Infezione da clamidia
gent.mi dottori, vorrei sottoporre alla vs attenzione un problema di natura urologica/ginecologica relativo a mia moglie:
a seguito di infezione da clamidia (rilevata con tampone vaginale e curata con azitromicina), mia moglie continua ad accusare ad intermittenza fastidi caratterizzati da bruciore durante la minzione che perdurano ormai da un mese e mezzo. poichè gli ultimi esami (tampone vaginale + tampone uretrale + esame urine con urinocoltura) sono risultati negativi a tutto, il suo ginecologo le ha prescritto il monurelle in quanto potrebbe trattarsi di postumi di natura infiammatoria conseguenti l infezione da clamidia. volevo chiedervi: c è il rischio di una recidiva di questo tipo di infezione? o in alternativa di cosa potrebbe trattarsi considerando che a livello batteriologico tutti gli esami sono risultati negativi?
grazie per la disponibilità!
a seguito di infezione da clamidia (rilevata con tampone vaginale e curata con azitromicina), mia moglie continua ad accusare ad intermittenza fastidi caratterizzati da bruciore durante la minzione che perdurano ormai da un mese e mezzo. poichè gli ultimi esami (tampone vaginale + tampone uretrale + esame urine con urinocoltura) sono risultati negativi a tutto, il suo ginecologo le ha prescritto il monurelle in quanto potrebbe trattarsi di postumi di natura infiammatoria conseguenti l infezione da clamidia. volevo chiedervi: c è il rischio di una recidiva di questo tipo di infezione? o in alternativa di cosa potrebbe trattarsi considerando che a livello batteriologico tutti gli esami sono risultati negativi?
grazie per la disponibilità!
[#1]
Gentile Utente, l'infezione da Chlamydia oltre ad essere di difficile eradicazione, spesso è anche di difficile diagnosi. Questo per dirle che la negatività delle ultime ananlisi potrebbe essere un falso negativo.
Ma le pongo due domande. La prima è con quale metodica è stata diagnosticata la Chlaydia (PCR-DNA o immunofluorescenza?). La seconda, più importante: ma lei ha fatto la terapia contemporaneamente a sua moglie?
Ma le pongo due domande. La prima è con quale metodica è stata diagnosticata la Chlaydia (PCR-DNA o immunofluorescenza?). La seconda, più importante: ma lei ha fatto la terapia contemporaneamente a sua moglie?
Prof. Federico Guercini
www.prostatitis2000.org
[#2]
Utente
il metodo seguito con mia moglie è stato quello dell'immunofluorescenza ( mentre sul referto del mio tampone uretrale specifico per clamidia c'era scritto "metodo seguito:ibridizzazione molecolare"...non so se sia la stessa cosa). ad ogni modo, prima ancora di effettuare il tampone su di me ho fatto anche io un ciclo di cura con azitromicina contemporaneamente a mia moglie (nel frattempo, ed anche tuttora, abbiamo sempre avuto rapporti protetti). dopo 15 gg dalla fine della mia cura antibiotica ho provveduto ad effettuare il tampone che appunto è risultato negativo ( da notare che molto probabilmente prima di effettuare la cura antibiotica ero anche io affetto da clamidia in quanto le analisi delle urine riportavano presenza di 150 leucociti per campo, nonchè filamenti di muco-pus....inoltre essendo io diabetico tipo 1 notavo che nei mesi precedenti avevo molta piu' difficoltà a tenere sotto controllo la glicemia, mentre una volta finita la cura i miei indici glicemici sono molto migliorati).
specifico infine che mia moglie non ha piu' tutti i sintomi che aveva prima della cura (bruciore vaginale, dolore durante i rapporti, perdite biancastre) ma "solo" lieve bruciore durante la minzione (io invece nè prima nè dopo la cura ho avuto fastidi a livello genitale/uretrale).
specifico infine che mia moglie non ha piu' tutti i sintomi che aveva prima della cura (bruciore vaginale, dolore durante i rapporti, perdite biancastre) ma "solo" lieve bruciore durante la minzione (io invece nè prima nè dopo la cura ho avuto fastidi a livello genitale/uretrale).
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.3k visite dal 02/09/2012.
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