimostrato d'essere efficace.
Approfitto di questa sede per fare una domanda: può esistere un rapporto tra disturbi del pavimento pelvico e prostatite? le due cose possono alimentarsi a vicenda? oppure sono due cose separate che non c'entrano nulla tra loro?
ringrazio in anticipo per la risposta.
[#15]
La prostata è alloggiata nel pavimento pelvico e quindi è chiaro che i due " sistemi" si influenzano a vicenda. Solitamente un processo infiammatorio della ghiandola che crea disconfort perineale.
Cordialità.
Cordialità.
[#16]
Utente
rapido aggiornamento della situazione.
Dopo la fine della terapia con l'unidrox mi è stata assegnata una ulteriore derapia di 20 gg a base di bassado 100 una volta al giorno.
Quindi in tutto ho fatto 10 gg di unidrox, 20 gg di bassado e 40 gg di antinfiammatorio.
I miglioramenti sono stati graduali ma significativi: ora riesco a sedermi senza problemi ed ho rispreso ad andare in auto senza l'utilizzo della ciambella. Non ho più problemi dopo l'eiaculazione, la libido si è riportata a livelli normali e la frequenza della minzione è quasi tornata ai livelli precedenti al disturbo. L'unica cosa che mi è rimasta è una lieve sensazione di calore la mattina appena svegliato che però mi passa in poco tempo dopo aver bevuto. Talvolta ho sporadici episodi di bruciore che però durano pochissimo.
Finita la cura, mi sono recato dal medico, il quale ha deciso di sospendere ogni cura (eccetto i rimedi fitoterapici).
Mi ha dtto che d'ora in poi le cose dovrebbero sistemarsi da sole. Mi ha anche detto di non badare eventuali episodi sporadici di bruciore ed avvisarlo soltanto in caso di netto peggioramento.
Speriamo bene!
Dopo la fine della terapia con l'unidrox mi è stata assegnata una ulteriore derapia di 20 gg a base di bassado 100 una volta al giorno.
Quindi in tutto ho fatto 10 gg di unidrox, 20 gg di bassado e 40 gg di antinfiammatorio.
I miglioramenti sono stati graduali ma significativi: ora riesco a sedermi senza problemi ed ho rispreso ad andare in auto senza l'utilizzo della ciambella. Non ho più problemi dopo l'eiaculazione, la libido si è riportata a livelli normali e la frequenza della minzione è quasi tornata ai livelli precedenti al disturbo. L'unica cosa che mi è rimasta è una lieve sensazione di calore la mattina appena svegliato che però mi passa in poco tempo dopo aver bevuto. Talvolta ho sporadici episodi di bruciore che però durano pochissimo.
Finita la cura, mi sono recato dal medico, il quale ha deciso di sospendere ogni cura (eccetto i rimedi fitoterapici).
Mi ha dtto che d'ora in poi le cose dovrebbero sistemarsi da sole. Mi ha anche detto di non badare eventuali episodi sporadici di bruciore ed avvisarlo soltanto in caso di netto peggioramento.
Speriamo bene!
[#18]
Utente
Gentili dottori,
dopo la fine della lunga cura antibiotica ho passato bene il periodo delle feste. Nel corso del mese di gennaio e del corrente mese la situazione continuata a migliorare tranne sporadici episodi di riacutizzazione sempre rientrati nel giro di pochi giorni con l'uso di danzen.
Le riacutizzazioni sono sempre avvenute a causa di polluzioni notturne con assenza di sperma (quelle con lo sperma mi creavano pochi fastidi). Tali episodi si sono ripetuti un paio di volte per tutto il mese di gennaio. A'inizio tendevano a peggiorare la situazione ma alla fine sono diventate innoque. Verso la fine di gennaio questi episodi sono cessati e per circa 20 giorni non ho avuto alcun sintomo se non qualche piccolo fastidio dopo l'eiaculazione che però tendeva a passare in giornata.
Dopo questo bel periodo una sera, dopo una eiaculazione, è seguita una minzione al termine della quale è comparso un forte bruciore che l'indomani si è trasformato anche in dolore. Sotto suggerimento del mio medico di base ho assunto danzen per una settimana e il disturbo è rientrato ed i sintomi sono tornati a cessare.
Sabato scorso sono stato seduto a lungo ed ad un certo punto ho sentito un improvviso bisogno di urinare. In bagno mi sono svuotato regolarmente ma mi è rimasta una sensazione di calore in uretra e nell'ano passata dopo una decina di minuti. Durante la notte peròil disturbo si rifà vivo tanto da svegliarmi con una forte sensazione di calore all'ano. Il fastidio nello stare seduto, scomparso a fine gennaio, è ricomparso. Le giornate di domenica e lunedì sono state all'insegna di una forte sensazione di calore e talvolta dolore. Decido di chiamare il mio urologo che mi ha detto di assumere danzen e fare un esame completo delle urine che dovrò portare lunedì. Ho segnalato allo specialista che, in linea generale, mentre i sintomi urinari sono passati (tranne queti ultimi giorni che mi sono alzato due volte di notte), quelli relativi alla eiaculazione sono ancora presenti. Ho notato che l'eiaculazione (rapporti sessuali inclusi) tendono a peggiorare il mio stato anzichè migliorarlo. A questo aggiungo una notevole ipersensibilità del pene.
Il mio urologo mi ha detto che a questo punto è necessario una nuova visita.
Nonnascondo d'esser preocupato perchè è già sette mesi che soffro di questo disturbo e, nonostante gli innegabili grandi progressi, non riesco ancora a vedere la fine.
dopo la fine della lunga cura antibiotica ho passato bene il periodo delle feste. Nel corso del mese di gennaio e del corrente mese la situazione continuata a migliorare tranne sporadici episodi di riacutizzazione sempre rientrati nel giro di pochi giorni con l'uso di danzen.
Le riacutizzazioni sono sempre avvenute a causa di polluzioni notturne con assenza di sperma (quelle con lo sperma mi creavano pochi fastidi). Tali episodi si sono ripetuti un paio di volte per tutto il mese di gennaio. A'inizio tendevano a peggiorare la situazione ma alla fine sono diventate innoque. Verso la fine di gennaio questi episodi sono cessati e per circa 20 giorni non ho avuto alcun sintomo se non qualche piccolo fastidio dopo l'eiaculazione che però tendeva a passare in giornata.
Dopo questo bel periodo una sera, dopo una eiaculazione, è seguita una minzione al termine della quale è comparso un forte bruciore che l'indomani si è trasformato anche in dolore. Sotto suggerimento del mio medico di base ho assunto danzen per una settimana e il disturbo è rientrato ed i sintomi sono tornati a cessare.
Sabato scorso sono stato seduto a lungo ed ad un certo punto ho sentito un improvviso bisogno di urinare. In bagno mi sono svuotato regolarmente ma mi è rimasta una sensazione di calore in uretra e nell'ano passata dopo una decina di minuti. Durante la notte peròil disturbo si rifà vivo tanto da svegliarmi con una forte sensazione di calore all'ano. Il fastidio nello stare seduto, scomparso a fine gennaio, è ricomparso. Le giornate di domenica e lunedì sono state all'insegna di una forte sensazione di calore e talvolta dolore. Decido di chiamare il mio urologo che mi ha detto di assumere danzen e fare un esame completo delle urine che dovrò portare lunedì. Ho segnalato allo specialista che, in linea generale, mentre i sintomi urinari sono passati (tranne queti ultimi giorni che mi sono alzato due volte di notte), quelli relativi alla eiaculazione sono ancora presenti. Ho notato che l'eiaculazione (rapporti sessuali inclusi) tendono a peggiorare il mio stato anzichè migliorarlo. A questo aggiungo una notevole ipersensibilità del pene.
Il mio urologo mi ha detto che a questo punto è necessario una nuova visita.
Nonnascondo d'esser preocupato perchè è già sette mesi che soffro di questo disturbo e, nonostante gli innegabili grandi progressi, non riesco ancora a vedere la fine.
[#19]
Utente
Gentili dottori,
circa 15 giorni fa sono stato visitato dall specialista. Mi sono state diagnosticate emorroidi interne e prostata livemente infiammata e leggermente molle in zona centrale. Mi è stata data una cura con 10 gg di levoxocin 1 volta al dì ed a seguire 10 gg di bactrim forte 2 volte al dì. Per le emorroidi interne mi è stato suggerito l'uso di preparazione H per 20 gg.
Ora nel giorno di una settimana le emorroidi sono regredite. Al decimo giorno di levoxocin i sintomi prostatici sono totalmente regrediti.
Lunedì ho iniziato a prendere il bactrim ma dopo 4 giorni i sintomi sono ricomparsi (magari un po' meno intensi ma comunque sono ricomparsi). Ho telefonato al mio urologo che mi ha detto di terminare la cura e contemporaneamente assumere danzen e tra 5 gg ci risentiamo per sapere come sto.
Visto che inizio ad essere preoccupato (sono più di 7 mesi che mi porto avanti questo disturbo ed ho già avuto parecchi disagi) vorrei chiedervi se potreste suggerirmi qualche esame da fare o qualche medicinale da assumere in modo che ne possa discutere con il mio specialista.
Premetto che sto rispettando tutte le regole alimentari e comportamentali che mi sono state assegnate (alimentazione lineare, atività sportiva 2 volte la settimana, niente alcol e caffè). Unica cosa che non faccio è l'attività sessuale regolare perchè evidenza dei fatti mi dimostra peggiorare la situazione.
Grazie in anticipo.
circa 15 giorni fa sono stato visitato dall specialista. Mi sono state diagnosticate emorroidi interne e prostata livemente infiammata e leggermente molle in zona centrale. Mi è stata data una cura con 10 gg di levoxocin 1 volta al dì ed a seguire 10 gg di bactrim forte 2 volte al dì. Per le emorroidi interne mi è stato suggerito l'uso di preparazione H per 20 gg.
Ora nel giorno di una settimana le emorroidi sono regredite. Al decimo giorno di levoxocin i sintomi prostatici sono totalmente regrediti.
Lunedì ho iniziato a prendere il bactrim ma dopo 4 giorni i sintomi sono ricomparsi (magari un po' meno intensi ma comunque sono ricomparsi). Ho telefonato al mio urologo che mi ha detto di terminare la cura e contemporaneamente assumere danzen e tra 5 gg ci risentiamo per sapere come sto.
Visto che inizio ad essere preoccupato (sono più di 7 mesi che mi porto avanti questo disturbo ed ho già avuto parecchi disagi) vorrei chiedervi se potreste suggerirmi qualche esame da fare o qualche medicinale da assumere in modo che ne possa discutere con il mio specialista.
Premetto che sto rispettando tutte le regole alimentari e comportamentali che mi sono state assegnate (alimentazione lineare, atività sportiva 2 volte la settimana, niente alcol e caffè). Unica cosa che non faccio è l'attività sessuale regolare perchè evidenza dei fatti mi dimostra peggiorare la situazione.
Grazie in anticipo.
[#20]
Utente
Aggiornamento.
Su consiglio del mio medico di famiglia, non sodisfatto della mia situazione, sono stato mandato in un centro specializzato della mia zona per cercare di inquadrare meglio la situazione.
Lo specialista che mi ha visitato ha visitato ha avanzato l'idea che io sia finito in una specie di circolo vizioso per cui l'infiammazione prostatica provoca a sua volta una infiammazione del muscolo elevatore dell'ano che si irrigidisce generandomi l'ipertono dello sfintere. Quest'ultima situazione favorisce le recidive di prostatite facilitate, a detta dell'urologo, da una precedente prostatite batterica avuta svariati anni fa e di cui probabilmente è rimasto in giro qualcosa.
Come terapia mi è stato assegnato: 5 cicli di levoxocin da 15 gg l'uno alternati a 15 gg di pausa e 3/4 mesi di cura con dilatan per rilassare lo sfintere.
Su consiglio del mio medico di famiglia, non sodisfatto della mia situazione, sono stato mandato in un centro specializzato della mia zona per cercare di inquadrare meglio la situazione.
Lo specialista che mi ha visitato ha visitato ha avanzato l'idea che io sia finito in una specie di circolo vizioso per cui l'infiammazione prostatica provoca a sua volta una infiammazione del muscolo elevatore dell'ano che si irrigidisce generandomi l'ipertono dello sfintere. Quest'ultima situazione favorisce le recidive di prostatite facilitate, a detta dell'urologo, da una precedente prostatite batterica avuta svariati anni fa e di cui probabilmente è rimasto in giro qualcosa.
Come terapia mi è stato assegnato: 5 cicli di levoxocin da 15 gg l'uno alternati a 15 gg di pausa e 3/4 mesi di cura con dilatan per rilassare lo sfintere.
[#22]
Utente
aggiorno la situazione per eventuali persone interessate.
Alla fine la cura che mi è stata ssegnata ha avuto successo.
Già dopo un mese i sintomi erano spariti. Verso il mese di giugno 2013 sono ricomparsi in maniera molto lieve ma l'inizio del ciclo di antibiotici li ha fatti sparire subito.
Il mese di settembre non avevo più disturbi e l'urgenza nella minzione era sparita.
La terapia con il dilatan mi è stata prolungata fino a fine 2013 con la raccomandazione di fare qualche ciclo una volta ogni tanto.
Ora è quasi un'anno che non ho più sintomi.
Mi è stato detto di continuare a non mangiare spezie piccanti.
Riguardo gli alcolici mi è concesso un po' di vino e birra ma rigorosamente a stomaco pieno.
Ho ripreso a sedermi senza far uso della ciambella.
Unico contrattempo nel periodo in cui facevo uso di antibiotici ho dovuto prendere anche il mepral e dovevo fare attenzione a non mangiare troppi dolci in quanto mi insorgeva facilmenta acidità di stomaco.
Ora però mi sono rimesso e con qualche accorgimento sto bene però tra una cosa e l'altra ci ho messo più di un anno e mezzo per rimettermi completamente.
Il dottore ora mi dice di stare tranquillo e non pensarci più di tanto.
Alla fine la cura che mi è stata ssegnata ha avuto successo.
Già dopo un mese i sintomi erano spariti. Verso il mese di giugno 2013 sono ricomparsi in maniera molto lieve ma l'inizio del ciclo di antibiotici li ha fatti sparire subito.
Il mese di settembre non avevo più disturbi e l'urgenza nella minzione era sparita.
La terapia con il dilatan mi è stata prolungata fino a fine 2013 con la raccomandazione di fare qualche ciclo una volta ogni tanto.
Ora è quasi un'anno che non ho più sintomi.
Mi è stato detto di continuare a non mangiare spezie piccanti.
Riguardo gli alcolici mi è concesso un po' di vino e birra ma rigorosamente a stomaco pieno.
Ho ripreso a sedermi senza far uso della ciambella.
Unico contrattempo nel periodo in cui facevo uso di antibiotici ho dovuto prendere anche il mepral e dovevo fare attenzione a non mangiare troppi dolci in quanto mi insorgeva facilmenta acidità di stomaco.
Ora però mi sono rimesso e con qualche accorgimento sto bene però tra una cosa e l'altra ci ho messo più di un anno e mezzo per rimettermi completamente.
Il dottore ora mi dice di stare tranquillo e non pensarci più di tanto.
[#24]
Utente
Buongiorno,
mi rendo conto che questo topic è piuttosto vecchio ma mi è comunque stato utile in passato scrivere qui.
Dal settembre 2013 non ho mai più avuto alcun tipo di disturbo. Negli ultimi 6 anni mi sono persino dimenticato di quanto accaduto.
All'improvviso 3 settimane una sera sento un improvviso bisogno di urinare accompagnato da bruciore. Uscito dal bagno non mi sento completamente scaricato e dopo 20 minuti sono costretto a tornarci. Nel giro di pochi giorni non riesco più ad urinare a causa del forte bruciore e mi reco quindi al pronto soccorso.
Qui mi viene somministrato del paracetamolo e degli antinfiammatori ma la situazione non si risolve.
A questo punto arriva l'urologo che mi comunica una diagnosi di prostatite (prostata dolente alla palpazione).
Mi comunica inoltre che non avendo avuto successo la somministrazione di antinfiammatorio, si dovrà procedere con antibiotico ed antidolorifico e che dovrò rimanere in pronto soccorso per ulteriori 12 ore.
Confesso che quando ho sentito la diagnosi mi è caduto il mondo addosso ed all'improvviso mi è ritornato alla mente tutto il calvario che è passato tra il 2012 ed il 2013.
Ho avvisato subito l'urologo dei miei trascorso. Si è subito allarmato e mi ha chiesto di raccontagli quanto più possibile (fortunatamente ho una buona memoria).
Alla fine mi dimettono con la seguente cura:
- 12 gg ciproxocina 500, 2 volte al dì
- 7 gg doxiciclina 100, 2 volte al dì
- 10 gg voltaren supposte, mattina e sera
- sereona repens 1 compressa per 30 gg
- Ibuprofene 400, 2 compresse al dì
- visita urologica a fine terapia
Devo dire che già dopo 48 ore mi sono sentito molto meglio tanto che ho potuto tornare a tutte le mie attività quotidiane.
Ora ho finito la terapia e devo dire che gran parte dei sintomi sono regrediti.
Mi trovo attualmente all'estero e quindi non ho potuto andare dall'urologo che mia curato l'ultima volta.
La visita urologica è comunque andata bene. L'esplorazione rettale non è stata dolorosa e la prostata era tranquilla.
Visti i miei precedenti mi è stata comunque assegnata la seguente terapia:
- 3 mesi Nitrofurantoina 100, 1 volta al giorno
- 3 mesi sabalvit, 1 compressa dopo pranzo
- ulteriori 2 mesi di serenoa repens
- supposte voltaren al bisogno
Oltre a questo la raccomandazione di evitare alcolici e piccante.
Sono comunque riuscito a contattare via email lo specialista che mi ha seguito 6 anni fa, il quale mi ha detto di seguire questa cura perchè molto valida. Suo suggerimento di aggiungere l'uso di dilatan per almeno 4 mesi.
Attualmente gran parte dei sintomi è scomparsa. Rimane solo talvolta una sensazione di calore all'ano, difficoltà a stare seduto per molto tempo e sulle superfici dure (non potendo fare a meno di stare seduto mi è stato consigliato l'uso di una ciambella).
Avrei alcune domande da porre
1) lo specialista che mi ha visitato ha detto che questa riacutizzazione è molto probabilmente dovuta ad una situazione di enorme stress vissuta quest'inverno (mobbing su posto di lavoro) che mi ha portato ad avere bisogno delle cure di uno psichiatra/psicologo per 3 mesi. Può essere vera come spiegazione?
2) Conosco purtroppo il decorso di questa malattia. Sono stato rassicurato da tutti i medici dicendo che questa volta il disturbo è stato subito individuato e curato quindi dovrei quantomeno risparmiarmi il calvario di sei anni fa. Cosa ne pensate?
3) Mi sono inoltre dimenticato di chiedere all'urologo se con la Nitrofurantoina devo evitare di bere latte o mangiare latticini.
Grazie in anticipo per le risposte.
Buona giornata.
mi rendo conto che questo topic è piuttosto vecchio ma mi è comunque stato utile in passato scrivere qui.
Dal settembre 2013 non ho mai più avuto alcun tipo di disturbo. Negli ultimi 6 anni mi sono persino dimenticato di quanto accaduto.
All'improvviso 3 settimane una sera sento un improvviso bisogno di urinare accompagnato da bruciore. Uscito dal bagno non mi sento completamente scaricato e dopo 20 minuti sono costretto a tornarci. Nel giro di pochi giorni non riesco più ad urinare a causa del forte bruciore e mi reco quindi al pronto soccorso.
Qui mi viene somministrato del paracetamolo e degli antinfiammatori ma la situazione non si risolve.
A questo punto arriva l'urologo che mi comunica una diagnosi di prostatite (prostata dolente alla palpazione).
Mi comunica inoltre che non avendo avuto successo la somministrazione di antinfiammatorio, si dovrà procedere con antibiotico ed antidolorifico e che dovrò rimanere in pronto soccorso per ulteriori 12 ore.
Confesso che quando ho sentito la diagnosi mi è caduto il mondo addosso ed all'improvviso mi è ritornato alla mente tutto il calvario che è passato tra il 2012 ed il 2013.
Ho avvisato subito l'urologo dei miei trascorso. Si è subito allarmato e mi ha chiesto di raccontagli quanto più possibile (fortunatamente ho una buona memoria).
Alla fine mi dimettono con la seguente cura:
- 12 gg ciproxocina 500, 2 volte al dì
- 7 gg doxiciclina 100, 2 volte al dì
- 10 gg voltaren supposte, mattina e sera
- sereona repens 1 compressa per 30 gg
- Ibuprofene 400, 2 compresse al dì
- visita urologica a fine terapia
Devo dire che già dopo 48 ore mi sono sentito molto meglio tanto che ho potuto tornare a tutte le mie attività quotidiane.
Ora ho finito la terapia e devo dire che gran parte dei sintomi sono regrediti.
Mi trovo attualmente all'estero e quindi non ho potuto andare dall'urologo che mia curato l'ultima volta.
La visita urologica è comunque andata bene. L'esplorazione rettale non è stata dolorosa e la prostata era tranquilla.
Visti i miei precedenti mi è stata comunque assegnata la seguente terapia:
- 3 mesi Nitrofurantoina 100, 1 volta al giorno
- 3 mesi sabalvit, 1 compressa dopo pranzo
- ulteriori 2 mesi di serenoa repens
- supposte voltaren al bisogno
Oltre a questo la raccomandazione di evitare alcolici e piccante.
Sono comunque riuscito a contattare via email lo specialista che mi ha seguito 6 anni fa, il quale mi ha detto di seguire questa cura perchè molto valida. Suo suggerimento di aggiungere l'uso di dilatan per almeno 4 mesi.
Attualmente gran parte dei sintomi è scomparsa. Rimane solo talvolta una sensazione di calore all'ano, difficoltà a stare seduto per molto tempo e sulle superfici dure (non potendo fare a meno di stare seduto mi è stato consigliato l'uso di una ciambella).
Avrei alcune domande da porre
1) lo specialista che mi ha visitato ha detto che questa riacutizzazione è molto probabilmente dovuta ad una situazione di enorme stress vissuta quest'inverno (mobbing su posto di lavoro) che mi ha portato ad avere bisogno delle cure di uno psichiatra/psicologo per 3 mesi. Può essere vera come spiegazione?
2) Conosco purtroppo il decorso di questa malattia. Sono stato rassicurato da tutti i medici dicendo che questa volta il disturbo è stato subito individuato e curato quindi dovrei quantomeno risparmiarmi il calvario di sei anni fa. Cosa ne pensate?
3) Mi sono inoltre dimenticato di chiedere all'urologo se con la Nitrofurantoina devo evitare di bere latte o mangiare latticini.
Grazie in anticipo per le risposte.
Buona giornata.
[#25]
Si tratta quindi di una riacutizzazione della prostatite cronica catarrale.
Infatti in condizione di assenza di sintomi si e' in uno stato di prostatite cronica catarrale che puo andare incontro a riacutizzazioni.
Certamente anche lo stress puo contribuire alla riacutizzazione ma e' difficile dirne la causa con sicurezza.
Sull uso della nitrofurantonia non so dirle in quando non e' nel mio bagaglio terapeutico l'uso di antisettici o antibiotici nella terapia della prostatite , cmq non ci sono controindicazioni assolute con il latte
Infatti in condizione di assenza di sintomi si e' in uno stato di prostatite cronica catarrale che puo andare incontro a riacutizzazioni.
Certamente anche lo stress puo contribuire alla riacutizzazione ma e' difficile dirne la causa con sicurezza.
Sull uso della nitrofurantonia non so dirle in quando non e' nel mio bagaglio terapeutico l'uso di antisettici o antibiotici nella terapia della prostatite , cmq non ci sono controindicazioni assolute con il latte
[#28]
Utente
Buongiorno dottore,
le racconto l'odissea che sto passando in questi giorni.
Da giovedì sono colto da dolori lancinanti e trovandomi all'estero e non sapendo cosa fare sono andato in ospedale venerdì mattina. La Nitrofurantoina non ha funzionato quindi l'urologo del pronto soccorso mi ha fatto fare un esame delle urine e mi ha cambiato antibiotico in quanto allarmato da questi sintomi così improvvisi e violenti. Per sicurezza mi ha comunque messo sotto levoxocin in più mi ha detto di assumere paracetamolo 1000, ibuprofene 400, e supposte di voltaren.
L'antibiotico ha fatto il suo ma questa notte un mio conquilino mi ha portato in pronto soccorso perchè a stento mi reggevo in piedi. Al pronto soccorso mi hanno trovato nel sangue un livello elevato di globuli bianchi. La febbre era a 37 ma in tutta onestà ho preso 3 tachipirine quindi potrebbe anche essere stata più alta.
L'urologo mi ha inoltre detto che il mio campione d'urina è risultato positivo ed è stato mandato in microbiologia per l'identificazione del batterio (risultati disponibili mercoledì).
Mi hanno fatto una flebo per calmare i dolori. Mi hanno inoltre prescritto novalgina per 3 volte al giorno ed in caso di dolori particolarmente forti thramadol hydrocoid (leggo così sul principio attivo) massimo 3 volte al giorno.
Il dottore dice che con un esame microbiologico positivo è probabile che ci troviamo davanti ad una prostatite batterica. Io martedì sera avrei l'aereo per il rientro. Il dottore mi ha detto che la microbiologia può anticipare i risultati degli esami mercoledì al telefono (quindi per lui posso anche rientrare). Sinceramente sono distrutto. Totalmente a pezzi. Dormo a singhiozzo ed ho paura.
le racconto l'odissea che sto passando in questi giorni.
Da giovedì sono colto da dolori lancinanti e trovandomi all'estero e non sapendo cosa fare sono andato in ospedale venerdì mattina. La Nitrofurantoina non ha funzionato quindi l'urologo del pronto soccorso mi ha fatto fare un esame delle urine e mi ha cambiato antibiotico in quanto allarmato da questi sintomi così improvvisi e violenti. Per sicurezza mi ha comunque messo sotto levoxocin in più mi ha detto di assumere paracetamolo 1000, ibuprofene 400, e supposte di voltaren.
L'antibiotico ha fatto il suo ma questa notte un mio conquilino mi ha portato in pronto soccorso perchè a stento mi reggevo in piedi. Al pronto soccorso mi hanno trovato nel sangue un livello elevato di globuli bianchi. La febbre era a 37 ma in tutta onestà ho preso 3 tachipirine quindi potrebbe anche essere stata più alta.
L'urologo mi ha inoltre detto che il mio campione d'urina è risultato positivo ed è stato mandato in microbiologia per l'identificazione del batterio (risultati disponibili mercoledì).
Mi hanno fatto una flebo per calmare i dolori. Mi hanno inoltre prescritto novalgina per 3 volte al giorno ed in caso di dolori particolarmente forti thramadol hydrocoid (leggo così sul principio attivo) massimo 3 volte al giorno.
Il dottore dice che con un esame microbiologico positivo è probabile che ci troviamo davanti ad una prostatite batterica. Io martedì sera avrei l'aereo per il rientro. Il dottore mi ha detto che la microbiologia può anticipare i risultati degli esami mercoledì al telefono (quindi per lui posso anche rientrare). Sinceramente sono distrutto. Totalmente a pezzi. Dormo a singhiozzo ed ho paura.
[#29]
Utente
Buongiorno,
un rapido aggiornamento anche perchè c'è stata un po' di confusione. I dottori del pronto soccorso mi hanno spiegato che la prostata non è l'origine dei miei disturbi in questo caso. il 13/07 mi è stata diagnostica una epididimite. Il problema principale erano i testicoli molto dolenti. Con la ricaduta l'infezione si è estesa anche alla prostata.
Nonostante fossi sotto antibiotici, mi è stato suggerito di fare lo stesso una urinocultura, dove sono risultato positivo ad E. Coli e Klebsiella pneumoniae (ma non sono batteri dell'intestino?).
Sono temporaneamente sotto cura con levoxocina. Mi è stato detto che poi il mio urologo aggiornerà la terapia in accordo con i risultati del antibiogramma.
un rapido aggiornamento anche perchè c'è stata un po' di confusione. I dottori del pronto soccorso mi hanno spiegato che la prostata non è l'origine dei miei disturbi in questo caso. il 13/07 mi è stata diagnostica una epididimite. Il problema principale erano i testicoli molto dolenti. Con la ricaduta l'infezione si è estesa anche alla prostata.
Nonostante fossi sotto antibiotici, mi è stato suggerito di fare lo stesso una urinocultura, dove sono risultato positivo ad E. Coli e Klebsiella pneumoniae (ma non sono batteri dell'intestino?).
Sono temporaneamente sotto cura con levoxocina. Mi è stato detto che poi il mio urologo aggiornerà la terapia in accordo con i risultati del antibiogramma.
[#30]
Utente
Buongiorno,
sono di ritorno dalla visita specialistica.
Effettivamente un mese fa ho avuto una epididimite ed i disturbi sono partiti dal testicolo. Successivamente hanno coinvolto anche la prostata.
Gli esami microbiologici sono risultati positivi a e.coli e klebsiella pneumoniae (entrambi batteri provenienti dall'intestino). Entrambi i batteri sono risultati sensibili alla Levoxocina.
Secondo il mio urologo le cure ricevuto in ospedale sono state adeguate. Non adeguata invece la cura a base di nitrofurantoina.
Ora il disturbo è in via di risoluzione e attualmente non ho nessun sintomo.
Secondo l'urologo non ho bisogno di altre cure se non alcune ecografie per scrupolo.
Trovandomi tuttavia all'estero per tutto il mese di settembre, per sicurezza, mi è stato detto di portarmi dietro sia la levoxocina che il voltaren supposte. In caso di problemi posso fare un altro ciclo.
Parlando con l'urologo secondo lui c'è forse stato un problema nell'alimentazione.
Le settimane precedenti alla infiammazione ho senza saperlo assunto alimenti che contenevano curry e paprika, spezie non adatte a chi ha una prostatite cronica.
Mi è stato suggerito di fare molta attenzione al dei fast food poichè molto spesso nella pastella contiene spezie che non vengono segnate sul menù.
sono di ritorno dalla visita specialistica.
Effettivamente un mese fa ho avuto una epididimite ed i disturbi sono partiti dal testicolo. Successivamente hanno coinvolto anche la prostata.
Gli esami microbiologici sono risultati positivi a e.coli e klebsiella pneumoniae (entrambi batteri provenienti dall'intestino). Entrambi i batteri sono risultati sensibili alla Levoxocina.
Secondo il mio urologo le cure ricevuto in ospedale sono state adeguate. Non adeguata invece la cura a base di nitrofurantoina.
Ora il disturbo è in via di risoluzione e attualmente non ho nessun sintomo.
Secondo l'urologo non ho bisogno di altre cure se non alcune ecografie per scrupolo.
Trovandomi tuttavia all'estero per tutto il mese di settembre, per sicurezza, mi è stato detto di portarmi dietro sia la levoxocina che il voltaren supposte. In caso di problemi posso fare un altro ciclo.
Parlando con l'urologo secondo lui c'è forse stato un problema nell'alimentazione.
Le settimane precedenti alla infiammazione ho senza saperlo assunto alimenti che contenevano curry e paprika, spezie non adatte a chi ha una prostatite cronica.
Mi è stato suggerito di fare molta attenzione al dei fast food poichè molto spesso nella pastella contiene spezie che non vengono segnate sul menù.
[#31]
Utente
Buongiorno dottori,
scrivo questo nuovo post perchè avrei bisogno di un consiglio su come orientarmi.
A settembre lo specialista che mi ha in cura mi ha detto che secondo lui il disturbo era in via di risoluzione. Pochi giorni dopo però i disturbi hanno di nuovo fatto capolino. Sentivo come degli spasmi uretrali e lieve bruciore quando urino. Ricontatto lo specialista che mi da una cura di 10 giorni a base di cistalgan, voltaren supposte e uroial.
Alla fine della cura tutti i sintomi sono regrediti.
Sono stato bene per un mese ma dopo questo periodo ho ripreso ad avere alcuni sintomi (calore all'ano, sensazione di sentir tirare tra ano e scroto) anche se con minore intensità. Chiamo lo specialista che mi dice di fare una cura di 15 giorni con bassado una volta al giorno. I primi giorni la terapia sempre funzionare, poi i disturbi si sono ripresentati. Lo specialista che mi ha in cura ha teso a minimizzare dicendomi che si tratta di normale decorso di una infezione ed in caso di dolori forti contattare qualcuno sul territorio (mi trovo all'estero in questo momento).
Ha inoltre aggiunto che a suo modo di vedere le cose la prostata è stata coinvolta solo marginalmente poihcè il mio disturbo è iniziato come epdidimite e uretrite.
Essendo stato colto da dolori molto forti che mi hanno costretto ad utilizzare il tramadolo, mi sono rivolto ad un pronto soccorso (lo stesso in cui mi avevano curato in precedenza). Dopo una breve visita iniziale sono stato mandato subito in urologia dove, oltre alla esplorazione rettale, mi hanno fatto anche una ecografia prostatica. Da questa è risultata una riacutizzazione di prostatite. Lo specialista con cui ha parlato è rimasto sorpreso e mi ha chiesto se il medico avesse mai visto gli esami delle urine che avevo fatto ad agosto sempre nel medesimo pronto soccorso. Mi ha infatti spiegato che secondo questi esami sono risultato positivo a dei batteri multiresistenti (E. Coli e K. Pneumonie). Dall'antibiogramma risulta che questi batteri sono sensibili solo ai carbapenemi. Mi ha detto che a suo modo di vedere è inutile insistere col bassado o altri antibiotici da banco quanto è documentato dagli esami che c'è una antibiotico resistenza. Lui mi ha proposto due strade: la prima è insistere con antinfiammatori e antidolorifici molto potenti (a suo avviso a lungo andare ciò mi creerà problemi di stomaco) col rischio però di non risolvere nulla. La seconda è fare una cura antibiotica a base di carbapenemi, che secondo lui è l'unico modo per eradicare i batteri. Di questa cosa devo però discuterne con il medico di base. Personalmente lui ritiene questa strada opportuna vista la severa sintomatologia e la persistenza del disturbo.
Mi trovo quindi di fronte due pareri che sembrano diversi.
Che cosa faccio?
scrivo questo nuovo post perchè avrei bisogno di un consiglio su come orientarmi.
A settembre lo specialista che mi ha in cura mi ha detto che secondo lui il disturbo era in via di risoluzione. Pochi giorni dopo però i disturbi hanno di nuovo fatto capolino. Sentivo come degli spasmi uretrali e lieve bruciore quando urino. Ricontatto lo specialista che mi da una cura di 10 giorni a base di cistalgan, voltaren supposte e uroial.
Alla fine della cura tutti i sintomi sono regrediti.
Sono stato bene per un mese ma dopo questo periodo ho ripreso ad avere alcuni sintomi (calore all'ano, sensazione di sentir tirare tra ano e scroto) anche se con minore intensità. Chiamo lo specialista che mi dice di fare una cura di 15 giorni con bassado una volta al giorno. I primi giorni la terapia sempre funzionare, poi i disturbi si sono ripresentati. Lo specialista che mi ha in cura ha teso a minimizzare dicendomi che si tratta di normale decorso di una infezione ed in caso di dolori forti contattare qualcuno sul territorio (mi trovo all'estero in questo momento).
Ha inoltre aggiunto che a suo modo di vedere le cose la prostata è stata coinvolta solo marginalmente poihcè il mio disturbo è iniziato come epdidimite e uretrite.
Essendo stato colto da dolori molto forti che mi hanno costretto ad utilizzare il tramadolo, mi sono rivolto ad un pronto soccorso (lo stesso in cui mi avevano curato in precedenza). Dopo una breve visita iniziale sono stato mandato subito in urologia dove, oltre alla esplorazione rettale, mi hanno fatto anche una ecografia prostatica. Da questa è risultata una riacutizzazione di prostatite. Lo specialista con cui ha parlato è rimasto sorpreso e mi ha chiesto se il medico avesse mai visto gli esami delle urine che avevo fatto ad agosto sempre nel medesimo pronto soccorso. Mi ha infatti spiegato che secondo questi esami sono risultato positivo a dei batteri multiresistenti (E. Coli e K. Pneumonie). Dall'antibiogramma risulta che questi batteri sono sensibili solo ai carbapenemi. Mi ha detto che a suo modo di vedere è inutile insistere col bassado o altri antibiotici da banco quanto è documentato dagli esami che c'è una antibiotico resistenza. Lui mi ha proposto due strade: la prima è insistere con antinfiammatori e antidolorifici molto potenti (a suo avviso a lungo andare ciò mi creerà problemi di stomaco) col rischio però di non risolvere nulla. La seconda è fare una cura antibiotica a base di carbapenemi, che secondo lui è l'unico modo per eradicare i batteri. Di questa cosa devo però discuterne con il medico di base. Personalmente lui ritiene questa strada opportuna vista la severa sintomatologia e la persistenza del disturbo.
Mi trovo quindi di fronte due pareri che sembrano diversi.
Che cosa faccio?
Questo consulto ha ricevuto 31 risposte e 39.7k visite dal 26/10/2012.
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Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.