Un calcolo renale situato nel calice destro inferiore del rene destro
Salve,
Sono una donna di 30 anni che ha avuto una pielonefrite acuta circa un mese e mezzo fa curata poi con antibiotici. La causa di tale infezione è dovuta ad un calcolo renale situato nel calice destro inferiore del rene destro.
Dal consulto qui a Napoli mi hanno detto che dovro' operarmi attraverso la PCNL dato che nn hanno nella struttura la possibilità di operarmi in via endoscopica come mi avevano precedente detto nel plesso ospedaliero di Rimini dove mi trovavo al momento dell'infezione.
Il calcolo è di circa 1.7 cm.
Vorrei un consiglio sul tipo di tecnica migliore e meno invasiva dato che come ho capito il tipo di operazione tra virgolette è obbligata per mancanza di strumentazione presso il Policlinico di Napoli.
Cordiali saluti.
Sono una donna di 30 anni che ha avuto una pielonefrite acuta circa un mese e mezzo fa curata poi con antibiotici. La causa di tale infezione è dovuta ad un calcolo renale situato nel calice destro inferiore del rene destro.
Dal consulto qui a Napoli mi hanno detto che dovro' operarmi attraverso la PCNL dato che nn hanno nella struttura la possibilità di operarmi in via endoscopica come mi avevano precedente detto nel plesso ospedaliero di Rimini dove mi trovavo al momento dell'infezione.
Il calcolo è di circa 1.7 cm.
Vorrei un consiglio sul tipo di tecnica migliore e meno invasiva dato che come ho capito il tipo di operazione tra virgolette è obbligata per mancanza di strumentazione presso il Policlinico di Napoli.
Cordiali saluti.
[#1]
Gentile Signora,
salvo il fatto che per esprimersi bisogna sempre vedere gli esami radiologici, un calcolo delle dimensioni di 17 mm è normalmente aggredibile con un intervento endoscopico senza eseguire tramiti percutanei . l'intervento consiste nell'inserimento di un ureteroscopio flessibile che risalendo a ritroso le vie urinarie giunge al rene a con una fibra laser consente la completa frantumazione ed asportazione del calcolo con un impatto minimo per il paziente ( normalmente una notte di ricovero)
Rimango a sua disposizione per ogni eventuale chiarimento sul caso
Cordiali saluti
salvo il fatto che per esprimersi bisogna sempre vedere gli esami radiologici, un calcolo delle dimensioni di 17 mm è normalmente aggredibile con un intervento endoscopico senza eseguire tramiti percutanei . l'intervento consiste nell'inserimento di un ureteroscopio flessibile che risalendo a ritroso le vie urinarie giunge al rene a con una fibra laser consente la completa frantumazione ed asportazione del calcolo con un impatto minimo per il paziente ( normalmente una notte di ricovero)
Rimango a sua disposizione per ogni eventuale chiarimento sul caso
Cordiali saluti
Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano
[#2]
Utente
Grazie Dottore,
Infatti a Rimini mi avevano già spiegato di tale intervento ma qui al sud purtroppo non lo fanno almeno in tale struttura.
Mi sono rivolta al prof De Sio, uno dei migliori qui a Napoli ma purtroppo l'unica via è quella se voglio operarmi tramite lui.
Inoltre il medico mi diceva che entrambe le tecniche comunque hanno i loro pro e contro. E' piu' rischioso l'intervento percutaneo rispetto all'altro?
Dato che il cosiddetto bombardamento non è fattibile.
La ringrazio.
Saluti.
Infatti a Rimini mi avevano già spiegato di tale intervento ma qui al sud purtroppo non lo fanno almeno in tale struttura.
Mi sono rivolta al prof De Sio, uno dei migliori qui a Napoli ma purtroppo l'unica via è quella se voglio operarmi tramite lui.
Inoltre il medico mi diceva che entrambe le tecniche comunque hanno i loro pro e contro. E' piu' rischioso l'intervento percutaneo rispetto all'altro?
Dato che il cosiddetto bombardamento non è fattibile.
La ringrazio.
Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.1k visite dal 19/10/2012.
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