Febbre, minzione frequente e altro
Salve, sono un ragazzo di 34 anni.
Da circa 10 (o forse 15) anni convivo con una prostatite (prostata ingrossata a controllo rettale) che però finora non mi aveva mai dato grossi problemi.
Da 3 giorni però sono stato colto da febbre alta (anche 39,5) e diversi disturbi della minzione.
Innanzitutto la frequenza: la prima notte, circa ogni ora; la seconda (adesso che scrivo) anche ogni 15 minuti e devo sforzarmi mentalmente per non andare ogni volta al bagno ma aspettare un pochino. E' una vera e propria tortura, che mi impedisce di dormire.
Fino a due giorni fa, la frequenza era normalissima.
Poi, il bruciore durante e/o a seguito della minzione (persiste).
Infine, ma per ora solo la prima notte, un sensibile ritardo nella fuoriuscita dell'urina (tipo tre secondi), cosa nuova per me. Dopo la prima notte, almeno questo fenomeno sembra essere passato, ma la frequenza, come dicevo sopra, è aumentata.
Non sempre la quantità di urina è trascurabile, nonostante la frequenza. Il colore mi pare abbastanza limpido, anche perché bevo molto per via della febbre.
Va detto che, oltre alla prostatite (cronica, se non erro), che non ho mai realmente curato, da qualche tempo mi sembra di essere sull'orlo delle emorroidi (non ne soffro, ma spesso dopo la defecazione mi ritrovo con le vene ingrossate).
Finora ho curato la febbre con la tachipirina (supposte da 1000 mg).
Il tutto è successo di colpo. Inizialmente credevo che la febbre fosse dovuta al fatto di essermi addormentato non coprendomi bene (come già mi era successo in passato), ma visti i sintomi urologici, del tutto nuovi, non so cosa pensare.
Il giorno prima ero andato in piscina (frequentata per la prima volta) e avevo mangiato del pesce (alici), cotto ma che forse poteva essere cotto meglio e mezza busta di patatine salate nell'arco della giornata.
Non presento altri sintomi influenzali (mal di gola, dolore alle ossa).
Cosa mi consigliate di fare per l'immediato? (non riesco a dormire!)
E poi a chi rivolgermi e che esami fare?
Di cosa potrebbe trattarsi (se è possibile dirlo da quadro descritto)?
Da circa 10 (o forse 15) anni convivo con una prostatite (prostata ingrossata a controllo rettale) che però finora non mi aveva mai dato grossi problemi.
Da 3 giorni però sono stato colto da febbre alta (anche 39,5) e diversi disturbi della minzione.
Innanzitutto la frequenza: la prima notte, circa ogni ora; la seconda (adesso che scrivo) anche ogni 15 minuti e devo sforzarmi mentalmente per non andare ogni volta al bagno ma aspettare un pochino. E' una vera e propria tortura, che mi impedisce di dormire.
Fino a due giorni fa, la frequenza era normalissima.
Poi, il bruciore durante e/o a seguito della minzione (persiste).
Infine, ma per ora solo la prima notte, un sensibile ritardo nella fuoriuscita dell'urina (tipo tre secondi), cosa nuova per me. Dopo la prima notte, almeno questo fenomeno sembra essere passato, ma la frequenza, come dicevo sopra, è aumentata.
Non sempre la quantità di urina è trascurabile, nonostante la frequenza. Il colore mi pare abbastanza limpido, anche perché bevo molto per via della febbre.
Va detto che, oltre alla prostatite (cronica, se non erro), che non ho mai realmente curato, da qualche tempo mi sembra di essere sull'orlo delle emorroidi (non ne soffro, ma spesso dopo la defecazione mi ritrovo con le vene ingrossate).
Finora ho curato la febbre con la tachipirina (supposte da 1000 mg).
Il tutto è successo di colpo. Inizialmente credevo che la febbre fosse dovuta al fatto di essermi addormentato non coprendomi bene (come già mi era successo in passato), ma visti i sintomi urologici, del tutto nuovi, non so cosa pensare.
Il giorno prima ero andato in piscina (frequentata per la prima volta) e avevo mangiato del pesce (alici), cotto ma che forse poteva essere cotto meglio e mezza busta di patatine salate nell'arco della giornata.
Non presento altri sintomi influenzali (mal di gola, dolore alle ossa).
Cosa mi consigliate di fare per l'immediato? (non riesco a dormire!)
E poi a chi rivolgermi e che esami fare?
Di cosa potrebbe trattarsi (se è possibile dirlo da quadro descritto)?
[#1]
mi sembra che la prostatite cronica si sia.....riacutizzata . visita urologica e treapia decongestionante ed antibiotica ( sempre su indicazione specialistica )
Dr. Andrea Militello.
Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.
Ecografia, urodinamica
www.urologia-andrologia.net
www.andrologiamilitello.
[#2]
Utente
Grazie per la risposta.
Nel frattempo, per la febbre devo/posso continuare con la tachipirina? Posso sostituirla con l'aspirina?
Per quanto tempo posso andare avanti con questi farmaci, in attesa della visita?
E dopo che posso fare?
Inoltre: ci sono alimenti che possono contribuire a ridurre i sintomi?
(Già da tempo, per fatti miei, ho ridotto molto gli alcolici e bevande gassate e da q0 giorni non ne bevo affatto. Non bevo caffè, raramente tè (ora no), non mangio piccante. Ultimamente ho mangiato del cioccolato, ma non ho problemi ad abolirlo. Posso fare altro, "in positivo"?)
Grazie mille
Nel frattempo, per la febbre devo/posso continuare con la tachipirina? Posso sostituirla con l'aspirina?
Per quanto tempo posso andare avanti con questi farmaci, in attesa della visita?
E dopo che posso fare?
Inoltre: ci sono alimenti che possono contribuire a ridurre i sintomi?
(Già da tempo, per fatti miei, ho ridotto molto gli alcolici e bevande gassate e da q0 giorni non ne bevo affatto. Non bevo caffè, raramente tè (ora no), non mangio piccante. Ultimamente ho mangiato del cioccolato, ma non ho problemi ad abolirlo. Posso fare altro, "in positivo"?)
Grazie mille
[#4]
Utente
Salve, rieccomi con degli aggiornamenti.
Dopo la seconda notte (quella in cui ho scritto), già a partire dal mattino dopo le cose sembrano essere migliorate sensibilmente da sole, dalla notte al giorno letteralmente:
3a mattina: temperatura 37,5 (effetto della tachipirina)
con varie oscillazioni, la temperatura è scesa poi da sola, la sera, a 37,1 (effettivamente ho anche usato una borsa del ghiaccio)
3a notte: a parte un'ora di fuoco, nel dopo cena, nessun disturbo, un miracolo
decido quindi di non prendere l'antipiretico
Segnalo a cena l'abbondante utilizzo di aglio fresco e tritato: che mi abbia "sfiammato"?
Lo dico perché alla
4a mattina (oggi), sempre 37,1, e lo stesso adesso che scrivo (la mia temperatura ordinaria è molto vicina al 37).
Nel corso della giornata ho urinato con frequenza normale.
(Continuo ad avere un po' di bruciore durante e appena dopo la minzione.)
Che sia stato fondamentalmente merito della sola tanta acqua?
Non so se è rilevante, ma ho notato, in tutti questi giorni, di avere meno appetito del solito.
Oggi ho fatto le analisi delle urine con antibiogramma e coltura (avrò i risultati venerdì).
Sempre oggi, sono stato dal medico di base e parlandone con lui (mi stavo presentando, perché ho trasferito il medico di recente e mi serviva l'impegnativa), è emerso che potrebbe trattarsi di infiammazione della vescica, tanto che mi ha prescritto il Duocist. Mi è sembrato che per la sua diagnosi fossero decisivi l'alta temperatura raggiunta dalla febbre e il fatto che in circostanze normali (come prima dell'episodio) io bevessi poca acqua.
Date le mie condizioni in netto miglioramento, e dopo essermi un po' documentato sulla diatriba acidità vs basicità della vescica, io mi sentirei, per il momento,
- di continuare a bere tanta acqua
- di continuare a mangiare cibo "sfiammante"
- di NON prendere il Duocist, né bere il succo di mirtillo rosso (che pure ho comprato, e che piuttosto berrei a situazione normalizzata)
fino a venerdì, quando avrò gli esiti delle analisi.
Se posso chiedere, dalle analisi fatte, cosa indicherebbe prostatite, cosa cistite?
Almeno non sto un intero weekend in sospeso :-)
Grazie ancora!
Dopo la seconda notte (quella in cui ho scritto), già a partire dal mattino dopo le cose sembrano essere migliorate sensibilmente da sole, dalla notte al giorno letteralmente:
3a mattina: temperatura 37,5 (effetto della tachipirina)
con varie oscillazioni, la temperatura è scesa poi da sola, la sera, a 37,1 (effettivamente ho anche usato una borsa del ghiaccio)
3a notte: a parte un'ora di fuoco, nel dopo cena, nessun disturbo, un miracolo
decido quindi di non prendere l'antipiretico
Segnalo a cena l'abbondante utilizzo di aglio fresco e tritato: che mi abbia "sfiammato"?
Lo dico perché alla
4a mattina (oggi), sempre 37,1, e lo stesso adesso che scrivo (la mia temperatura ordinaria è molto vicina al 37).
Nel corso della giornata ho urinato con frequenza normale.
(Continuo ad avere un po' di bruciore durante e appena dopo la minzione.)
Che sia stato fondamentalmente merito della sola tanta acqua?
Non so se è rilevante, ma ho notato, in tutti questi giorni, di avere meno appetito del solito.
Oggi ho fatto le analisi delle urine con antibiogramma e coltura (avrò i risultati venerdì).
Sempre oggi, sono stato dal medico di base e parlandone con lui (mi stavo presentando, perché ho trasferito il medico di recente e mi serviva l'impegnativa), è emerso che potrebbe trattarsi di infiammazione della vescica, tanto che mi ha prescritto il Duocist. Mi è sembrato che per la sua diagnosi fossero decisivi l'alta temperatura raggiunta dalla febbre e il fatto che in circostanze normali (come prima dell'episodio) io bevessi poca acqua.
Date le mie condizioni in netto miglioramento, e dopo essermi un po' documentato sulla diatriba acidità vs basicità della vescica, io mi sentirei, per il momento,
- di continuare a bere tanta acqua
- di continuare a mangiare cibo "sfiammante"
- di NON prendere il Duocist, né bere il succo di mirtillo rosso (che pure ho comprato, e che piuttosto berrei a situazione normalizzata)
fino a venerdì, quando avrò gli esiti delle analisi.
Se posso chiedere, dalle analisi fatte, cosa indicherebbe prostatite, cosa cistite?
Almeno non sto un intero weekend in sospeso :-)
Grazie ancora!
[#5]
Utente
Salve,
aggiorno la mia situazione, nella speranza di ricevere qualche lume.
Da due giorni temperatura stabile a 36,5 e quindi tutto bene.
Minzione a frequenza normale, senza sensazioni di ritardo nel getto, con leggerissimo bruciore, che persiste un po' dopo.
Ma soprattutto, le analisi, per le quali c'è sempre da tenere in conto la prostatite cronica.
Aspetto: sublimpido
Ph: 5,5
Peso specifico: 1,014
Sangue: 0,3 mg/dl
Proteine: 5 mg/dl
Urobilinogeno: 0,2 EU/dl
ES. MICROSCOPICO (40x)
Discreto numero di filamenti di muco
10-20 leucociti/campo ben conservati
Discreto numero di batteri
Rare emazie normoconformate
URINOCOLTURA: Klepbsiella pneumoniae, 1.000.000 UFC/ml
ANTIBIOGRAMMA: la più efficace sembra essere la Levofloxacina, con <= 0,12 S
Il medico di base, che per ora è l'unico cui posso rivolgermi, mi ha prescritto:
TAVANIC 500 compresse (1x15 gg)
e
PERMIXON compresse (1x90 gg), quest'ultima per la prostatite.
DOMANDE:
- se possibile, vorrei un parere, specialmente sul Permixon (il tavanic mi tocca e basta, penso). Sono molto motivato a combattere questa prostatite!
- il medico di base non si è sbilanciato, per cui di fatto non so a cosa sia dovuta la fase acuta con cui ha avuto inizio questa richiesta di consulto. Dai dati forniti è possibile dedurlo?
Specifico che non fumo, non sono diabetico e in generale godo di buona salute, salvo appunto la prostatite e un'allergia all'acaro della polvere che mi si manifestò da piccolo e poi non più.
Grazie ancora!
aggiorno la mia situazione, nella speranza di ricevere qualche lume.
Da due giorni temperatura stabile a 36,5 e quindi tutto bene.
Minzione a frequenza normale, senza sensazioni di ritardo nel getto, con leggerissimo bruciore, che persiste un po' dopo.
Ma soprattutto, le analisi, per le quali c'è sempre da tenere in conto la prostatite cronica.
Aspetto: sublimpido
Ph: 5,5
Peso specifico: 1,014
Sangue: 0,3 mg/dl
Proteine: 5 mg/dl
Urobilinogeno: 0,2 EU/dl
ES. MICROSCOPICO (40x)
Discreto numero di filamenti di muco
10-20 leucociti/campo ben conservati
Discreto numero di batteri
Rare emazie normoconformate
URINOCOLTURA: Klepbsiella pneumoniae, 1.000.000 UFC/ml
ANTIBIOGRAMMA: la più efficace sembra essere la Levofloxacina, con <= 0,12 S
Il medico di base, che per ora è l'unico cui posso rivolgermi, mi ha prescritto:
TAVANIC 500 compresse (1x15 gg)
e
PERMIXON compresse (1x90 gg), quest'ultima per la prostatite.
DOMANDE:
- se possibile, vorrei un parere, specialmente sul Permixon (il tavanic mi tocca e basta, penso). Sono molto motivato a combattere questa prostatite!
- il medico di base non si è sbilanciato, per cui di fatto non so a cosa sia dovuta la fase acuta con cui ha avuto inizio questa richiesta di consulto. Dai dati forniti è possibile dedurlo?
Specifico che non fumo, non sono diabetico e in generale godo di buona salute, salvo appunto la prostatite e un'allergia all'acaro della polvere che mi si manifestò da piccolo e poi non più.
Grazie ancora!
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 41.3k visite dal 01/10/2012.
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Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.