Vescica sempre piena al 30%
Salve, chiedo un consulto per una patologia da cui è affetto mio padre di 73 anni. Soffre di iperplasia benigna della prostata che tiene sotto controllo con cure che ripete periodicamente. Dopo una recente visita di routine e senza che avesse disturbi in particolare gli è stato riscontrato che la vescita nn si svuota completamente rimanendo sempre piena al 30%. Adesso è sotto cura per migliorare la forza (già migliorata!!)e il calibro del getto d'urina e il medico gli ha riferito che se non riuscirà a svuotare interamente la vescica dovrà sottoporsi ad un intervento con il laser per "ingrandire" il passaggio nel quale fluisce l'urina poichè in mancaza i reni ne potrebbero risentire. Siccome un intervento simile è stato subito da un nostro parente che purtroppo a causa di un errore che ha determnato una perforazione è deceduto, sono molto preoccupata. E' davvero necessario fare questo intervento se in realtà mio padre nn ha altri disturbi? I reni realmente ne risentirebbero se non avviene il completo svuotamento della vescica ?grazie
Dr. Paolo Piana
Urologo
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Gentile Signora,
se la vescica non si svuota bene, a lungo termine i reni possono risentirne ed aumenta il richio di sviluppare infezioni a livello di tutte le vie urinarie. Questa è una delle possibili evoluzioni dell'ingrossamento prostatico, forse la più subdola, poiché pur in assenza di disturbi possono svilupparsi delle situazioni potenzialmente pericolose. Se la situazione non migliora a breve con la terapia medica (e sinceramenente questo è piuttosto difficile che accada) le indicazioni ad un intervento sono certamente confermate. Questo è certamenete in assoluto l'intervento più comune da eseguirsi per un urologo, mi spiace che il suo congiunto sia andato incontro a complicazioni tanto gravi, ma - pur comprendendo ppienamente la sua apprensione - certamente un solo caso non può fare statistica. Pertanto, ritengo che sia opportuno seguire le indicazioni del vostro urologo curante.
Saluti
se la vescica non si svuota bene, a lungo termine i reni possono risentirne ed aumenta il richio di sviluppare infezioni a livello di tutte le vie urinarie. Questa è una delle possibili evoluzioni dell'ingrossamento prostatico, forse la più subdola, poiché pur in assenza di disturbi possono svilupparsi delle situazioni potenzialmente pericolose. Se la situazione non migliora a breve con la terapia medica (e sinceramenente questo è piuttosto difficile che accada) le indicazioni ad un intervento sono certamente confermate. Questo è certamenete in assoluto l'intervento più comune da eseguirsi per un urologo, mi spiace che il suo congiunto sia andato incontro a complicazioni tanto gravi, ma - pur comprendendo ppienamente la sua apprensione - certamente un solo caso non può fare statistica. Pertanto, ritengo che sia opportuno seguire le indicazioni del vostro urologo curante.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Ex utente
grazie dott. Piana per il suo parere che riferirò a mio padre,però mi chiedo perchè lei non ritenga che la cura possa avere successo. forse quando si hanno questi disturbi la cura non è più efficace e l'intervento è l'unica soluzione?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 03/10/2012.
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