Vericocele recidivo più altra domanda
Buongiorno, sono in attesa (ho già prenotato) di fare un controllo per quanto riguarda il mio varicocele operato 7/8 anni fa in quanto ho notato recentemente (qualche giorno fa) un marcato ingrossamento delle vene con qualche dolore e fastidio, pertanto sono corso subito dal medico.
Premetto che più o meno ogni estate capita che per qualche giorno mi dia fastidio il testicolo sinistro ma mai con "gonfiore" del fascio venoso, ora ho un gran timore che l'operazione fatta anni fa non habbia dato i risultati sperati; faccio presente che l'operazione in sè non è nemmeno riuscita al primo colpo siccome ho cominciato ad avere una emorragia nel punto dove avevano operato (la vena "perdeva") con poi seguente trasferimento d'urgenza in sala operatoria con esplorazione del testicolo, il tutto ovviamente aspettando 5 ore perchè avevo mangiato una volta uscito dalla prima sala operatoria, un dolore atroce e lo scroto delle dimensioni di una noce di cocco (dovevo andarmene in day hospital con 2 punti di sutura e sono uscito dopo 15 giorni con 2 punti di sutura e 15 graffette all'inguine).
Mi sono dilungato dulla descrizione della precedente operazione perchè è stata abbastanza traumatica (c'era la possibilità di perdere un testicolo, è come andare dal dentista per una pulizia dei denti e rischiare di uscirne SENZA) e sinceramente sono molto preoccupato nell'eventual caso si dovesse ritornare in sala operatoria...
Nella vostra esperienza, un caso di varicocele recidivo è ri-operabile? Come viene affrontata l'operazione? c'è una pratica per rendere la seconda operazione più "efficace"?
Volevo anche fare una domanda riguardo una certa curvatura del mio pene ma credo sottoporrò l'argomento in una seconda richiesta di consulto per non creare confusione qui.
Vi ringrazio in anticipo.
Premetto che più o meno ogni estate capita che per qualche giorno mi dia fastidio il testicolo sinistro ma mai con "gonfiore" del fascio venoso, ora ho un gran timore che l'operazione fatta anni fa non habbia dato i risultati sperati; faccio presente che l'operazione in sè non è nemmeno riuscita al primo colpo siccome ho cominciato ad avere una emorragia nel punto dove avevano operato (la vena "perdeva") con poi seguente trasferimento d'urgenza in sala operatoria con esplorazione del testicolo, il tutto ovviamente aspettando 5 ore perchè avevo mangiato una volta uscito dalla prima sala operatoria, un dolore atroce e lo scroto delle dimensioni di una noce di cocco (dovevo andarmene in day hospital con 2 punti di sutura e sono uscito dopo 15 giorni con 2 punti di sutura e 15 graffette all'inguine).
Mi sono dilungato dulla descrizione della precedente operazione perchè è stata abbastanza traumatica (c'era la possibilità di perdere un testicolo, è come andare dal dentista per una pulizia dei denti e rischiare di uscirne SENZA) e sinceramente sono molto preoccupato nell'eventual caso si dovesse ritornare in sala operatoria...
Nella vostra esperienza, un caso di varicocele recidivo è ri-operabile? Come viene affrontata l'operazione? c'è una pratica per rendere la seconda operazione più "efficace"?
Volevo anche fare una domanda riguardo una certa curvatura del mio pene ma credo sottoporrò l'argomento in una seconda richiesta di consulto per non creare confusione qui.
Vi ringrazio in anticipo.
[#1]
Il rischio di una recidiva esiste purtroppo in tutti gli interventi per una eventuale rivascolarizzazione di vasi ( vene) collaterali.
L esame principe rimane l ecocolordoppler dei vasi spermatici.
Sarà poi il tuo urologo curante ad indicarti la eventuale necessità di un re-intervento da eseguire....legatura alta,legartura bassa,scleroembolizzazione,laparoscopia.
Sulla curvatura del pene non vorrei che stia iniziando un processo di induratio penisplastica.
L esame principe rimane l ecocolordoppler dei vasi spermatici.
Sarà poi il tuo urologo curante ad indicarti la eventuale necessità di un re-intervento da eseguire....legatura alta,legartura bassa,scleroembolizzazione,laparoscopia.
Sulla curvatura del pene non vorrei che stia iniziando un processo di induratio penisplastica.
Dr. Andrea Militello.
Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.
Ecografia, urodinamica
www.urologia-andrologia.net
www.andrologiamilitello.
[#2]
Utente
Grazie della risposta, ammetto che la curvatura non è estremamente pronunciata, si distrubuisce su tutta l'asta del pene senza creare una "piega" (non saprei come spiegarlo), un pò come la curvatura di una banana, per rendere l'idea, credo sia chiamata curvatura dorsale (verso l'addome) ma non vorrei sbagliarmi.
Sicuramente lo menzionerò alla visita con l'urologo... però la cosa è deprimente... se risulterà un principio di induratio penisplastica... ho sentito di questa cosa e sono a conoscenza che l'operazione spesso riduce la dimensione del membro... posso anche cominciare a impacchettare l'autostima a questo punto.
Sicuramente lo menzionerò alla visita con l'urologo... però la cosa è deprimente... se risulterà un principio di induratio penisplastica... ho sentito di questa cosa e sono a conoscenza che l'operazione spesso riduce la dimensione del membro... posso anche cominciare a impacchettare l'autostima a questo punto.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.3k visite dal 21/08/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.