Cistite interstiziale

Egr. Dott. Utente 75703, di anni 59 maschio. Sin dall’età di 17 anni, ho avuto e ho disturbi minzionali (poliuria e pollachiuria e in qualche occasione quando prevaleva la poliuria era presente anche disuria, ma senza bruciori ne dolori alla minzione. Unico fastidio che ho sempre avvertito e avverto è una sensazione di fastidio soprapubico tra uno stimolo e l’altro che scompare quando avverto lo stimolo. Chiaramente col passare degli anni si è aggiunto un collo vescicale rilevato poco aperto in fase di svuotamento , una vescica da sforzo e una ipertrofia prostatica trilobare e da alcuni anni urgenza minzionale e in qualce occasione perdita di urina. In 41 anni ho consultato diversi urologi e fatti numerosi indagini(urografie, uretrocistogfrafie, flussometrie, cistoscopie, ecografie ma senza mai arrivare ad una diagnosi.
Egr Dott. In sintesi ho elencato i miei disturbi, per mettervi a conoscenza dei miei sintomi, elencati con maggior chiarezza nei post precedenti e per capire come mai nessun urologo in base ai sintomi e alle numerose terapie fatte, sempre con esito negativo, non abbiano sospettato una cistite interstiziale, anzi , tutti gli urologi dicevano che i miei disturbi erano dovuto all’ ostruzione cervico-uretrale. Nonostante, io continuavo a ripetermi che il problema era iniziato all’età di 17 anni, quando ancora non vi erano segni di ostruzione.
Nel mese di luglio 2012, dopo 40 anni, finalmente un urologo mi consiglia di eseguire una biopsia alla vescica. MI invia da un suo collega. Ricoverato, eseguo cistoscopia in anestesia. La cistoscopia, non evidenziava segni di una cistite interstiziale, ma solo una vescica da sforzo, l’urologo mi consiglia di eseguire una resezione del collo vescicale che secondo Lui poteva essere la causa dei problemi . Nonostante l’incisione del collo vescicale i sintomi sono invariati, anzi è aumentata l’urgenza minzionale e la perdita di urina.
Oggi finalmente vengo contattato dall’urologo che mi conferma che l’esame istologico pone diagnosi di cistite interstiziale.
Egr. Dott. Vi chiedo:
- Se è difficile individuare una cistite interstiziale(sono fortemente rammaricato)
- Visto che sono passati 40 anni, ho ancora qualche speranza di migliorare la vescica considerando anche che è diventata una vescica da sforzo.
- Può una cistite interstiziale dare anche una sindrome del colon irritabile, prevalentemente con sintomi diarroici.
- Attualmente qual è la terapia migliore per la cistite interstiziale.

Cordiali Saluti.
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86
La CI è un disturbo subdolo e difficile da diagnosticare, che colpisce soprattutto le donne (9:1) L' ipotesi eziopatogenetica più accreditata è che esista un difetto degli strati di rivestimento che costituiscono la mucosa vescicale. Questo strato di mucosa è formato da una parte di mucopolisaccaridi (GAG), che rendono la parete interna della vescica impermeabile all’urina. Per cause ancora in parte sconosciute questi GAG perdono la loro funzione permettendo all’urina di penetrare all’interno della parete della vescica, provocando irritazione ed infiammazione. Questa alterazione può manifestarsi da un lieve assottigliamento dell’urotelio a delle vere e proprie ulcere (le cosiddette ulcere di Hunner).
Le terapie sono finalizzate a ripristinare l’alterazione presente a livello dell’urotelio ed a ridurre l’infiammazione alla vescica. Attualmente disponiamo di diverse terapie farmacologiche somministrate sia oralmente sia tramite instillazioni vescicali , ma dobbiamo purtroppo dire che non disponiamo attualmente di prodotti che trattano la malattia in maniera definitiva.
Personalmente in alcuni casi ho avuto buoni risultati con l'uso della ciclosporina a basso dosaggio .
Per il trattamento e una eventuale ulteriore verifica sulla effettiva diagnosi di CI si rivolga al suo urologo di fiducia .

Distinti saluti

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi

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Utente
Utente
Grazie Dott. De Siati per la risposta così immediata. Quando lei parla di ulteriore verifica sulla effettiva diagnosi di CI, vuole indentere che l'esame istologico non è dirimente e che ci possono essere falsi positivi. Leggendo nel forum ho riscontrato che la maggior parte delle cistoscopie evidenziano quando si distende la vescica dei segni specifici della malattia. La mia vescica all'esame endoscopico non evidenziava niente. Solo una vescica da sforzo. Sempre nel forum ho riscontrato che ci sono altri segni clinici della malattia: dolore vescicale , bruciori ecc... . Io l'unico disturbo che prevale da oltre 40 anni e la frequenza minzionale, e un lieve fastidio soprapubico tra uno stimolo e l'altro. Solo da qualche anno si è presentata urgenza minzionale peggiorata con incisione del collo vescicale eseguita un mese fa. Un altra cosa che ho notato in 40 anni e che la capacità vescicale si è ridotta (max 200 cc, anche se lo stimolo lo avverto a quantità nettamente inferiori e non sò se la ridotta capacità vescicale dipende dalla cistite interstiziale o dal fatto che è una vescica da sforzo. Dott. De Siati vorrei chiederle:
- se la ridotta capacità vescicale dipendeva da una vescica da sforzo, avendo fatto l'incisione del collo vescicale, potrebbe la vescica recuperare un pò
- se la ridotta capacità vescicale dipende invece, sempre se viene riconfermata, dalla CI, con le cure potrei recuperare la capacità vescicale

Di nuovo un cordiale saluto
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Utente
Utente
Egr. Dott Siati, so benissimo che siete molto impegnati e spesso può sfuggire la lettura di un post. Gentilmente se le è possibile leggere l'ultimo post che le ho scritto per darmi un'ulteriore risposta, anche perchè ho ricevuto tramite fax l'esito dell'esame istologico, che oltretutto non mi è molto chiaro, specialmente tenendo conto quello che Lei ha scritto nel post precedente per quanto riguarda l'ulteriore verifica sulla effettiva diagnosi di CI. L'urologo vuole eseguire delle installazioni vescicali con acido ialuronico. .Le riporto l'esito dell'esame istologico che in alcuni punti non riesco a leggere che c'è scritto(ho evidenziato con un punto interrogativo).
: Due frammenti evidenziano urotelio regolare ben conservato. In un tratto di un frammento l'urotelio è parzialmente etoso? CCT? connettivo sottoepiteliale denudato. Infiammazione cronica aspecifica di grado lieve del connettivo sottoepiteliale con qualche mastocita. Non alterazione della muscolare. Un terzo frammento è rappresentato da muscolare propria. I reperti escludono una patologia maligna e sulla base delle caratteristiche cliniche, sono compatibili con cistite interstiziale.
Cordialmente.
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