Eschericia coli

Egregi medici

Ho avuto ripetute prostatiti (talvolta anche di una certa gravità) da Eschericia Coli con coinvolgimento anche delle vescicole seminali e di un epididimo (solo una volta) e nelle urine è stato identificato anche enterococco faecalis.
Anni fa ho avuto anche la chlamydia, ma questa è stata eradicata completamente.
Siccome come tanti ho una leggera forma di colon irritabile, ho chiesto al medico di famiglia se questo batterio possa passare dal retto alla prostata internamente essendo un "abitante" dell' intestino: la risposta è stata negativa dicendo che questo batterio passa via uretrale e cioè dall' esterno come nei rapporti sessuali non protetti (affermato anche dai colleghi di questo sito).
Siccome non ho rapporti non protetti e non frequento neppure saune o piscine (causa scarso tempo per lavoro), vorrei sapere quali possono essere le cause di queste infezioni.
Dopo terapie antibiotiche la spermiocoltura (lasciando passare un lasso di tempo terminata la terapia) risulta negativa per poi come nell' ultima volta identificato di nuovo E. Coli (anche se questa volta a bassa carica).
Non credo di aver contaminato io il campione (ho lavato ripetutamente l' area genitale e il meato uretrale con un detergente antibatterico a base di iodio e mi sono lasciato asciugare all' aria dopo risciacquo con acqua calda e ho lavato e poi disinfettato bene e ripetutamente le mani con benzalconio cloruro soluzione alcolica prima di effettuare quanto necessario per avere eiaculazione e raccolta aprendo e richiudendo subito il contenitore sterile), e se quindi nel laboratorio sono stati attenti, l' eschericia coli ho è di nuovo ritornata come per la decima volta ho non è stata eradicata completamente.
Se fosse ritornata vorrei proprio sapere come è ritornata!
Secondo il mio urologo che afferma quanto detto dal mio medico di famiglia, ha aggiunto che la mia prostatite potrebbe avere anche altre cause, ma visto che non sono sedentario, non guido moto o equitazione, non fumo e non bevo e non ho disturbi ormonali, la causa è senz'altro batterica.


VORREI AVERE UNA RISPOSTA SINTETICA AD OGNI DOMANDA:

1]Questo batterio Eschericia Coli si può riscontrare comunemente nelle vie seminali senza che determini problemi e si attiva divenendo patogeno in caso di riduzione delle difese come accade per herpes?

2]Può passare internamente dall' intestino alla prostata nel caso di infiammazioni intestinali (colite) o stitichezza?

3]C'entra l' igiene intima? Cioè se un uomo non si fa il bidet dopo che ha defecato rischia come nella donna di infettarsi? Su siti internet ho letto cercando escherica coli che errori nel lavaggio o scarsa igiene nelle donne possono favorire l' instaurarsi di cistiti.

4]Le ripetute terapie antibiotiche possono aver reso più tenace e resistente agli antibiotici questo germe anche se nell' antibiogramma risulta sempre sensibile (lettera S) a tutti i tipi di antibiotici tranne Gentamicina?

5]Dieci giorni di terapia con Levofloxacina 500 mg/die associata a Danzen sono sufficienti ad eradicare il batterio completamente?

In attesa della risposta porgo Cordiali Saluti
Grazie in anticipo
[#1]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Gentile signore, cercherò di rispondere sinteticamente ai Suoi quesiti. Andando con ordine:

1) E Coli è un patogeno di orifgine intestinale sempre e comunque

2) Tra le varie teorie sull'origine della prostatite batterica cronica ce n'è anche una che ammette il passaggio dal retto alle vie seminali di patogeni intestinali tramite le vie linfatiche. Le alterazioni dell'intestino come la stitichezza possono giocare un ruolo.

3) L'importanza della contaminazione attraverso l'uretra è del tutto marginale nel maschio

4) La sensibilità all'antibiotico indica che il germe è ancora aggredibile con i comuni antibiotici. La mancata eradicazione dipende quasi sempre dal fatto che all'interno della prostata vi possono essere zone ghiandolari fibrotiche o calcificate dove arriva poco sangue (e poco antibiotico..) , che sono vere roccaforti perr i germi

5) La posologia non è da disutere in tale sede. Sappia comunque che per in virtu delle spiegazioni precedenti, la terapia deve essere prolungata (anche 20 gg a volte) e eseguita con un antibiotico che abbia una elevata persistenza media nel sangue.

cordiali saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

[#2]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie milleeeee!!!

Difatti all' ecografia ho numerosissime calcificazioni e forse qui si annidia il batterio.
Quindi nel maschio è dall' interno che può passare tramite sistema linfatico ed è stato affermato da studi scientifici?

Mi potrebbe spiegare cosa significa nel referto ecotransrettale:
" Anterolateralmente e bilateralmente presenza di estesa area a pattner prevalentemente iperecogeno, calcificazioni multiple a formare una estesa area nodulare".
[#3]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
La descrizione intende null'altro che la presenza di calcificazioni multiple raggruppate un grosso nodulo. Cordiali saluti ancora
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