Cura ipertrofia prostatica
Gentilisimi Dottori,
vorrei il vostro parere sul quadro clinico che presenta mio marito (ha quasi 60 anni,essendo nato il 13-7-’48) riguardo alla prostata.
Pur non avendo nessun disturbo, su indicazione dell’urologo, al fine di prevenzione, ha sempre controllato regolarmente il PSA e, periodicamente, ha fatto urinocolture, CTM urine ed esame colturale urine, una spermiocoltura ,oltre a visite urologiche e ad ecografie dell’apparato urinario : tutto con esito negativo.
Tutto bene, quindi, fino ad una sera di fine Agosto 2007 , quando,in campeggio, ha mangiato un’abbondante quantità di cozze e, il mattino seguente, ha manifestato i seguenti sintomi : febbre alta (sui 39 e mezzo) brividi, difficoltà ad urinare, forte spossatezza generale.
Il medico del campeggio gli ha prescritto il Velamox , ma non è stato efficace nel ridurre la sintomatologia, per cui, dopo un viaggio di ritorno allucinante, con febbre alta e difficoltà urinarie, siamo tornati a Milano(dove abitiamo) e ci siamo recati subito al Pronto Soccorso del Policlinico. Qui, gli hanno diagnosticato una prostatite, molto probabilmente legata ,secondo l’urologo, all’ingestione di cozze infette, con conseguente passaggio dei germi dall’intestino alla vescica e alla prostata. Gli hanno prescritto l’antibiotico Glazidim (ogni 12 ore ) per sette giorni e poi Cefixoral 400 per 15 giorni. Inoltre : Permixon 320 mg. per 3 mesi. La cura ha avuto effetto e i sintomi sono finalmente scomparsi.
L’urologo gli ha prescritto, prima di tornare da lui, i seguenti esami, fatti il 23-1-2008 : esame delle urine(tutto normale), urinocoltura (tutto normale), spermiocoltura (negativo) ,PSA libero e totale, uroflussimetria.
Il PSA, che per la prostatite si era molto alzato (3,60 un mese e mezzo dopo), pur scendendo a 2,74, è rimasto più alto rispetto a quello precedente la malattia.
Uroflussimetria del 31-1-.2008 :
1° tentativo : F max 12 ml/s, F med 7 ml/s ,vuot 170 , rv 250
2° tentativo : F max 13, F med 7 ml/s ,vuot 220, rv trascurabile, torchio addominale
Visita dall’urologo del 4 Marzo 2008 con ecografia prostatica ed esplorazione rettale
Commento dell’urologo all’uroflussimetria : “ Tracciato suggestivo per ostruzione non severa.”
Ecografia prostatica (fatta da lui):“Reni nella norma per forma, dimensioni ed ecostruttura parenchimale. Non idronefrosi né urolitiasi bilateralmente. Distensione vescicale sub-ottimale, non si osservano lesioni vegetanti endoluminali- La prostata solleva modicamente il pavimento vescicale presenta volume globale
di circa 42 ml. Residuo vescicale post-minzionale pressoché nullo”.
Commento scritto dell’urologo a questa ecografia “ Prostata di volume aumentato(x 2 circa), fibro parenchimatosa, liscia, non dolente, solco appianato, non noduli sospetti”.
Visto esito ecografico, l’urologo ha prescritto a mio marito OMNIC :1 compressa al dì la sera, riducendo o sospendendo altra terapia antipertensiva in atto.
E proprio questa prescrizione che ci lascia perplessi! Mio marito infatti è da diversi anni in cura per l’ipertensione, che cura con Blopress 16 ed è, dopo vari tentativi, riuscito ad ottenere una situazione
pressoria ottimale. Ma l’Omnic può dare ipotensione perciò(come ha detto anche l’urologo stesso) può costringere ad interrompere la terapia in corso o a modificare le dosi, rompendo l’equilibrio raggiunto. Inoltre può dare problemi operatori nel caso di intervento chirurgico per cataratta e anche problemi per il glaucoma. Può anche provocare vertigini, pericolose se si è alla guida di un’automobile.
Infine, da quanto ho letto,la sua tossicità , per quanto bassa, non è prevedibile e può sovraffaticare fegato e reni, andando ad aggiungersi alle due medicine assunte ogni giorno da mio marito : Blopress 16 per la pressione e Torvast 10 per il colesterolo.
Le domande che vi rivolgo, a questo punto, sono le seguenti :
1) Ho letto che il PERMIXON ha sia un’azione decongestionante ed antiinfiammatoria sulla prostata.sia un effetto rilassante sulla muscolatura della vescica e della prostata : E’ VERO?
2) In tal caso, se il Permixon ha la stessa modalità d’azione dell’Omnic, pur non avendo gli stessi
effetti collaterali, può essere una valida alternativa all’Omnic?
Vi ringrazio moltissimo per il vostro prezioso parere e per la vostra gentilezza!
Al fine di un confronto,e per farvi valutare meglio l’evoluzione del problema,
riporto i valori del PSA dal 2001 e i referti delle ecografie prostatiche
Valori del PSA
4-12-2001 = 0,93
22-10-2002 = 1,17
15-6-2004 = 1,42
9-11-2004 = 1,26
24-11-2005 = 1,53
4-4-2006 = 1,77 Rapporto PSA libero /PSA totale = 18,07
29-1-2007 = 1,32
4-6-2007 = 2,02
………………………………………………………………………………
16-10-2007 = 3,60 dopo la prostatite di fine Agosto 2007
23-1-2008 = 2,74 PSA totale e 0,57 PSA free
Riporto anche i referti delle varie ecografie prostatiche per valutare:
Ecografie della prostata
18-1-2005 = “ La prostata, esaminata per via sovra-pubica e con sonda transrettale, presenta morfologia simmetrica e dimensioni globalmente consone con l’età ( 45x35x40 mm), con un volume stimato di 34 cc.
E’ presente una ipertrofia adenomatosa del “lobo medio”(32 mm), non ancora protundente in vescica. Si segnala inoltre una piccola immagine transonica di aspetto cistico a destra, in sede periferica anteriore.
Non sono comunque riconoscibili immagini nodulari sospette, in particolare a carico della prostata posteriore.”
27-1-2006 = “Prostata di volume ai limiti superiori per età (47x28x38 mm circa); l’ecostruttura si caratterizza per un’iniziale ipertrofia della porzione centrale, con diametro trasverso massimo odierno di 37,3 mm.condizionante modestissimo aggetto sul piano ideale vescicale. Al parenchima ghiandolare, in particolare in sede periferica,non si osservano modularità sospette.”
30-3-2006 = volume inferiore ai 30 ml. Non lesioni focali periferiche
30-8-2007 (al Pronto Soccorso Policlinico) = nel referto c’era scritto : “ Reni in sede di dimensioni conservate, regolare la struttura. Non si evidenziano immagini di litiasi né di dilatazione delle cavità calico-pieliche. Vescica normodistesa con ampia impronta prostatica, l’organo presenta un volume di 67 cc.” L’urologo ha commentato che non c’è niente di patologico,ad eccezione di un aumento delle dimensioni prostatiche.
[#1]
Cara lettrice,
la Serenoa Repens (Permixon) e la Tamsulosina (Omnic) non hanno lo stesso meccanismo d'azione . Il primo è un estratto vegetale , derivato da una palma americana, che sembra, con un meccanismo ormonale complesso, ridurre la congestione e l'"aumento" della ghiandola prostatica , il secondo invece è un alfa-litico selettivo con l'effetto "miorilassante" da lei citato.
Quindi generalmente il primo prodotto estrattivo ha una azione positiva di tipo "aspecifico e generico" e viene, molto frequentemente associato al secondo che è invece un farmaco di sintesi.
Un cordiale saluto
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
la Serenoa Repens (Permixon) e la Tamsulosina (Omnic) non hanno lo stesso meccanismo d'azione . Il primo è un estratto vegetale , derivato da una palma americana, che sembra, con un meccanismo ormonale complesso, ridurre la congestione e l'"aumento" della ghiandola prostatica , il secondo invece è un alfa-litico selettivo con l'effetto "miorilassante" da lei citato.
Quindi generalmente il primo prodotto estrattivo ha una azione positiva di tipo "aspecifico e generico" e viene, molto frequentemente associato al secondo che è invece un farmaco di sintesi.
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Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#2]
Ex utente
Ringrazio moltissimo il Dottor Beretta per la gentile e sollecita risposta!
Gradirei però avere una risposta anche alla seconda domanda : cioè se, dato il quadro clinico descritto di mio marito, ritiene che sia meglio per lui usare l'Omnic (con gli effetti collaterali di cui si è parlato) oppure è sufficiente il Permixon! E per quanto tempo?
Vi ringrazio ancora vivamente!
Gradirei però avere una risposta anche alla seconda domanda : cioè se, dato il quadro clinico descritto di mio marito, ritiene che sia meglio per lui usare l'Omnic (con gli effetti collaterali di cui si è parlato) oppure è sufficiente il Permixon! E per quanto tempo?
Vi ringrazio ancora vivamente!
[#3]
Cara lettrice ,
queste domande specifiche e precise possono essere date solo dall'urologo che ha valutato in diretta la situazione clinica di suo marito . Nessun medico serio le può dare indicazioni così precise senza avere fatto prima una indagine clinica "reale" della situazione specifica da trattare.
Ancora un cordiale saluto
Giovanni Beretta
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queste domande specifiche e precise possono essere date solo dall'urologo che ha valutato in diretta la situazione clinica di suo marito . Nessun medico serio le può dare indicazioni così precise senza avere fatto prima una indagine clinica "reale" della situazione specifica da trattare.
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[#5]
Cara lettrice ,
la Serenoa repens ha dei meccanismi d'azione complessi, come del resto hanno molti prodotti di tipo estrattivo e tra questi quello più significativo è l'inibizione della 5-alfa-reduttasi, un enzima che determina la trasformazione del testosterone nel suo metabolita attivo, cioè il diidrotestosterone. La Serenoa sembra avere sostanzialmente quindi un'azione antiandrogenica. Altri studi in vitro sembrano dimostrare anche una riduzione delle cellule cancerogene della prostata con l'uso di questo estratto ma mancano ancora prove cliniche dirette al riguardo.
Gli effetti collaterali della Serenoa più segnalati sono molto vicini, anche se di intensità molto inferiore, a quelli lamentati dopo l'assunzione di un analogo medicinale "antitestosteronemico" di sintesi e cioè riduzione del desiderio sessuale, disturbi dell'erezione, nausa,ecc. La dose giornaliera consigliata è di 320 mg , il periodo e la durata della sua assunzione è sempre una questione da decidere con il vostro urologo.
Un cordiale saluto
Giovanni Beretta
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la Serenoa repens ha dei meccanismi d'azione complessi, come del resto hanno molti prodotti di tipo estrattivo e tra questi quello più significativo è l'inibizione della 5-alfa-reduttasi, un enzima che determina la trasformazione del testosterone nel suo metabolita attivo, cioè il diidrotestosterone. La Serenoa sembra avere sostanzialmente quindi un'azione antiandrogenica. Altri studi in vitro sembrano dimostrare anche una riduzione delle cellule cancerogene della prostata con l'uso di questo estratto ma mancano ancora prove cliniche dirette al riguardo.
Gli effetti collaterali della Serenoa più segnalati sono molto vicini, anche se di intensità molto inferiore, a quelli lamentati dopo l'assunzione di un analogo medicinale "antitestosteronemico" di sintesi e cioè riduzione del desiderio sessuale, disturbi dell'erezione, nausa,ecc. La dose giornaliera consigliata è di 320 mg , il periodo e la durata della sua assunzione è sempre una questione da decidere con il vostro urologo.
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Approfondimento su Prostata
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.