Calcolo in uretere di 3mm
Salve,
mia moglie ha 35 anni ed è cardiopatica (Trasposizione corretta dei grandi vasi con stenosi polmonare).
Qualche giorno fa dopo diverse coliche piuttosto dolorose le è stata fatta la seguente diagnosi:
"calcolo di 3mm. dell'uretere intramurale sn, lieve pielectasia sn"
Per evitare l'intervento , almeno per il momento (dato la sua cardipatia prima di tutto) le è stata prescritta per 7-10 giorni una terapia a base di antibiotico (levofloxacina), antinfiammatorio (ketoprofene) e cortisonico (deflazacort) per attendere se in questo periodo possa avvenire l'espulsione naturale del calcolo....
La ragazza ora è qualche giorno che non ha coliche, febbre al momento non ne ha (qualche giorno fa aveva qualche linea)
Secondo lei è la strada giusta? se tra una decina di giorni il calcolo non dovesse essere ancora espulso conviene ancora aspettare e proseguire con la terapia e i controlli se la ragazza non ha dolori o febbre alta o è meglio procedere all'intervento di asportazione del calcolo? sempre tenendo presente che è cardiopatica...
Grazie
Cordiali saluti
mia moglie ha 35 anni ed è cardiopatica (Trasposizione corretta dei grandi vasi con stenosi polmonare).
Qualche giorno fa dopo diverse coliche piuttosto dolorose le è stata fatta la seguente diagnosi:
"calcolo di 3mm. dell'uretere intramurale sn, lieve pielectasia sn"
Per evitare l'intervento , almeno per il momento (dato la sua cardipatia prima di tutto) le è stata prescritta per 7-10 giorni una terapia a base di antibiotico (levofloxacina), antinfiammatorio (ketoprofene) e cortisonico (deflazacort) per attendere se in questo periodo possa avvenire l'espulsione naturale del calcolo....
La ragazza ora è qualche giorno che non ha coliche, febbre al momento non ne ha (qualche giorno fa aveva qualche linea)
Secondo lei è la strada giusta? se tra una decina di giorni il calcolo non dovesse essere ancora espulso conviene ancora aspettare e proseguire con la terapia e i controlli se la ragazza non ha dolori o febbre alta o è meglio procedere all'intervento di asportazione del calcolo? sempre tenendo presente che è cardiopatica...
Grazie
Cordiali saluti
[#1]
Gentile utente,
quando ci si trova di fronte a piccoli calcoli ureterali specie se associati a lieve dilatazione renale è corretta una vigile attesa e controlli ecografici ravvicinati.
Per maggiori dettagli può leggere il seguente articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/urologia/1468-come-gestire-i-piccoli-calcoli-renali.html
quando ci si trova di fronte a piccoli calcoli ureterali specie se associati a lieve dilatazione renale è corretta una vigile attesa e controlli ecografici ravvicinati.
Per maggiori dettagli può leggere il seguente articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/urologia/1468-come-gestire-i-piccoli-calcoli-renali.html
Cordiali saluti
Gino Scalese
[#2]
Caro signore, la terapia litoespulsiva, così infatti è definita quella che la signora sta eseguendo, è la cosa migliore che in questo momento si possa fare. In genere per dimensioni di 3 mm circa. l'espulsione spontanea - o aiutata con i farmaci - è quasi certa. Un calcolino di questo volume può essere espulso in qualsiasi momento senza che l'iteressata se ne accorga. Il perdurare dello stato di benessere è un fatto certamente positivo, ma è opportuno controllare ecograficamente tra qualche giorno sse il calcolo è stato espulso o meno. Se il calcolo dovesse essere ancora presente dopo 10 gg di terapia, la decisione se rimuoverlo o attendere ancora l'espulsione spontanea dipende da fattori vari, principalmente clinici (la terapia è ben tollerata? vi sono state coliche? c'é una dilatazione renale concomitante e sintomatica? C'è febbre?), che ovviamente devono tener conto dei rischi di ogni singolo paziente. Cordiali saluti
Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 10.1k visite dal 13/08/2012.
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