Una prostatite acuta
Gentile Dott. qui di seguito espongo il mio problema:
giorno 19 settembre ho avuto uno stimolo di minzione molto frequente, andavo in bagno ogni 15/20 minuti con circa 200/300 ml (li misuravo tramite contenitore) ogni volta. Il giorno seguente sono andato dal mio medico curante che supponendo avessi una cistite mi ha prescritto Levoxacin 500 mg da prendere per 5 giorni per uso orale. Il problema dopo i 5 giorni sembrava essersi calmato. Però 1/2 giorni dopo si è ripresentato, questa volta con il bruciore durante la minzione con minor quantità di urinamento. A quel punto tornato dal mio medico di base mi ha prescritto le analisi del sangue (purtroppo urinocultura non l'ho potuta fare essendo sotto antibiotici, quindi ho solo fatto l'esame semplice alle urine). Il giorno dopo ho mostrato i risulatati al mio medico che ha detto che era tutto in ordine, che però a questo punto era meglio rivolgersi ad un urologo. Cosi ho fatto, mi sono recato da un urologo che tramite ispezione digito rettale (un male incredibile, sentivo come una scossa che partiva dall'ano e arrivava alla punta del pene) mi ha diagnosticato una prostatite acuta. All'urologo ho spiegato che soffrò spesso di stipsi e credo emorroidi (visto che quando le feci sono dure, la carta igienica è piena di sangue vivo, rosso per intenderci). Mi ha detto che molto probabilmente dei batteri delle feci si erano annidati nella prostata e avevano inziato un'infezione. Mi ha prescritto Nebicina (tobramicina) 150 intramuscolare per 10 giorni, insieme a Cistalgan compresse mattina e sera e supposte Topster 1 la sera. In questi 10 giorni sicuramente ho notato man mano miglioramenti, solo che al 7/8 giorno ho iniziato a sentire un bruciore forte all'ano e in piu come se avessi un peso sempre nella zona anale. Ho chiamato l'urologo dicendomi fosse normale. Adesso passati i 10 giorni sicuramente non sento il bruciore di prima, però ancora qualche pizzico lo sento durante la giornata e all'interno del retto sento come se ci fosse qualcosa, e ogni tanto quando defeco esce sangue. Non so se le cose sono correlate, mi preoccupo parecchio e infatti mi è venuto pure un dolore al colon (il medico di base diche colite o colon irritabile). Comunque la cosa che mi preoccupa di piu è che per 3 settimane circa durante questa prostatite non ho avuto rapporti sessuali, però ogni tanto mi sono masturbato e il bruciore era troppo intenso. Anche ora che ho finito i 10 giorni di Nebicina ancora ho bruciore leggero durante la minzione e bruciore intenso nella zona pubica dopo eiaculazione. Cosa mi consigliate di fare? Ho gia intenzione a tornare dall'urologo, però prima volevo qualche delucidazione vostra. Spero in una vostra risposta. E' da 3 settimane ormai che non vado a lavoro e mi sento troppo in colpa, ma davvero è debilitante questa situazione. Grazie
giorno 19 settembre ho avuto uno stimolo di minzione molto frequente, andavo in bagno ogni 15/20 minuti con circa 200/300 ml (li misuravo tramite contenitore) ogni volta. Il giorno seguente sono andato dal mio medico curante che supponendo avessi una cistite mi ha prescritto Levoxacin 500 mg da prendere per 5 giorni per uso orale. Il problema dopo i 5 giorni sembrava essersi calmato. Però 1/2 giorni dopo si è ripresentato, questa volta con il bruciore durante la minzione con minor quantità di urinamento. A quel punto tornato dal mio medico di base mi ha prescritto le analisi del sangue (purtroppo urinocultura non l'ho potuta fare essendo sotto antibiotici, quindi ho solo fatto l'esame semplice alle urine). Il giorno dopo ho mostrato i risulatati al mio medico che ha detto che era tutto in ordine, che però a questo punto era meglio rivolgersi ad un urologo. Cosi ho fatto, mi sono recato da un urologo che tramite ispezione digito rettale (un male incredibile, sentivo come una scossa che partiva dall'ano e arrivava alla punta del pene) mi ha diagnosticato una prostatite acuta. All'urologo ho spiegato che soffrò spesso di stipsi e credo emorroidi (visto che quando le feci sono dure, la carta igienica è piena di sangue vivo, rosso per intenderci). Mi ha detto che molto probabilmente dei batteri delle feci si erano annidati nella prostata e avevano inziato un'infezione. Mi ha prescritto Nebicina (tobramicina) 150 intramuscolare per 10 giorni, insieme a Cistalgan compresse mattina e sera e supposte Topster 1 la sera. In questi 10 giorni sicuramente ho notato man mano miglioramenti, solo che al 7/8 giorno ho iniziato a sentire un bruciore forte all'ano e in piu come se avessi un peso sempre nella zona anale. Ho chiamato l'urologo dicendomi fosse normale. Adesso passati i 10 giorni sicuramente non sento il bruciore di prima, però ancora qualche pizzico lo sento durante la giornata e all'interno del retto sento come se ci fosse qualcosa, e ogni tanto quando defeco esce sangue. Non so se le cose sono correlate, mi preoccupo parecchio e infatti mi è venuto pure un dolore al colon (il medico di base diche colite o colon irritabile). Comunque la cosa che mi preoccupa di piu è che per 3 settimane circa durante questa prostatite non ho avuto rapporti sessuali, però ogni tanto mi sono masturbato e il bruciore era troppo intenso. Anche ora che ho finito i 10 giorni di Nebicina ancora ho bruciore leggero durante la minzione e bruciore intenso nella zona pubica dopo eiaculazione. Cosa mi consigliate di fare? Ho gia intenzione a tornare dall'urologo, però prima volevo qualche delucidazione vostra. Spero in una vostra risposta. E' da 3 settimane ormai che non vado a lavoro e mi sento troppo in colpa, ma davvero è debilitante questa situazione. Grazie
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Gentile giovanotto,
senz'altro nel suo caso la presenza di un'irritazionedell'ultima parte dell'intestino, comprese le emorroidi, ha un ruolo anche superiore a quello che lei può immaginare. In particolare, mi pare che in questa fase, prevalgano sintomi tipicamente ano-rettali, mentre la situazione prostatica parrebbe avviata ad una soluzione (che non è purtroppo ai così rapida). D'ogni modo, la terapia seguita è stata assolutamente congrua, non riterremmo per ora il caso di insistere con altri antibiotici. Sarebbe invece assai opportuno che lei si facesse visitare da uno specialista del basso intestino, un proctologo, ovvero anche da un gastro-enterologo, poiché la chiave di una duratura guarigione in questi casi sta appunto nel raggiungimento di una funzione intestinale la più regolare possibile.
Saluti
senz'altro nel suo caso la presenza di un'irritazionedell'ultima parte dell'intestino, comprese le emorroidi, ha un ruolo anche superiore a quello che lei può immaginare. In particolare, mi pare che in questa fase, prevalgano sintomi tipicamente ano-rettali, mentre la situazione prostatica parrebbe avviata ad una soluzione (che non è purtroppo ai così rapida). D'ogni modo, la terapia seguita è stata assolutamente congrua, non riterremmo per ora il caso di insistere con altri antibiotici. Sarebbe invece assai opportuno che lei si facesse visitare da uno specialista del basso intestino, un proctologo, ovvero anche da un gastro-enterologo, poiché la chiave di una duratura guarigione in questi casi sta appunto nel raggiungimento di una funzione intestinale la più regolare possibile.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Grazie mille per la celerissima risposta. Avevo già in programma la visita dal gastroenterologo. La sensazione di avere qualcosa nell'ano cosa potrebbe essere? Ho letto che si va dalle "semplici" emorroidi ai tumori al retto. L'urologo con la visita digito rettale non avrebbe dovuto vedere qualcosa di anomalo? Io stesso ho provato ad effettuare codesta operazione con molta attenzione, usando appositi guanti sterili e non ho notato nulla, neppure dolore. Può essere dovuto alla prostatite? La mia paura è che ogni tanto nelle feci c'è presenza di sangue vivo, ultimamente si è presentato quando ho preso per 10 giorni topster, però anche prima della prostatite mi capitava pensando fossero emorroidi. Ho addirittura fotografato le mie feci, che si presentavano di colore normale, nella parte finale (l'ultima che è uscita per intenderci), c'era del sangue vivo, mentre nella parte iniziale, era abbastanza scura, quasi nera.
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Gentile Signore,
la descrizione "accurata" delle feci è tipica per un sanguinamento rettale minimo, ma continuo, in effetti da irritazione della mucosa che da emorroidi. Comunque la situazione andrà chiarita in sede specialistica anche con l'eventuale ausilio dell'endoscopia intestinale.
Saluti
la descrizione "accurata" delle feci è tipica per un sanguinamento rettale minimo, ma continuo, in effetti da irritazione della mucosa che da emorroidi. Comunque la situazione andrà chiarita in sede specialistica anche con l'eventuale ausilio dell'endoscopia intestinale.
Saluti
[#4]
Utente
Sabato ho la seconda visita dall'urologo che vuole vedermi per vedere la situazione dopo la cura di 10 giorni d'antibiotico. Venerdi farò l'urinocoltura con antibiogramma. Sono passati 5 giorni da quando ho preso l'ultimo antibiotico, basta per poter fare l'urinocoltura? Volevo fare pure la spermiocoltura però forse è troppo presto ancora. Per i problemi al colon (colite) e sanguinamento anale, mercoledi ho una visita da un gastroenterologo, lui suppone che possano essere ragadi anali che mi facciano sanguinare. Comunque oggi il fastidio anale è quasi scomparso, l'unico problema rimasto è il leggerissimo bruciore del pene, in punta e nell'uretra credo e poi ogni volta che urino, il pene continua a sgocciolare anche dopo aver finito, questo subito dopo per un bel pò di tempo. E' normale questo fenomeno durante una prostatite? Come mai dopo 10 giorni di antibiotico i problemi stanno ritornando? Sono abbastanza preoccupato
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Gentile Giovanotto,
in genere sarebbe opportuno far passare dieci giorni almeno tra la fine di una terapia antibiotica e l'urocoltura e la spermiocoltura. Lo sgocciolamento è un sintomo molto comune in corso di disturbi al primo tratto delle vie urinarie inferiori, sia per infiammazione transitoria che per ingrossamento prostatico. Come già le abbiamo detto, la prostatite ha tempi di guarigione piuttosto lunghi, anche se trattata nel modo più opportuno, questo mette talora a dura prova la pazienza di chi ne ė affetto.
Saluti
in genere sarebbe opportuno far passare dieci giorni almeno tra la fine di una terapia antibiotica e l'urocoltura e la spermiocoltura. Lo sgocciolamento è un sintomo molto comune in corso di disturbi al primo tratto delle vie urinarie inferiori, sia per infiammazione transitoria che per ingrossamento prostatico. Come già le abbiamo detto, la prostatite ha tempi di guarigione piuttosto lunghi, anche se trattata nel modo più opportuno, questo mette talora a dura prova la pazienza di chi ne ė affetto.
Saluti
[#6]
Utente
Gentilissimi dottori, avendo sabato la seconda visita dall'urologo secondo voi non ha senso che domani io faccia l'urinocoltura con antibiogramma essendo passati 4/5 giorni dall'ultimo antibiotico? C'è da dire che mi è tornato il fenomeno della minzione frequente, dello sgocciolamento post minzione e delle leggere fitte nella zona vescica-prostata. Il mio timore è che se sabato il dottore visitandomi mi prescriva nuovamente antibiotici poi non potró di nuovo effettuare urinocoltura o spermiocoltura. Voi cosa consogliate? Ha senso farla o no? Cmq la colite ( almeno credo sia questo, a detta del mio medico curante) ha ripreso a far male, purtroppo la visita dal gastroenterologo è solamente mercoledi.
Grazie in anticipo delle vostre risposte sempre esaustive e celeri.
Grazie in anticipo delle vostre risposte sempre esaustive e celeri.
[#7]
Gentile Signore,
se non c'è febbre ed i disturbi sono sopportabili, piuttosto che insistere con una terapia antibiotica empirica, forse è meglio attendere i risultati degli esami colturali. Nel frattempo però può essere indicato indulgere con gli anti-infiammatori, compatibilmente con la situaione intestinale.
Saluti
se non c'è febbre ed i disturbi sono sopportabili, piuttosto che insistere con una terapia antibiotica empirica, forse è meglio attendere i risultati degli esami colturali. Nel frattempo però può essere indicato indulgere con gli anti-infiammatori, compatibilmente con la situaione intestinale.
Saluti
[#9]
Gentile Signore,
essendo il suo urologo un nostro Collega, confidiamo nel fatto che ragioni con gli stessi nostri schemi, pertanto valuti le sue condizioni e giudichi se valga la pena attendere qualche giorno per avere un risultato affidabile dagli esami colturali (urine ed eventualmete liquido seminale), oppure sia il caso di insistere con una terapia antibiotica empirica.
Saluti
essendo il suo urologo un nostro Collega, confidiamo nel fatto che ragioni con gli stessi nostri schemi, pertanto valuti le sue condizioni e giudichi se valga la pena attendere qualche giorno per avere un risultato affidabile dagli esami colturali (urine ed eventualmete liquido seminale), oppure sia il caso di insistere con una terapia antibiotica empirica.
Saluti
[#10]
Utente
Buongiorno,
per quanto riguarda la visita gastroenterologica mi è stato diagnosticata una sindrome di colon irritabile e delle ragadi anali. Quindi per 3 settimane dovrò fare questa cura.
Per quanto riguarda il mio problema principale della PROSTATIE, sono andato nuovamente dal mio urologo che tramite ispezione rettale ed ecografia ha detto che ancora la prostatite non era curata del tutto, mancava un 20/30%. Quindi quando gli ho detto se era meglio fare un'urinocoltura o spermiocoltura lui ha detto che adesso non aveva senso farla, ma si doveva continuare la cura antibiotica. Stavolta mi ha scritto per 7 giorni Levoxacin e per un mese Leviaprost.
Adesso sono 5 giorni già che prendo Levoxacin, il peso interno è diminuto solo che ancora dopo la minzione e ogni tanto anche fra una minzione e l'altra il pene continua a gruciarmi leggermente internamente e sento un pizzico sulla punta. In piu vedo che la pelle del glande si è screpolata leggermente, come se facesse una muta. Ho messo sul glande un antimicotico (Travocort) e lo screpolamento mi è passato, solo che continua a pizzicarmi la punta. Il mio dubbio è il seguente: è normale che dopo 5 giorni di Levoxacin poi 10 di Nebicina e adesso altri 5 di Levoxacin ancora continui a pizzicarmi il pene e bruciarmi leggermente internamente? Sono troppo confuso...e se l'uso intenso di antibiotici mi abbia provocato una candida?
Spero in un vostro consiglio
per quanto riguarda la visita gastroenterologica mi è stato diagnosticata una sindrome di colon irritabile e delle ragadi anali. Quindi per 3 settimane dovrò fare questa cura.
Per quanto riguarda il mio problema principale della PROSTATIE, sono andato nuovamente dal mio urologo che tramite ispezione rettale ed ecografia ha detto che ancora la prostatite non era curata del tutto, mancava un 20/30%. Quindi quando gli ho detto se era meglio fare un'urinocoltura o spermiocoltura lui ha detto che adesso non aveva senso farla, ma si doveva continuare la cura antibiotica. Stavolta mi ha scritto per 7 giorni Levoxacin e per un mese Leviaprost.
Adesso sono 5 giorni già che prendo Levoxacin, il peso interno è diminuto solo che ancora dopo la minzione e ogni tanto anche fra una minzione e l'altra il pene continua a gruciarmi leggermente internamente e sento un pizzico sulla punta. In piu vedo che la pelle del glande si è screpolata leggermente, come se facesse una muta. Ho messo sul glande un antimicotico (Travocort) e lo screpolamento mi è passato, solo che continua a pizzicarmi la punta. Il mio dubbio è il seguente: è normale che dopo 5 giorni di Levoxacin poi 10 di Nebicina e adesso altri 5 di Levoxacin ancora continui a pizzicarmi il pene e bruciarmi leggermente internamente? Sono troppo confuso...e se l'uso intenso di antibiotici mi abbia provocato una candida?
Spero in un vostro consiglio
[#11]
Gentile Signore,
sull'utilizzo empirico degli antibiotici già le abbiamo espresso il nostro parere. I sintomi che ci riferisce sono assolutamente tipici per una lieve infiammazione prostatica. L'eventuale sovra-infezione da candida darebbe dei segni piuttosto inequivocabili, che proprio non mi pare esistano. Non applichi mai indiscriminatamete delle creme cortisoniche, è una pessima abitudune.
Saluti
sull'utilizzo empirico degli antibiotici già le abbiamo espresso il nostro parere. I sintomi che ci riferisce sono assolutamente tipici per una lieve infiammazione prostatica. L'eventuale sovra-infezione da candida darebbe dei segni piuttosto inequivocabili, che proprio non mi pare esistano. Non applichi mai indiscriminatamete delle creme cortisoniche, è una pessima abitudune.
Saluti
[#12]
Utente
Grazie, può dirmi come si manifesta maggiormente una candida? che ho la prostatite è stato appurato da due esami, il mio dubbio è solamente il fatto che ho paura che ci sia pure un fungo al pene (candida, clamidia...). Avevo proposto al mio urologo di effettuare urinocoltura e spermiocoltura con antibiogramma, lui però ha detto che adesso era meglio debellare la prostatite con antibiotici perchè aveva sbagliato il mio medico di base all'inizio quando anzichè farmi fare subito urinocoltura e spermiocoltura aveva optato subito con antibiotico. Anche io avrei preferito alternative agli antibiotici...Il fatto che ci sia bruciore minzionale, arrossamento con leggera screpolatura del glande può rientare quindi nella sintomatologia della prostatite pur essendo passato gia un mese?
[#13]
Utente
E' possibile che l'assunzione cosi prolungata (in un mese 22 giorni di antibiotici) possa aver seccato la mucosa del mio pene? E' secco, il glande quando è in erezione rugoso-squamato, quando è flaccido lo è di meno, ma piu' arrossato del solito. O invece questi fenomeni sono ancora riconducibili alla prostatite, perchè ancora sento bruciore leggero del pene internamente. Spero in una vostra risposta. Domani chiamerà comunque nuovamene il mio urologo avendo finito il nuovo cliclo di antibiotico. Sono preoccupato :(
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 14k visite dal 09/10/2012.
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Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.