Difficoltà urinare in tetraparesi spastica

Salve, sono un uomo di 42 anni, affetto da affetto da tetraparesi spastica - distonica secondaria a trauma perinatale con Paralisi Cerebrale Infantile, da un pò di tempo manifesto difficoltà ad urinare per ovviare a questo problema, mi è stato consigliato il cateterismo intermittente, da fare ad opera di un mio care giver

Attualmente in concomitanza di eventi stressanti, o influenza, o in casi acuti di malori come gastroenteriti virali (ne soffro proprio adesso) smetto di avvertire lo stimolo di urinare per dirla al vero è come se fosse tutto "congelato" ed ogni sforzo per urinare, pur avvertendo la vescica piena, risulta vano. Ad oggi ad esempio al secondo giorno di convalescenza sono riuscito ad urinare solo durante la notte, in un pannolone (e fino'ora non ne facevo uso) solo dopo essermi addormentanto, riuscendo ad urinare dopo circa 24 ore

Ho sempre condotto una vita molto dinamica nonostante la mia disabilità fisica, e ora per questo incipiente problema mi costringe sempre più spesso a casa o a ricorrere a catetersimo fisso per alcuni gionri.

In passato si sono manifestati episodi, ma passeggeri, ora sembra invece una costante, anche abbastanza allarmante,

Che consiglio mi dareste, ad esempio ora non urino da questa mattina presto, ed è pomeriggio

Che consiglio mi dareste ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Gentile Signore,
che la sua situazione neurologiga coinvolga la funzionalità vescicale è ovvio, sia in via diretta che, probabilmente, anche in via riflessa secondaria allo spasmo della muscolatura scheletrica. Probabilmente, qualcosa si sta modificando nell'espressione di questa disfunzione, verosimilmnte fino a non molto tempo fa modesta e quesi completamente compensata. Lei non specifica se i cateterismi intermittenti le siano stati consigliati in modo estemporaneo, ovvero se sia già stata eseguita una approfondita valutazione neuro-urologica. Se così non è, la necessità di questa valutazione è ovvia ed imprescindibile, e dovrà essere completa di un accurato studio-urodinamico o meglio video-urodinamico. La ritenzione urinaria su base neurologica non può essere sottovalutata, perchè il rischio del danno renale, a medio e lungo termine è veramente cospicuo. Le consigliamo quindi di far riferimento ad un centro con provata ed elevata competenza specifica nella neuro-urologia, come ad esempio le Unità Spinali dove vengono trattati i traumi del midollo spinale, che dal punto di vista urologico hanno molti aspetti in comune con la sua situazione.
Per quanto riguarda ciò che sta accadendo oggi, se lei assume liquidi in quantità adeguata, non è ammissibile che vi sia ritenzione per più di 6-8 ore, se questo accade con costanza, la necessità del cateterismo potrebbe essere rendersi immediatamente necessaria.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Dottore la ringrazio, lei conosce una tale unità in Puglia ? Spero che ci sia onde non essere costretto a spostarmi !
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Gentile Signore,
mi risulta che l'unità spinale del capoluogo della sua regione sia stata attivata non molto tempo fa. Come le dicevo, ritengo che gli urologi che vi lavorano dovrebbero avere un'esperienza neuro-urologica specifica, quindi essere in grado di valutare il suo caso nel modo più appropriato.

Saluti
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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Dr. Piana, la ringrazio
sono stato visitato, ed ora mi hanno raccomandato il cateterismo intermittente, ora in valutazione.
Mi hanno detto di farlo al mattino, primo pomeriggio e sera. Lo fà mio fratello perchè io non ho l'abilità manuale.
Al mattino però mi si manifesta come sempre un'erezione spontanea, mi consiglia di postecipare il cateterismo o farlo ugualmente anche in questo stato ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Gentile Signore,
con un'erezione in atto non è il caso di fare il cateterismo, poichè l'uretra si restringe (compressa dai corpi cavernosi) ed il minimo trauma potrebbe scatenare un'emorragia, non pericolosa, ma talora impressionante. Pertanto, attenda sempre che l'erezione si risolva, considerata la situazione, anche applicando qualcosa di freddo.

Saluti
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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Gent.mo dottore
la ringrazio !
Nel frattempo sono stato soggetto ad un infezione urinaria dopo un cateterismo (intermittente), iniziata con minzione continuata in un giorno (piccoli schizzi) poi febbre a 39 per ben 4 giorni. Il primo giorno da subito il mio medico di famiglia mi ha fatto prendere una bustina di monuril, visto che era tarda mattinata i laboratori non accettavano le urine come campione per eventuale urinocultura. Poi vista la febbre alta mi ha consigliato di passare ad iniezioni di Rocefin, per 4 giorni ne ho fatte 2 al giorno poi una una volta che la temperatura è scesa a 37 (ogni volta che ho la febbre mi s'innesca nausea e vomito, quindi posso prendere antibiotici solo via iniezioni). Al terzo giorno ho cmq sottoposto le urine ad esame, nonostante la copertura antibiotica. Ho raccolto il primo campione al mattino alle 3.00 per timore che in seguito a causa delle erezioni mattutine non sarei riuscito a raccogliere un campione da sottoporre, ma ci sono riuscito anche alle 7.00. Così li ho sottoposti ad un laboratorio vicino casa. I risultati sono stati:
per il primo campione:

PH=8.0
Proteine +2 150 mg/dl
Urobilinogeno +1 2.0 EU/dl
Leuc. (att. esterasica) 500 Leu/ul
Nitriti Assenti

Esame Microscopico Del Sedimento
20-40 leucociti/campo
URINOCULTURA: Negativa


per il secondo campione:

PH=8.0
Leuc. (att. esterasica) 25 Leu/ul
Esame Microscopico Del Sedimento
alcuni fosfati amorfi
alcuni leucociti

Ho fatto anche un prelievo del sangue dopo 3 giorni di antibiotico
Dove WBC era nei limiti 7.76 (4.4. - 11.0)
i monociti erano a 10.7 % (3.4 - 9.0)
LUC 4.8 % (0.0 - 4.0)

Forse eventuale presenza di batteri è stata coperta dall'effetto antibiotico ?

ora sono al decimo giorno con una temperatura che oscilla sempre tra 36.8 e 37.5

anche se spesso la mia temperatura è a 37.00 tutti pensano secondariamente al mio perenne stato di distonie/agitazione

il medico di famiglia mi ha detto di sospendere l'antibiotico oggi al 10 giorno e poi stare vedere per un eventuale recidiva

Lei che ne pensa ?

Che mi consiglia ?

La ringrazio
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Gentile Signore,
una urocoltura attendibile deve essere effettuata almeno 7-10 giorni dopo il termine della terapia antibiotica. Pertanto in questo momento gli unici dati attendibili sono quelli dell'esame delle urine, che ci indicano la presenza di globuli bianchi in quantità discreta ma non elevatissima, un pH delle urine decisamente alcalino di 8 e la presenza di cristalli di fosfati. Questi risultati fanno pensare ad una persistente infezione di modesta entità da parte di batteri tipici delle vie urinarie che hanno la. capacità di metabolizzare l'urea e rendere appunto le urine alcaline, come ad esempio Proteus, Klebsiella ed altri. Questa situazione è comunissima nei soggetti cateterizzati a permanenza, ma anche (seppure in minor misura) in chi pratica l'autocateterismo. In questo momento dunque, se la febbre si è risolta, forse é il caso di attendere i tempi minimi di cui le abbiamo detto, quindi ripetere l'urocoltura. Sarebbe anche da valutare l'ipotesi di assumere un prodotto come la metionina (es. Acidif) in grado di abbassare il pH delle urine, rendendole più acide e pertanto meno gradevoli per i batteri di cui abbiamo detto. Ne parli con i nostri Colleghi che la stanno seguendo. Parimenti, sarebbe molto importante che lei cercasse di favorire una funzione intestinale la più regolare possibile.

Saluti

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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Gent.mo Dottore
la ringrazio sentitamente del suo parere
volevo solo dirle che nel frattempo mi è stato consigliato l'assunzione di Dmannosio e Uva Ursina, che prendo da una settimana come integratori. Che ne dice ?

Buona Domenica
e Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Gentile Signore,
i due prodotti di cui mi parla sono integratori genericamente indicati come coadiuvanti nella prevenzione e nella cura delle infezioni delle vie urinarie, a scopo perlopiù alcalinizzante. Purtroppo non tutte le infezioni sono uguali, ovvero possono essere causate da batteri con caratteristiche molto diverse tra loro. Se è vero che la gran parte delle cistiti comuni nel sesso femminile sono causate dal batterio Escherichia Coli (che vive bene in urine acide), ben diversa è la situazione delle infezioni più tipiche di situazioni come la sua dove i batteri coinvolti se la spassano nelle urine alcaline, anzi, contribuiscono a renderle tali tramite la fermentazione dell'urea. Pertanto, riteniamo opportuno mantenere un atteggiamento prudente, gli integratori non posso certo portare ad effetti collaterali nocivi, ma forse è opportuno che la loro scelta sia comunque correlata con la realtà del caso specifico.

Saluti
[#10]
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Gent.mo Dr. Piana
intanto la ringrazio per la sua risposta. E' come sempre esaustivo; a quanto pare l'infezioni era passata, senza però riuscire ora a risalire all'agente che l'ha provocata.
Purtroppo il 31 Ott mi sono ammalato di male stagionale (così pare, visto che l'avevano anche gli altri in famiglia). Ma a me và sempre peggio, così il 31 Mattina dopo circa un mese di minzione regolare, tutto mi si è bloccato, ho urinato in maniera indipendete fino a quella mattona, poi come sempre blocco. Ho avuto febbre, vomito, e una bella bronchite. Per fortuna con me mio fratello ben istruito (con mia madre sono i miei due caregiver, perchè non ho l'uso delle mani e il pc lo uso con la testa) mi ha praticato il cateterismo intermittente, bevendo poco (o niente e anche con vomito) mi aspettavo di raccogliere poco, così l'ho praticato due volte al giorno, mattina e sera, il primo giorno al mattino ho raccolto 200 e la sera 400, il secondo giorno lo stesso, per oggi invece sono un pò preoccupato, mentre stamattina al risveglio ho raccolto 300 questa sera solo 200 pur avendo bevuto più di un litro d'acqua e anche abbastanza torbide. Non uscivano poi naturalmente (come al solito) ma solo su sollecitazione di mio fratello che mi faceva tossire. Non ho febbre, sono costipato da 3 giorni. Sto prendendo poi del cortisone (medrol) sotto prescrizione del medico di famiglia per la bronchite asmatica, in più il medico mi ha prescritto del Rocefin che faccio da 3 giorni.

Cosa ne pensa ? Oltre ad essere preoccupato per il mio "sistema" che non vuole ripartire, lo sono anche per la poca raccotla di solo 200

Luned' proverò cmq a fare analisi urine

la ringrazio

Massimilano
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Gentile Signore,
il cortisone tende a causare ritenzione di liquidi nei tessuti, pertanto é prevedibile che la produzione di urina sia transitoriamente ridotta. In una situazione come la sua questo non é certo un bene, ma per ottenere vantaggi nei confronti della bronchite bisogna pur scendere a un compromesso. Direi comunque che la terapia sia da limitare allo stretto necessario, ne parli ovviamente con il suo medico curante.

Saluti
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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie Dott. Piana
la ringrazio per la risposta, proverò a bere ancora di più, tra l'altro le urine ieri sera erano talmente torbide da tendere al rosso :-(

Mi ha spaventato il fatto che non fluissero nel catetere (ch10 con quelli più grandi ho difficoltà) da sole ma dovessi tossire, per farle uscire, è la prima volta.

Spero oggi di sbloccare l'ntestino, dopo 3 giorni ieri sera ho voluto prendere il Dulcolax, so che purtroppo anche questo assorbe liquidi.

Non ho però febbre, ma gran brocnhite (tipica per me e per i miei sfortunati compagni di patologia), il cortisone lo devo prendere, perchè se non ci "rimango" da una parte ci "rimango" dall'altre.

Speriamo ........

Grazie