Nell'urto un testicolo
salve,
di recente mio marito ha avuto un incidente in moto. Nell'urto un testicolo, trovando fortunatamente una via d'uscita, è salito e in ospedale lo hanno riposizionato facendogli poi una tac e un'eco per controlalre che fosse tutto ok. Ha fatto sangue con la prima urina e poi sembra sia tornato tutto a posto. Dopo un paio di settimane, durante il nostro primo rapporto, abbiamo notato che l'erezione non è completa nel senso che il pene rimane abbastanza morbido. Anche se comunque è riuscito a concludere il rapporto. Questo lo ha preoccupato tanto. Io ho pensato che forse potrebbe essere più un fatto psicologico ... comunque sia il trauma è stato grosso e un pò l'ansia della prima volta per vedere se tutto funziona normalmente c'è ... Lui invece ha paura che si sia danneggiato qualcosa. Cosa ci consigliate di fare ... a parte il fatto ovvio di andare dall'urologo?
saluti
di recente mio marito ha avuto un incidente in moto. Nell'urto un testicolo, trovando fortunatamente una via d'uscita, è salito e in ospedale lo hanno riposizionato facendogli poi una tac e un'eco per controlalre che fosse tutto ok. Ha fatto sangue con la prima urina e poi sembra sia tornato tutto a posto. Dopo un paio di settimane, durante il nostro primo rapporto, abbiamo notato che l'erezione non è completa nel senso che il pene rimane abbastanza morbido. Anche se comunque è riuscito a concludere il rapporto. Questo lo ha preoccupato tanto. Io ho pensato che forse potrebbe essere più un fatto psicologico ... comunque sia il trauma è stato grosso e un pò l'ansia della prima volta per vedere se tutto funziona normalmente c'è ... Lui invece ha paura che si sia danneggiato qualcosa. Cosa ci consigliate di fare ... a parte il fatto ovvio di andare dall'urologo?
saluti
[#1]
un ecocolordoppler dei corpi cavernosi, onde scongiurare qualche piccola lesione vascolare
Dr. Andrea Militello.
Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.
Ecografia, urodinamica
www.urologia-andrologia.net
www.andrologiamilitello.
[#5]
Gentile lettrice,
se il problema, legato ad una non perfetta rigidità, permane, come già dettole anche dal collega Militello, è bene sentire un esperto andrologo e con lui decidere se convenga fare una valutazione ecografica completa delle vie uro seminali, testicoli compresi, e poi eventualmente un ecocolordoppler dinamico dei corpi cavernosi e delle arteire peniene.
Solo così si potrà capire cosa è successo ed impostare una terapia mirata.
Cordiali saluti.
se il problema, legato ad una non perfetta rigidità, permane, come già dettole anche dal collega Militello, è bene sentire un esperto andrologo e con lui decidere se convenga fare una valutazione ecografica completa delle vie uro seminali, testicoli compresi, e poi eventualmente un ecocolordoppler dinamico dei corpi cavernosi e delle arteire peniene.
Solo così si potrà capire cosa è successo ed impostare una terapia mirata.
Cordiali saluti.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#6]
Utente
Ieri mio marito ha parlato con l'urologo che lo aveva visto in ospedale e gli ha fatto presente il problema.
Il medico gli ha detto che oltre ad un'ecografia (già prevista per un controllo ad un mese dall'incidente) non saprebbe cosa fargli fare.
A questo punto chiedo a voi cortesemente se sapete consigliarci un esperto andrologo nella zona Emilia Romagna/Marche.
Ho guardato su internet e ho visto che esiste un centro di andrologia a San Marino. Lo conoscete?
Il problema purtroppo è che è un discorso abbastanza delicato e vedo mio marito imbarazzato nel chiedere consiglio a qualcuno.
L'urologo purtroppo non ha saputo indirizzarlo in nessuna maniera e lui non sa a chi rivolgersi.
Per quanto riguarda l'Eco doppler dei corpi cavernosi, ci dobbiamo rivolgere ad un andrologo oppure anche ad un bravo radiologo (che conosciamo) che effettua altri tipi di eco doppler e poi con l'esito andare da un adrologo?
Cordiali saluti
Il medico gli ha detto che oltre ad un'ecografia (già prevista per un controllo ad un mese dall'incidente) non saprebbe cosa fargli fare.
A questo punto chiedo a voi cortesemente se sapete consigliarci un esperto andrologo nella zona Emilia Romagna/Marche.
Ho guardato su internet e ho visto che esiste un centro di andrologia a San Marino. Lo conoscete?
Il problema purtroppo è che è un discorso abbastanza delicato e vedo mio marito imbarazzato nel chiedere consiglio a qualcuno.
L'urologo purtroppo non ha saputo indirizzarlo in nessuna maniera e lui non sa a chi rivolgersi.
Per quanto riguarda l'Eco doppler dei corpi cavernosi, ci dobbiamo rivolgere ad un andrologo oppure anche ad un bravo radiologo (che conosciamo) che effettua altri tipi di eco doppler e poi con l'esito andare da un adrologo?
Cordiali saluti
[#7]
Gentile lettrice,
prima di fare esame ed altro è bene ora sentire in diretta un esperto andrologo.
Per chi consultare bisogna sempre in primis sentire il suo medico di famiglia poi eventualmente, in altro spazio sempre del nostro sito, può trovare anche altre referenze ed indicazioni particolari che lei sta cercando.
Cordiali saluti.
prima di fare esame ed altro è bene ora sentire in diretta un esperto andrologo.
Per chi consultare bisogna sempre in primis sentire il suo medico di famiglia poi eventualmente, in altro spazio sempre del nostro sito, può trovare anche altre referenze ed indicazioni particolari che lei sta cercando.
Cordiali saluti.
[#8]
Utente
qui di seguito le invio esito esame effettuato in data odierna
ECOCOLOR DOPPLER PENIENO DINAMICO
esame eseguito dopo domministrazione endocavernosa di 20 mcg di prostaglandina
E:1 si rileva regolare vasodilatazione arteriosa con IR di 0.64 a 2 min. dall'iniezione endocavernosa
Velocità di picco sistolico di 54 cm/s a 4 minu dall'iniezione (vn >25 cm/s)
A distanza di 15 minuti dall'iniezione cavernosa non si è manifestato il blocco venoso occlusivo cavernoso.
Non rilevabili fistole artero-venose in sede di trauma.
ECOGRAFIA PENIENA
Alterazione ecostrutturale di tipo misto, di aspetto post traumatico, del corpo cavernoso di destra, alla radice del pene, del diam.di circa 18 mm compatibile con rottura parenchimale cavernosa associata ad ematoma.
Si consiglia controllo evolutivo fra 30-45 gg con ecogrfia ed ecentuale color doppler.
Ernia inguinale bilaterale con porta erniaria di circa 10 mm bil.
IN CONCLUSIONE
Alterazione del blocco veno occlusivo cavernoso in paz. con lesione traumatica del corpo cavernoso di destra.
____________________
abbiamo appena preso un appuntamento con un urologo della zona per sentire un suo parere.
Secondo il radiologo che ha effettuato l'esame è un trauma che ha solo bisogno di tempo per risistemarsi.
E' possibile avere anche un vostro parere?
Vi aggiornerò anche con la visita del medico.
saluti
ECOCOLOR DOPPLER PENIENO DINAMICO
esame eseguito dopo domministrazione endocavernosa di 20 mcg di prostaglandina
E:1 si rileva regolare vasodilatazione arteriosa con IR di 0.64 a 2 min. dall'iniezione endocavernosa
Velocità di picco sistolico di 54 cm/s a 4 minu dall'iniezione (vn >25 cm/s)
A distanza di 15 minuti dall'iniezione cavernosa non si è manifestato il blocco venoso occlusivo cavernoso.
Non rilevabili fistole artero-venose in sede di trauma.
ECOGRAFIA PENIENA
Alterazione ecostrutturale di tipo misto, di aspetto post traumatico, del corpo cavernoso di destra, alla radice del pene, del diam.di circa 18 mm compatibile con rottura parenchimale cavernosa associata ad ematoma.
Si consiglia controllo evolutivo fra 30-45 gg con ecogrfia ed ecentuale color doppler.
Ernia inguinale bilaterale con porta erniaria di circa 10 mm bil.
IN CONCLUSIONE
Alterazione del blocco veno occlusivo cavernoso in paz. con lesione traumatica del corpo cavernoso di destra.
____________________
abbiamo appena preso un appuntamento con un urologo della zona per sentire un suo parere.
Secondo il radiologo che ha effettuato l'esame è un trauma che ha solo bisogno di tempo per risistemarsi.
E' possibile avere anche un vostro parere?
Vi aggiornerò anche con la visita del medico.
saluti
[#9]
Gentile lettore,
ora, individuato ecograficamente il problema, il passo successivo esatto è quello che lei già ha intenzione di fare, cioè sentire in diretta un collega urologo che si spera abbia anche chiare competenze andrologiche; sarà lui che, viste in diretta le ecografie da lei eseguite, fatto l'esame obbiettivo ed attenta visita diretta del suo problema specifico e particolare, alla fine imposterà la strategia terapeutica corretta da seguire che potrebbe anche essere una vigile attesa.
Fatto il tutto ci riaggiorni.
Cordiali saluti.
ora, individuato ecograficamente il problema, il passo successivo esatto è quello che lei già ha intenzione di fare, cioè sentire in diretta un collega urologo che si spera abbia anche chiare competenze andrologiche; sarà lui che, viste in diretta le ecografie da lei eseguite, fatto l'esame obbiettivo ed attenta visita diretta del suo problema specifico e particolare, alla fine imposterà la strategia terapeutica corretta da seguire che potrebbe anche essere una vigile attesa.
Fatto il tutto ci riaggiorni.
Cordiali saluti.
[#10]
Utente
Non possiamo dirle se l'urologo in questione abbia competenze andrologiche. Purtroppo il nostro medico in questo senso non ci sta aiutando affatto. Le posso solo dire che se abbiamo fatto l'ecodoppler è grazie ad un vostro consiglio perchè stando all'urologo dell'ospedale e al nostro medico non avfremmo fatto nient'altro che non una semplice eco.
So che in questi messaggi non posso inserire nomi di terzi. Come posso fare per comunicare eventualmente con voi in maniera privata per sapere se il medico da cui andremo è all'altezza della situazione?
Secondo lei comunque è una cosa che, o con una terapia o con una semplice attesa, può tornare alla normalità? Mio marito è ancora molto giovane, ha 43 anni e quindi pensare ad una situazione del genere permanente lo preoccupa molto.
Ci aggiorniamo dopo la visita dall'urologo.
Cordiali saluti
So che in questi messaggi non posso inserire nomi di terzi. Come posso fare per comunicare eventualmente con voi in maniera privata per sapere se il medico da cui andremo è all'altezza della situazione?
Secondo lei comunque è una cosa che, o con una terapia o con una semplice attesa, può tornare alla normalità? Mio marito è ancora molto giovane, ha 43 anni e quindi pensare ad una situazione del genere permanente lo preoccupa molto.
Ci aggiorniamo dopo la visita dall'urologo.
Cordiali saluti
[#12]
Le scrivo solo per ringraziarla delle belle parole che ha speso per medicitalia, poichè per il resto il Dr. Beretta come al solito è stato chiaro e disponibillismo, io penso che il recupero ci sarà senz altro...al massimo potrà permanere qualche piccolo esito cicatriziale. Comunque serve adesso un andrologo competente
[#13]
Utente
ieri mio marito ha fatto la visita uro-andologica
qui di seguito riporto quanto scritto nel referto:
E.O.: si apprezza tumefazione delle strutture cavernose in corrispondenza della base del pene
consiglio ciclo terapia con:
Peironimev Plus 1 cp 2 volte al dì per 30 gg, poi Peironimev 1 cp 2 volte al dì per 2 mesi
Feldene Cremadol 1 applicazione alla sera per 15-20 gg al mese per 2 mesi
Viagra 100 mg 1 cp al bisogno
Cialis 5 mg 1 cp al dì per 2 mesi
controllo fra 2-3 mesi
gli è stato consigliato inoltre di cercare di avere rapporti molto frequenti in modo tale che la pressione del sangue sia più forte ....
Secondo voi è la terapia giusta?
Cordiali saluti
qui di seguito riporto quanto scritto nel referto:
E.O.: si apprezza tumefazione delle strutture cavernose in corrispondenza della base del pene
consiglio ciclo terapia con:
Peironimev Plus 1 cp 2 volte al dì per 30 gg, poi Peironimev 1 cp 2 volte al dì per 2 mesi
Feldene Cremadol 1 applicazione alla sera per 15-20 gg al mese per 2 mesi
Viagra 100 mg 1 cp al bisogno
Cialis 5 mg 1 cp al dì per 2 mesi
controllo fra 2-3 mesi
gli è stato consigliato inoltre di cercare di avere rapporti molto frequenti in modo tale che la pressione del sangue sia più forte ....
Secondo voi è la terapia giusta?
Cordiali saluti
[#14]
Gentile lettrice,
la terapia indicata sembra confermare la presenza di un trauma dei corpi cavernosi del pene.
Tutto condivisibile tranne l'informazione sui rapporti sessuali che non devono essere molto frequenti ma devono avere una frequenza regolare e fisiologica e devono essere ben "lubrificati" per evitare qualsiasi "traumatismo", in sostanza non è raccomandata l'astinenza sessuale.
Cordiali saluti.
la terapia indicata sembra confermare la presenza di un trauma dei corpi cavernosi del pene.
Tutto condivisibile tranne l'informazione sui rapporti sessuali che non devono essere molto frequenti ma devono avere una frequenza regolare e fisiologica e devono essere ben "lubrificati" per evitare qualsiasi "traumatismo", in sostanza non è raccomandata l'astinenza sessuale.
Cordiali saluti.
[#15]
cara lettrice,
dopo un trauma contusivo della regione genitale che abbia coinvolto l'asta ed i corpi cavernosi potrebbe determinarsi uno stato di fibrosi dei tessuti cavernosi tale da inficiare la quailità dell'erezione.
E' chiaro che in una fase iniziale anche l'aspetto psicologico potrebbe avere una sua rilevanza ma in seguito si tratta di vedere se i processi di fibrosi possano alterare i meccanismi veno occlusivi cavernosi alterando la rigidità dell'asta e la sua capacità a mantenere lo stato di erezione per tempi accettabili.
la terapia prescritta smbrerebbe adeguata
cari saluti
dopo un trauma contusivo della regione genitale che abbia coinvolto l'asta ed i corpi cavernosi potrebbe determinarsi uno stato di fibrosi dei tessuti cavernosi tale da inficiare la quailità dell'erezione.
E' chiaro che in una fase iniziale anche l'aspetto psicologico potrebbe avere una sua rilevanza ma in seguito si tratta di vedere se i processi di fibrosi possano alterare i meccanismi veno occlusivi cavernosi alterando la rigidità dell'asta e la sua capacità a mantenere lo stato di erezione per tempi accettabili.
la terapia prescritta smbrerebbe adeguata
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#17]
Utente
mio marito ha iniziato la cura con
Peironimev Plus 1 cp 2 volte al dì per 30 gg, (seguirà poi Peironimev 1 cp 2 volte al dì per 2 mesi)
Feldene Cremadol 1 applicazione alla sera per 15-20 gg al mese per 2 mesi (che spesso si dimentica)
per quanto riguarda il Viagra e il Cialis l'urologo gli ha detto di iniziare con il viagra per 3 o 4 volte e poi con il Cialis.
la settimana scorsa ha preso una compressa di Viagra ed è diventato tutto rosso ... caldo e poi gli è scoppiato un gran mal di testa. Ha chiamato l'urologo il quale gli ha detto di provare con 1/4.
Ieri sera lo ha preso e il calore sul viso lo ha sentito lo stesso ma il mal di testa non l'ha avuto.
non capisco a cosa però possa servire dato che comunque lui l'erezione ce l'ha ... il problema è solo nel fatto che il pene non riesce a rimanere completamente rigido. Sembra come se fosse rotto alla base.
purtroppo questo problema sta iniziando a condizionare psicologicamente mio marito. Alla fine di ogni rapporto è sempre avvilito perchè si rende conto di non riuscire a dare il massimo. Ogni rapporto sembra una prova per vedere se inizia ad andare meglio...
Io cerco di fargli capire che ancora è in convalescenza ... che se la cura dura due mesi significa che la ripresa è più lunga di quello che crede. Però non è facile ...
cosa ci consigliate? il Viagra deve continuare a prenderlo o lo faccio iniziare subito a prendere il Cialis?
cordiali saluti
Peironimev Plus 1 cp 2 volte al dì per 30 gg, (seguirà poi Peironimev 1 cp 2 volte al dì per 2 mesi)
Feldene Cremadol 1 applicazione alla sera per 15-20 gg al mese per 2 mesi (che spesso si dimentica)
per quanto riguarda il Viagra e il Cialis l'urologo gli ha detto di iniziare con il viagra per 3 o 4 volte e poi con il Cialis.
la settimana scorsa ha preso una compressa di Viagra ed è diventato tutto rosso ... caldo e poi gli è scoppiato un gran mal di testa. Ha chiamato l'urologo il quale gli ha detto di provare con 1/4.
Ieri sera lo ha preso e il calore sul viso lo ha sentito lo stesso ma il mal di testa non l'ha avuto.
non capisco a cosa però possa servire dato che comunque lui l'erezione ce l'ha ... il problema è solo nel fatto che il pene non riesce a rimanere completamente rigido. Sembra come se fosse rotto alla base.
purtroppo questo problema sta iniziando a condizionare psicologicamente mio marito. Alla fine di ogni rapporto è sempre avvilito perchè si rende conto di non riuscire a dare il massimo. Ogni rapporto sembra una prova per vedere se inizia ad andare meglio...
Io cerco di fargli capire che ancora è in convalescenza ... che se la cura dura due mesi significa che la ripresa è più lunga di quello che crede. Però non è facile ...
cosa ci consigliate? il Viagra deve continuare a prenderlo o lo faccio iniziare subito a prendere il Cialis?
cordiali saluti
[#18]
Gentile lettrice,
dica al marito di seguire le precise indicazioni ricevute, senza fare da sé o pasticciarsi.
Bisogna avere pazienza e poi eventualmente sentire in diretta anche un bravo psicologo.
Cordiali saluti.
dica al marito di seguire le precise indicazioni ricevute, senza fare da sé o pasticciarsi.
Bisogna avere pazienza e poi eventualmente sentire in diretta anche un bravo psicologo.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 2.1k visite dal 07/09/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?