Cura per serratia marcescens a seguito intervento addominale

Buona sera Dottere,
Per riassumere: Sono stata da anni affetta da infezioni urinarie ricorrenti di E. Coli ed in seguito divenuti resistenti a tutti gli antibiotici. Mi erano state fatte delle flebo potenti di Imipenem, senza risultato e allora mi hanno detto di non assumere più antibiotici e di bere tantissimo e di assumere Cranberry, cosa che io faccio tuttora.
Vorrei anche dirLe dottore che sono affetta da una malattia rara chiamata Malattia di Behcet.
In queste condizioni sono stata operata da una brava equipe di rettocele, asportazione di una cisti ovarica di 10 cm, e invaginazione intestinale in un unico intervento. Mi è rimasta comunque una ptosi vescicale che non hanno potuto operare in quell'intervento già lungo a causa delle mie condizioni cliniche.
In seguito all'intervento ho vari disturbi intestinali e comunque ancora infezioni delle vie urinarie. La penultima urocultura mostrava ancora E. Coli resistenti e l'ultima invece dopo due mesi dall'intervento un batterio dal nome Serratia Marcescens.
Ho chiesto al medico e siccome questo batterio non è resistente per esempio alla Ciprofloxacina mi vorrebbe prescrivere la cura. Non vorrei che assumendo questo antibiotico al quale era molto resistente l''E. Coli precedente, che si scatenasse di nuova la infezione resistente. Lei Egregio Dottore, cosa mi consiglierebbe? Dopo l'intervento da ormai più di due mesi è consigliabile almeno una ecografia addominale o altro? Secondo Lei dovrei assumere oppure no la Ciprofloxacina? Grazie mille e attendo una cortese risposta. Cordiali saluti
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gentile utente,

1) In seguito alla presenza di cistocele, itervento all'interstino e probabilmente ad alterazioni del sistema immunitario lei è maggiormente predisposta ad infezioni delle vie urinarie difficili da debellare.
2) Per quel che riguarda la terapia è bene seguire attentamente quanto consigliatole dal suo curante ed avviare una terapia preventiva.
3) Periodicamente è bene eseguire controlli anche di tipo ecografico

Cordiali saluti
Gino Scalese

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Utente
Utente
La ringrazio per la Sua attenzione dottore. Vorrei per cortesia chiedere come terapia preventiva, quale potrebbe essere efficace?. Seguirò il Suo consiglio anche per quanto riguarda l'ecografia.. Cordiali saluti.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Bisogna analizzare nel dettaglio eventuali suoi fattori predisponenti modificabili: ma questo è fattibile solo dopo approfondito colloquio urologico.
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Utente
Utente
Grazie Dottore, prenoterò una visita urologica. Cordiali saluti.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Prego!