Sclerosi recidivante del collo vescicale
ho 57 anni,ho subito a gennaio un intervento di prostatectomia radicale per adenocarcinoma localizzato nella prostata.
Dopo l'intervento si sta verificando,a distanza di circa 30gg e già 3 volte,il restringimento cicatriziale dell'anastomosi uretra-vescica,il che comporta l'incisione del punto in sala operatoria e naturalmente la periodica ritenzione urinaria e l'inserimento in emergenza di cateteri (cosa non sempre possibile).
Preciso che ,dopo l'intervento, il sanguinamento dal punto suddetto si è protratto per oltre 20gg in cui sono stato trattenuto in ospedale.
Ultimamente si è notato che si forma tessuto sclerotico.
terapia:antibiotico e cortisone.
Lo specialista dice che il problema finirà per risolversi,ma io sono preoccupato e mi chiedo quante volte ancora potrà verificarsi.
Vorrei un Vs parere in merito.
RingraziandoVi per quanto potrete consigliarmi,Vi saluto cordialmente.
Dopo l'intervento si sta verificando,a distanza di circa 30gg e già 3 volte,il restringimento cicatriziale dell'anastomosi uretra-vescica,il che comporta l'incisione del punto in sala operatoria e naturalmente la periodica ritenzione urinaria e l'inserimento in emergenza di cateteri (cosa non sempre possibile).
Preciso che ,dopo l'intervento, il sanguinamento dal punto suddetto si è protratto per oltre 20gg in cui sono stato trattenuto in ospedale.
Ultimamente si è notato che si forma tessuto sclerotico.
terapia:antibiotico e cortisone.
Lo specialista dice che il problema finirà per risolversi,ma io sono preoccupato e mi chiedo quante volte ancora potrà verificarsi.
Vorrei un Vs parere in merito.
RingraziandoVi per quanto potrete consigliarmi,Vi saluto cordialmente.
Gentile utente,
la ripetuta recidivante formazione di testtuto sclerotico nella nastpmosi vescicouretrale post prostatectomia radicale, è una complicazione tra le meno gravi che si possano verificare dopo tali interventi.
Le potrei raccontare di diverse procedure chirurgiche tese a diminuire tale complicazioni, ma in vwrità ed in parole molto chiare, penso che ci siano persone che tendano a cicatrizzare "troppo" più o meno come succede dopo una banale ferita alla cute.
Lei purtroppo rientra nin tali persone.
In conclusione, se dopo rimozione chirurgica endoscopica della anastopmosi vesc-uretrale si riverifica tale inconveniente ciò perlopiù non è dovuto a imperizia da parte del chirurgo.
La resezione va eseguita quindi con bisturi elettrico con corrente da taglio senza usare la coagulazione e rimuovendo solo la parte avascolarizzata cicatriziale cosa che sicuramente è stata a Lei eseguita.
Le dilatazioni uretrali a mio avviso sono assolutamente da evitare.
Cordiali saluti.
la ripetuta recidivante formazione di testtuto sclerotico nella nastpmosi vescicouretrale post prostatectomia radicale, è una complicazione tra le meno gravi che si possano verificare dopo tali interventi.
Le potrei raccontare di diverse procedure chirurgiche tese a diminuire tale complicazioni, ma in vwrità ed in parole molto chiare, penso che ci siano persone che tendano a cicatrizzare "troppo" più o meno come succede dopo una banale ferita alla cute.
Lei purtroppo rientra nin tali persone.
In conclusione, se dopo rimozione chirurgica endoscopica della anastopmosi vesc-uretrale si riverifica tale inconveniente ciò perlopiù non è dovuto a imperizia da parte del chirurgo.
La resezione va eseguita quindi con bisturi elettrico con corrente da taglio senza usare la coagulazione e rimuovendo solo la parte avascolarizzata cicatriziale cosa che sicuramente è stata a Lei eseguita.
Le dilatazioni uretrali a mio avviso sono assolutamente da evitare.
Cordiali saluti.
Dott.Roberto Mallus
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.4k visite dal 13/07/2005.
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