Chirurgia prostata
Buongiorno, sono un uomo di quasi 51 anni che soffre di iperplasia prostatica benigna e prostatite cronica (quest'ultima da 13 anni anche se, fortunatamente, con più alti che bassi). Dopo essermi sentito dire per tanti che tutto andava bene ho purtroppo dovuto toccare con mano, a seguito di una recidiva della prostatite, che la mia situazione non e' certo idilliaca e che la prostata è decisamente più grande ed ostruente di quanto ritenessi (volume oltre i 30 ml. e adenoma oltre i 14). Il consiglio dell'ultimo urologo cui mi sono rivolto è stato quello di procedere con la TURP in quanto la vescica, a lungo andare, potrebbe risentirne. I miei problemi minzionali sono noti e anche se, per parecchi anni, ho sempre avuto un modesto se non addirittura modestissimo residuo post minzionale, nel corso dell'ultima ecografia non sono riuscito ad urinare con circa 300 ml. in vescica (dopo un'ora, a casa, ne avrò fatti si e no 200). In quel periodo avevo un fastidio sovrapubico tale da non consentirmi nemmeno di sentire quando la vescica era piena e quand'era vuota (nel senso che pareva sempre piena). Nonostante gli alfa litici le cose non sono molto migliorate (varie alzate notturne, lunghe esitazioni con minzioni flebili alternate a minzioni anche di una certa potenza, con residui da me calcolati empiricamente intorno ai 100 e passa ml.) anche se, fortunatamente, ho ripreso coscienza dei giusti stimoli minzionali.
Penso che l'ultimo urologo cui mi sono affidato abbia ragione e, pertanto, non credo di potermi sottrarre all'operazione. Certo, avrei preferito arrivarci più in là con gli anni.
L'unico mio dubbio, a parte le sempre possibili, seppur basse, complicanze riguarda la duplice patologia che mi affligge, la quale, da quanto ho capito, comporta i medesimi sintomi. Con la TURP, sulla base della vs. esperienza, è possibile risolvere entrambi i problemi ostruttivo e infiammatorio (i quali, peraltro, potrebbero benissimo alimentarsi a vicenda) oppure no?
Cioè, in buona sostanza, eventuali future recidive della prostatite potrebbero beneficiare della disostruzione operata dalla TURP?
Chiedo questo perché il mio grande timore è quello, una volta operato, di tornare a vivere le terribili esperienze della prostatite, in particolare quella di urinare con grande difficoltà.
Vi ringrazio anticipatamente per la gentile risposta
Penso che l'ultimo urologo cui mi sono affidato abbia ragione e, pertanto, non credo di potermi sottrarre all'operazione. Certo, avrei preferito arrivarci più in là con gli anni.
L'unico mio dubbio, a parte le sempre possibili, seppur basse, complicanze riguarda la duplice patologia che mi affligge, la quale, da quanto ho capito, comporta i medesimi sintomi. Con la TURP, sulla base della vs. esperienza, è possibile risolvere entrambi i problemi ostruttivo e infiammatorio (i quali, peraltro, potrebbero benissimo alimentarsi a vicenda) oppure no?
Cioè, in buona sostanza, eventuali future recidive della prostatite potrebbero beneficiare della disostruzione operata dalla TURP?
Chiedo questo perché il mio grande timore è quello, una volta operato, di tornare a vivere le terribili esperienze della prostatite, in particolare quella di urinare con grande difficoltà.
Vi ringrazio anticipatamente per la gentile risposta
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Gentile utente sicuramente la turp risolverà i probl,di di sostitutivi su quelli infiammatorinè possibile che ci vogli più tempo però sicuramente il residuo post minzionale nonché il mittomipovalido possono aumentare tale stato infiammatorio
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 13/09/2012.
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