Ka vescicale asportato e nessuna terapia
76 anni, uomo. Sei mesi fa è stato asportato un carcinoma uroteliale papillare superficiale focalmente di alto grado, non invasivo la muscolare. Gli è stata prospettata, da medici diversi, terapia con BCG e prospettata anche nessuna terapia fino a nuovo eventuale ripresentarsi del tumore, La scelta è stata nessuna terapia. L'attuale cistoscopia con mapping e con fluorescenza è risultata negativa.
Una dieta strettamente salutista è stata attuata e con molti liquidi. Antinfiammatori a cicli per sintomi irritativi la sfera vescico, prostata, uretra.
Si sente tanto parlare di alcalinizzare le urine affinchè moderino le irritazioni in vescica, tipo bicarbonato o integratori simili da assumere a digiuno lontano dai pasti.
Possono essere utili? Grazie
Una dieta strettamente salutista è stata attuata e con molti liquidi. Antinfiammatori a cicli per sintomi irritativi la sfera vescico, prostata, uretra.
Si sente tanto parlare di alcalinizzare le urine affinchè moderino le irritazioni in vescica, tipo bicarbonato o integratori simili da assumere a digiuno lontano dai pasti.
Possono essere utili? Grazie
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Gentile Signore,
per poter esprimere un giudizio più appropriato sarebbe necessario conoscere nel dettaglio l'esito dell'esame istologico e le dimensioni della neoformazione. D'ogni modo, in linea di massima, consideratà l'età, l'unicità della lesione e la sua stadiazione, la scelta di mantenere un atteggiamento semplicemente attendista può considerarsi accettabile. Le instillazini di BCG possono potenzialmente portare ad effetti collaterai non indifferenti, come in ogni indicazione terapeutica, è quindi necessario effettuare un attento bilancio dei pro- e dei contro. Gli integratori di cui ci parla parrebbero più idonei alla prevenzione di talune infezioni delle basse vie urinarie (non tutte), tipicamente nel sesso femminile; sulla loro efficacia nella prevenzione delle recidive di neoformazioni superficiali della vescica avrei più di qualche dubbio.
Saluti
per poter esprimere un giudizio più appropriato sarebbe necessario conoscere nel dettaglio l'esito dell'esame istologico e le dimensioni della neoformazione. D'ogni modo, in linea di massima, consideratà l'età, l'unicità della lesione e la sua stadiazione, la scelta di mantenere un atteggiamento semplicemente attendista può considerarsi accettabile. Le instillazini di BCG possono potenzialmente portare ad effetti collaterai non indifferenti, come in ogni indicazione terapeutica, è quindi necessario effettuare un attento bilancio dei pro- e dei contro. Gli integratori di cui ci parla parrebbero più idonei alla prevenzione di talune infezioni delle basse vie urinarie (non tutte), tipicamente nel sesso femminile; sulla loro efficacia nella prevenzione delle recidive di neoformazioni superficiali della vescica avrei più di qualche dubbio.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gentile Dottore, grazie molte per la sua risposta molto esauriente, la descrizione della turb è la seguente: Uretra libera in tutto il decorso. Prostata aumentata di volume in toto, bilobata, con mucosa iperemica e facilmente sanguinante. Vescica ampia. A carico della zona trigonale di sinistra neo formazione papillomatosa superficiale con larga base di impianto cm.1,8. Viene resecata ed i frustoli escissi vengono inviati agli esami istologici.
Questi ultimi dicono: Frustoli di carcinoma papillare, focalmente di alto grado istologico, non infiltrante la lamina propria.
Circa gli alcalinizzanti, come dice lei sarebbero più indicati al sesso femminile, infatti mia moglie che soffre di cistite non settica ha notato una notevole diminuzione dei sintomi irritativi e frequenza delle minzioni assumento semplice bicarbonato, a metà mattinata e prima di coricarsi lontano dai pasti nella dose di mezzo cucchiaino da caffè, da soli tre giorni a questa parte. Effetto psicologico?
Io ho una IPB sotto controllo con gli alfalitici e PSA entro il range ma non scevro di disturbi a livello pelvico perineale, tra l'altro acuitisi dopo la turb, direi, che se non ci sono controindicazioni importanti vorrei provare la stessa sostanza per un periodo e vedere che succede. Il ph urine è abitualmente a 5 tendente all'acidosi.
Potrebbe essere una interessante aggiunta di piccoli rimedi della nonna.
E se si, si sa a quali dosi di somministrazione? Grazie ancora.
Questi ultimi dicono: Frustoli di carcinoma papillare, focalmente di alto grado istologico, non infiltrante la lamina propria.
Circa gli alcalinizzanti, come dice lei sarebbero più indicati al sesso femminile, infatti mia moglie che soffre di cistite non settica ha notato una notevole diminuzione dei sintomi irritativi e frequenza delle minzioni assumento semplice bicarbonato, a metà mattinata e prima di coricarsi lontano dai pasti nella dose di mezzo cucchiaino da caffè, da soli tre giorni a questa parte. Effetto psicologico?
Io ho una IPB sotto controllo con gli alfalitici e PSA entro il range ma non scevro di disturbi a livello pelvico perineale, tra l'altro acuitisi dopo la turb, direi, che se non ci sono controindicazioni importanti vorrei provare la stessa sostanza per un periodo e vedere che succede. Il ph urine è abitualmente a 5 tendente all'acidosi.
Potrebbe essere una interessante aggiunta di piccoli rimedi della nonna.
E se si, si sa a quali dosi di somministrazione? Grazie ancora.
[#3]
Gentile Signore,
dal pnto di vista oncologico, le possiamo confermare che un atteggiamento attendista nel suo caso può essere accettabile, sempre che si segua scrupolosamente il programma di controlli programmati. Ma non abbiamo dubbi che lei sarà più che puntiglioso.
Per quanto riguarda il bicarbonato ... il doveroso consiglio è di essere prudente. Se da una parte mezzo cucchiaino due volte al giorno non parrebbero poter nuocere (ma neanche giovare?), dall'altra talune condizioni metaboliche (che da qui ovviamente non possiamo conoscere) potrebbero rendere inopportuna la modificazione dell'equilibrio acido-base dell'organismo.
Saluti
dal pnto di vista oncologico, le possiamo confermare che un atteggiamento attendista nel suo caso può essere accettabile, sempre che si segua scrupolosamente il programma di controlli programmati. Ma non abbiamo dubbi che lei sarà più che puntiglioso.
Per quanto riguarda il bicarbonato ... il doveroso consiglio è di essere prudente. Se da una parte mezzo cucchiaino due volte al giorno non parrebbero poter nuocere (ma neanche giovare?), dall'altra talune condizioni metaboliche (che da qui ovviamente non possiamo conoscere) potrebbero rendere inopportuna la modificazione dell'equilibrio acido-base dell'organismo.
Saluti
[#4]
Utente
Grazie ancora per tutto. Riguardo le condizioni metaboliche non dovrebberro esserci particolari impedimenti non avendo fortunatamente nessuna alterazione di analisi ed esami vari, inoltre normoteso e non problemi cardiaci.
Trovo che attendere passivamente non sia propedeutico, vorrei non stare inerte e vorrei mettere in programma un insieme di strategie preventive che rendano difficile la vita al tumore.
Credo che tenere un ambiente ottimale intra vescicale e nell’apparato urinario il più possibile esente da irritazioni, infiammazioni, squilibri acido-basici, calcolosi e quant’altro si possa prevenire sia essenziale. Bere acqua e la dieta sono importanti ma un aiuto con fattori dall’esterno in aggiunta credo possa essere un coadiuvante da non tralasciare.
Vedrò quali possibilità si possano attuare e pertanto la consulterei sperando di non uscire fuori tema con questo tipo di argomentazione.
Trovo che attendere passivamente non sia propedeutico, vorrei non stare inerte e vorrei mettere in programma un insieme di strategie preventive che rendano difficile la vita al tumore.
Credo che tenere un ambiente ottimale intra vescicale e nell’apparato urinario il più possibile esente da irritazioni, infiammazioni, squilibri acido-basici, calcolosi e quant’altro si possa prevenire sia essenziale. Bere acqua e la dieta sono importanti ma un aiuto con fattori dall’esterno in aggiunta credo possa essere un coadiuvante da non tralasciare.
Vedrò quali possibilità si possano attuare e pertanto la consulterei sperando di non uscire fuori tema con questo tipo di argomentazione.
[#5]
Gentile Signore,
apprezzo molto il suo atteggiamento pro-attivo nei confronti della sua situazione. Realisticamente parlando vi sono alcune doverose considerazioni da esprimere:
- il processo di degenerazione genica che porta allo sviluppo di una neoplasia (c.d. carcinogenesi) è un processo lunghissimo che riconosce perlopiù la concorrenza di cause genetiche costituzionali (predisposizione) e possibili cause esterne scatenanti. Le possibilità di agire su questi meccanismi con un approccio "dolce" sono affascinanti ma molto difficili da valutare e dimostrare;
- che io sappia, fino ad oggi non è mai stato dimostrato scientificamente che sostanze diverse dai chemioterapici possano essersi dimostrate efficaci nel ridurre il rischio di recidiva nelle neoplasie di basso stadio della vescica;
- lo stesso ruolo degli "integratori" nelle malattie infiammatorie delle basse vie urinarie è parimenti ancora ben lungi dall'essere scientificamente provato su vaste casistiche, pertanto il loro uso è tuttora da considerarsi empirico.
In ultimo, auspico che lei non sia (più) un fumatore, poichè l'assenza di questo presupposto inficierebbe qualsiasi pio tentativo di ridurre il rischio di recidiva.
Saluti
apprezzo molto il suo atteggiamento pro-attivo nei confronti della sua situazione. Realisticamente parlando vi sono alcune doverose considerazioni da esprimere:
- il processo di degenerazione genica che porta allo sviluppo di una neoplasia (c.d. carcinogenesi) è un processo lunghissimo che riconosce perlopiù la concorrenza di cause genetiche costituzionali (predisposizione) e possibili cause esterne scatenanti. Le possibilità di agire su questi meccanismi con un approccio "dolce" sono affascinanti ma molto difficili da valutare e dimostrare;
- che io sappia, fino ad oggi non è mai stato dimostrato scientificamente che sostanze diverse dai chemioterapici possano essersi dimostrate efficaci nel ridurre il rischio di recidiva nelle neoplasie di basso stadio della vescica;
- lo stesso ruolo degli "integratori" nelle malattie infiammatorie delle basse vie urinarie è parimenti ancora ben lungi dall'essere scientificamente provato su vaste casistiche, pertanto il loro uso è tuttora da considerarsi empirico.
In ultimo, auspico che lei non sia (più) un fumatore, poichè l'assenza di questo presupposto inficierebbe qualsiasi pio tentativo di ridurre il rischio di recidiva.
Saluti
[#6]
Utente
Gentile Dottore, le sono veramente grato per i chiarimenti che dedica a noi pazienti e nel mio caso.
Ho fumato sempre molto poco senza dipendenza, con molte interruzioni di anni, attualmente sono 4 anni che non tocco sigarette.
I chiarimenti di cui sopra sono purtroppo la realtà e sono ovviamente ineccepibili, i processi del tumore non sono ponderabili ne nell’origine ne nell’attuale percorso, che dire, restano i controlli e resta da essere combattivi con grinta ed ottimismo.
Mi pregerò riferirle i miei sviluppi. Con molta stima, grazie ancora.
Ho fumato sempre molto poco senza dipendenza, con molte interruzioni di anni, attualmente sono 4 anni che non tocco sigarette.
I chiarimenti di cui sopra sono purtroppo la realtà e sono ovviamente ineccepibili, i processi del tumore non sono ponderabili ne nell’origine ne nell’attuale percorso, che dire, restano i controlli e resta da essere combattivi con grinta ed ottimismo.
Mi pregerò riferirle i miei sviluppi. Con molta stima, grazie ancora.
[#7]
Utente
Novità, ho ritirato il referto della citologia uninaria, la quale a luglio era negativa, oggi recita: 1 campione) cellule uroteliali talora con atipie morfologiche, cellule infiammatorie, emazie ed abbondante flora batterica n.d.d
2) cellule uroteliali con alterazioni di verosimile natura reattiva, cellule infiammatorie, emazie ed abbondante flora batterica n.d.d.
3) campione non valutabile per eccesso di flora batterica.
Non ho nessun sintomo di infiammazione. E' sintomo di recidiva? Grazie
2) cellule uroteliali con alterazioni di verosimile natura reattiva, cellule infiammatorie, emazie ed abbondante flora batterica n.d.d.
3) campione non valutabile per eccesso di flora batterica.
Non ho nessun sintomo di infiammazione. E' sintomo di recidiva? Grazie
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Gentile Signore,
il risultato della citologia propende per una situazione infiammatoria/infettiva delle basse vie urinarie, abbastanza intensa considerata l'ematuria ed il rilievo di abbondante flora batterica. Non è inverosimile che questo possa decorrere in modo asintomatico. L'assenza di atipie vere e proprie allontana il dubbio di recidiva, inoltre mi pare che il controllo endoscopico sia stato eseguito abbastanza di recente. Il suo specialista curante le consiglierà una terapia opportuna.
Saluti
il risultato della citologia propende per una situazione infiammatoria/infettiva delle basse vie urinarie, abbastanza intensa considerata l'ematuria ed il rilievo di abbondante flora batterica. Non è inverosimile che questo possa decorrere in modo asintomatico. L'assenza di atipie vere e proprie allontana il dubbio di recidiva, inoltre mi pare che il controllo endoscopico sia stato eseguito abbastanza di recente. Il suo specialista curante le consiglierà una terapia opportuna.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3k visite dal 25/10/2012.
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