Recidiva dopo intervento di ipb
gentili dottori/professori,
come precedentemente descritto fui sottoposto circa 5 mesi fa ad un
intervento di ipb con i laser. I due mesi successivi all'operazione sono trascorsi senza problema con controlli sempre eccellenti e senza disturbi alcuni. POi improvvisamente il "baratro" in cui mi trovo ad oggi. Dopo una cistografia restrgrada e minzionale che ha rilevato solo una ridotta apertra del colo vsscicale, una cisuscopia che ha rilevato, oltre che ad una accentuata infiammazione prostatica , la "riscrescita dei due lobi laterali" (così ha sentenziato il chiruro che l'ha eseguita - il lobo mediano mi è stato asportato con l'intervento) e numerose uroflussimentrie con ecografie vescicali sempre nella norma con RMP assente, mi trovo a dover combattere con continue infiammazioni, dolori diffusi su tutto l'apparato urinario, che mi stanno letteralmente portando allo sconforto totale. Ho fatto e ripetuto numerose analisi del sangue ed delle urine - urinocultura ma sempre anch'esse negative. Le cure a cui sono stato sottoposto sono state antibitiche (bactrim, tavanik, rocefin), antinfiammatorie (cortisone, tauxib, topster) e prostaplant permixson ect.
Ora la domanda che rivolgo è se è possibile che dopo aver consultato vari urologi (nche illustri) il cui parere è andato dalla necessità di un nuovo intervento alla sottomissione di una lunga serie di analisi e cure senza necessità di intervenire chirurgicamente (mi è stato sconsigliato)possa un giorno aspirare ad una guarigione o se sono condannato alla mia malattia.
Lo sconforto è assoluto ed un consiglio sarebbe molto utile al mio morale che non so più quanto possa reggere.
Grazie per la collaborazione e per quanto in tale circostanza saprete consigliarmi. SONO DISPONIBILE A QULASIASI SOLUZIONE PUR DI RISOLVERE IL PROBLEMA.
come precedentemente descritto fui sottoposto circa 5 mesi fa ad un
intervento di ipb con i laser. I due mesi successivi all'operazione sono trascorsi senza problema con controlli sempre eccellenti e senza disturbi alcuni. POi improvvisamente il "baratro" in cui mi trovo ad oggi. Dopo una cistografia restrgrada e minzionale che ha rilevato solo una ridotta apertra del colo vsscicale, una cisuscopia che ha rilevato, oltre che ad una accentuata infiammazione prostatica , la "riscrescita dei due lobi laterali" (così ha sentenziato il chiruro che l'ha eseguita - il lobo mediano mi è stato asportato con l'intervento) e numerose uroflussimentrie con ecografie vescicali sempre nella norma con RMP assente, mi trovo a dover combattere con continue infiammazioni, dolori diffusi su tutto l'apparato urinario, che mi stanno letteralmente portando allo sconforto totale. Ho fatto e ripetuto numerose analisi del sangue ed delle urine - urinocultura ma sempre anch'esse negative. Le cure a cui sono stato sottoposto sono state antibitiche (bactrim, tavanik, rocefin), antinfiammatorie (cortisone, tauxib, topster) e prostaplant permixson ect.
Ora la domanda che rivolgo è se è possibile che dopo aver consultato vari urologi (nche illustri) il cui parere è andato dalla necessità di un nuovo intervento alla sottomissione di una lunga serie di analisi e cure senza necessità di intervenire chirurgicamente (mi è stato sconsigliato)possa un giorno aspirare ad una guarigione o se sono condannato alla mia malattia.
Lo sconforto è assoluto ed un consiglio sarebbe molto utile al mio morale che non so più quanto possa reggere.
Grazie per la collaborazione e per quanto in tale circostanza saprete consigliarmi. SONO DISPONIBILE A QULASIASI SOLUZIONE PUR DI RISOLVERE IL PROBLEMA.
[#1]
Caro lettore,
questa comunicazione testimonia la difficoltà del suo caso clinico.
Spesso in medicina dobbiamo affrontare situazioni particolari, insolite, con comportamenti diversi.
Io non posso che consigliarle di rivolgersi ad uno specialista con cui lei senta di poter stabilire un buon rapporto di fiducia e segua i suoi consigli senza cercare di trovare soluzioni alternative, diverse, migliori (?).
Cari saluti
questa comunicazione testimonia la difficoltà del suo caso clinico.
Spesso in medicina dobbiamo affrontare situazioni particolari, insolite, con comportamenti diversi.
Io non posso che consigliarle di rivolgersi ad uno specialista con cui lei senta di poter stabilire un buon rapporto di fiducia e segua i suoi consigli senza cercare di trovare soluzioni alternative, diverse, migliori (?).
Cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Caro signore pur comprendendo la sua condizione emotiva le suggerisco di non deprimersi ullteriormente e di non angosciarsi sul da farsi: in questi casi c'è ben poco da fare o da pensare, bisogna, in condizioni di ripresentazione di disaturbi urinari ricorrere ad un reintervento.
Ps faccio notare che la ricrescita del tessuto prostatico dopo intervento disostruttivo è tanto più probabile quanto meno radicali si è stati nella rimozione del tessuto esuberante in corso di intervneto, ciò purtroppo si verifica più frequentemente quasndo si utilizza il laser piuttosto che l'elettroresezione.
Buona Pasqua.
Ps faccio notare che la ricrescita del tessuto prostatico dopo intervento disostruttivo è tanto più probabile quanto meno radicali si è stati nella rimozione del tessuto esuberante in corso di intervneto, ciò purtroppo si verifica più frequentemente quasndo si utilizza il laser piuttosto che l'elettroresezione.
Buona Pasqua.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.1k visite dal 15/03/2008.
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