Decorso post turp
Buonasera.
Sono un uomo di 50 anni, sposato, quattro figli. Svolgo un lavoro d'ufficio, in un ambiente carico di stress ed altamente competitivo, e faccio attività fisica, moderata, per un'ora ogni mattina prima di recarmi al lavoro (camminata veloce/corsa).
Peso circa 68kg per 170cm, anche se solo fino a poco tempo fa ero magro come un giunco e a malapena arrivavo a sfiorare i 62kg...
Soffro da tempo di colon irritabile e di rettocolite ulcerosa; sono seguito da uno specialista che tiene a bada il tutto con Mesalazina e fermenti lattici.
Detto questo, passiamo al motivo della mia richiesta di consulto.
Alla fine di giugno sono stato operato di TURP, in quanto presentavo seri problemi ostruttivi, difficoltà a svuotarmi e fastidiosi dolori al basso ventre. Ho effettuato una flussometria che l'urologo ha definito "orrenda" e una cistoscopia, che ha confermato la presenza di un'ostruzione dovuta a un aumento della ghiandola prostatica.
Dopo vari tentativi con alfaliti e a seguito di un blocco improvviso della minzione - un intero giorno senza riuscire a urinare.. - per il quale mi sono recato al Pronto Soccorso, in cui sono stato cateterizzato per una giornata (dopo ho ripreso la minzione spontanea), il mio urologo ha ritenuto opportuno prospettarmi una TURP, spiegandomi che ci sarebbe stata eiaculazione retrograda. Poco male, alla mia età , mi sono detto. Quindi ho deciso di sottopormi all'intervento.
Tutto ok, decorso ottimale, due giorni col catetere e poi via alla minzione spontanea. Il getto i primi giorni era una favola anche se avevo dolore al termine della minzione.
Dopo più di due mesi, il getto è ancora valido anche se più sottile (non sempre, a volte è bello largo, a volte meno); il problema è che ancora oggi, specie durante la defecazione, mi esce qualche goccia di urina mista a sangue e poi, per almeno un giorno, ho fortissimi dolori al termine della minzione. Sospetto di avere ancora qualche "escara" (si dice così) da espellere, o almeno la sensazione è quella.
Della cosa ho parlato col mio urologo il quale mi ha detto di pazientare.
Vorrei solo sapere dopo quanto tempo questi strascichi post operatori finiranno, ergo quando la ferita interna guarirà. Faccio presente che non ho altri sintomi se non una leggera pesantezza al basso ventre e neppure continuativa.
Grazie e saluti.
Sono un uomo di 50 anni, sposato, quattro figli. Svolgo un lavoro d'ufficio, in un ambiente carico di stress ed altamente competitivo, e faccio attività fisica, moderata, per un'ora ogni mattina prima di recarmi al lavoro (camminata veloce/corsa).
Peso circa 68kg per 170cm, anche se solo fino a poco tempo fa ero magro come un giunco e a malapena arrivavo a sfiorare i 62kg...
Soffro da tempo di colon irritabile e di rettocolite ulcerosa; sono seguito da uno specialista che tiene a bada il tutto con Mesalazina e fermenti lattici.
Detto questo, passiamo al motivo della mia richiesta di consulto.
Alla fine di giugno sono stato operato di TURP, in quanto presentavo seri problemi ostruttivi, difficoltà a svuotarmi e fastidiosi dolori al basso ventre. Ho effettuato una flussometria che l'urologo ha definito "orrenda" e una cistoscopia, che ha confermato la presenza di un'ostruzione dovuta a un aumento della ghiandola prostatica.
Dopo vari tentativi con alfaliti e a seguito di un blocco improvviso della minzione - un intero giorno senza riuscire a urinare.. - per il quale mi sono recato al Pronto Soccorso, in cui sono stato cateterizzato per una giornata (dopo ho ripreso la minzione spontanea), il mio urologo ha ritenuto opportuno prospettarmi una TURP, spiegandomi che ci sarebbe stata eiaculazione retrograda. Poco male, alla mia età , mi sono detto. Quindi ho deciso di sottopormi all'intervento.
Tutto ok, decorso ottimale, due giorni col catetere e poi via alla minzione spontanea. Il getto i primi giorni era una favola anche se avevo dolore al termine della minzione.
Dopo più di due mesi, il getto è ancora valido anche se più sottile (non sempre, a volte è bello largo, a volte meno); il problema è che ancora oggi, specie durante la defecazione, mi esce qualche goccia di urina mista a sangue e poi, per almeno un giorno, ho fortissimi dolori al termine della minzione. Sospetto di avere ancora qualche "escara" (si dice così) da espellere, o almeno la sensazione è quella.
Della cosa ho parlato col mio urologo il quale mi ha detto di pazientare.
Vorrei solo sapere dopo quanto tempo questi strascichi post operatori finiranno, ergo quando la ferita interna guarirà. Faccio presente che non ho altri sintomi se non una leggera pesantezza al basso ventre e neppure continuativa.
Grazie e saluti.
[#1]
Gent.le utente,
la riparazione completa dopo una TURP non avviene proma di 2 mesi, quindi il suo urologo non ha torto quando dice di pazientare.
Mentre se il getto urinario continuasse ad essere sottile mi farei controllare dal suo urologo nel sospetto di una stenosi ( restringimento)del meato uretrale esterno ( cosa che avviene molto frequentemente e di rapida e facile soluzione).
Cordialmente
la riparazione completa dopo una TURP non avviene proma di 2 mesi, quindi il suo urologo non ha torto quando dice di pazientare.
Mentre se il getto urinario continuasse ad essere sottile mi farei controllare dal suo urologo nel sospetto di una stenosi ( restringimento)del meato uretrale esterno ( cosa che avviene molto frequentemente e di rapida e facile soluzione).
Cordialmente
Dott.Roberto Mallus
[#2]
Utente
Gentilissimo dottor Mallus,
in effetti ha ragione. Ho scritto erroneamente "dopo più di due mesi", mentre volevo scrivere "dopo più di un mese". Il fatto è che a volte, al termine della minzione, il dolore - non bruciore, ma un fortissimo spasmo - è veramente insopportabile.
Sono costretto a usare, naturalmente sempre dietro consiglio dell'urologo, degli antidolorifici tipo OKI o Contramal. Il dolore si manifesta prevalentemente alla sera.
Le chiedo solo un chiarimento per quanto riguarda il meato uretrale esterno: il foro di uscita dell'urina è piuttosto grosso - scusi il termine "grossolano". La cosa strana è che a volte il flusso è di calibro eccellente, mentre altre volte è piuttosto sottile. Ho pensato possa essere qualcosa che ostruisce, ma sono i pensieri di un profano.
Diciamo che in tre mesi dall'operazione il tutto dovrebbe essere risolto? La ringrazio per la sua gentilezza.
Cordialmente.
in effetti ha ragione. Ho scritto erroneamente "dopo più di due mesi", mentre volevo scrivere "dopo più di un mese". Il fatto è che a volte, al termine della minzione, il dolore - non bruciore, ma un fortissimo spasmo - è veramente insopportabile.
Sono costretto a usare, naturalmente sempre dietro consiglio dell'urologo, degli antidolorifici tipo OKI o Contramal. Il dolore si manifesta prevalentemente alla sera.
Le chiedo solo un chiarimento per quanto riguarda il meato uretrale esterno: il foro di uscita dell'urina è piuttosto grosso - scusi il termine "grossolano". La cosa strana è che a volte il flusso è di calibro eccellente, mentre altre volte è piuttosto sottile. Ho pensato possa essere qualcosa che ostruisce, ma sono i pensieri di un profano.
Diciamo che in tre mesi dall'operazione il tutto dovrebbe essere risolto? La ringrazio per la sua gentilezza.
Cordialmente.
[#3]
Se il flusso a volte è normale non c'è sospetto di stenosi del meato uretrale esterno, la riduzione del flusso è legata al fatto che essendo la ferita ancora "fresca" lo sfintere a volte non si apre bene
Sicuramente a 2 mesi e massimo 15 gg dall'intervento più tutto sara risolto.
Cordialmente
Sicuramente a 2 mesi e massimo 15 gg dall'intervento più tutto sara risolto.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 12.9k visite dal 05/08/2012.
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