Formazione nodulare al testicolo
A mio figlio, 30 anni, nell'ecografia inguino-scrotale, fatta in seguito ad una colica renale che si manifestava con dolore dorso lombare, all'inguine e al testicolo Dx, è stata riscontrata una "estesa area di alterazione strutturale che interessa a tutto spessore il terzo medio del testicolo Dx sul versante interno con spessore di oltre 2 cm non ben definita. Non presente idrocele. Segnali di flusso pressochè assenti al colordoppler". I markers tumorali (AFP, B-HCG e LDH)successivamente esaminati sono risultati negativi. Il parere dell'ecografo, che è un mio amico, è che la struttura alterata, per la sua forma, non farebbe pensare ad un tumore, ma non lo esclude.
L'urologo ha detto, confermato anche da alcuni mei amici medici, che l'esame finale per avere una diagnosi definitiva è la biopsia. L'ago aspirato non sarebbe attendibile. Da quello che mi è parso di capire, la biopsia testicolare può essere fatta solo tramite asportazione radicale del testicolo per via inguinale in quanto il testicolo non può essere raggiunto attraverso lo scroto per prelevare un campione di tessuto perchè, qualora fossero presenti cellule tumorali, sussisterebbe il pericolo che queste possano infiltrare i vasi linfatici. Mi sembra assurdo che solo per avere una diagnosi certa bisogna asportare una parte del corpo che potrebbe avere delle ripercussioni psicologiche non indifferenti soprattutto nel caso che l'esame risultasse negativo. Spero di aver capito male. Per questo chiedo:
1. C'è qualche altra indagine meno invasiva e che sia altrettanto certa?
2. Conoscete nella zona di Napoli-Caserta-Campania o anche altrove quache Centro specializzato o medico scrupoloso e con esperienza tale da poter contemperare le due esigenze della sua responsabilità professionale e quella di un giovane che possibillmente vorrebbe rimanere integro qualora sussistano i presupposti? Certo, se il male c'è il testicolo si asporta e buonanotte al secchio. Ma, se ci sono buoni motivi di ritenere che il tumore non c'è, perchè menomare un giovane per il solo fatto che "così siamo sicuri che..." o peggio per non correre rischi medico-legali come è capitato al figlio di una mia amica al quale in sede operatoria a seguito di una biopsia estemporanea, pur risultando negativa, fu ugualmente deciso di asportare il testicolo.
3. In caso di positività del tumore, mi si dice che si guarisce nel 90% dei casi e che l'altro testicolo è in grado di assolvere pienamente alle funzioni sessuali, ma leggo anche che la terapia può essere causa di infertilità, talvolta permanente per cui si consiglia la crio-conservazionedello sperma.
Qual'è la verità?
Ringrazio di cuore per la risposta.
francesco
L'urologo ha detto, confermato anche da alcuni mei amici medici, che l'esame finale per avere una diagnosi definitiva è la biopsia. L'ago aspirato non sarebbe attendibile. Da quello che mi è parso di capire, la biopsia testicolare può essere fatta solo tramite asportazione radicale del testicolo per via inguinale in quanto il testicolo non può essere raggiunto attraverso lo scroto per prelevare un campione di tessuto perchè, qualora fossero presenti cellule tumorali, sussisterebbe il pericolo che queste possano infiltrare i vasi linfatici. Mi sembra assurdo che solo per avere una diagnosi certa bisogna asportare una parte del corpo che potrebbe avere delle ripercussioni psicologiche non indifferenti soprattutto nel caso che l'esame risultasse negativo. Spero di aver capito male. Per questo chiedo:
1. C'è qualche altra indagine meno invasiva e che sia altrettanto certa?
2. Conoscete nella zona di Napoli-Caserta-Campania o anche altrove quache Centro specializzato o medico scrupoloso e con esperienza tale da poter contemperare le due esigenze della sua responsabilità professionale e quella di un giovane che possibillmente vorrebbe rimanere integro qualora sussistano i presupposti? Certo, se il male c'è il testicolo si asporta e buonanotte al secchio. Ma, se ci sono buoni motivi di ritenere che il tumore non c'è, perchè menomare un giovane per il solo fatto che "così siamo sicuri che..." o peggio per non correre rischi medico-legali come è capitato al figlio di una mia amica al quale in sede operatoria a seguito di una biopsia estemporanea, pur risultando negativa, fu ugualmente deciso di asportare il testicolo.
3. In caso di positività del tumore, mi si dice che si guarisce nel 90% dei casi e che l'altro testicolo è in grado di assolvere pienamente alle funzioni sessuali, ma leggo anche che la terapia può essere causa di infertilità, talvolta permanente per cui si consiglia la crio-conservazionedello sperma.
Qual'è la verità?
Ringrazio di cuore per la risposta.
francesco
[#1]
Gentile Signora
quello che le hanno detto i colleghi è giustissimo
quando c'è un sospetto di neoformazione testicolare l'unica via per redimere il dubbio è l'inguinotomia esplorativa con biopsia estemporanea. La biopsia è un piccolo frammento che non menoma per niente il testicolo.
I MARKERS negativi non assicurano sempre se c'è anche un sospetto ecografico testicolare.
l'esame obiettivo è un ulteriore dato di conforto
non è possibile eseguire una biopsia o agoaspirato transcrotale per rischio in caso di positività di disseminzaione linfonodale diversa da quella che è la normale via per il testicolo cioè i linfonodi retroperitoneali. sarebbe molto più difficle poterlo curare
la neoplasia del testicolo per fortuna soprattutto dall'introduzione del cisplatino negli anni 70 è diventata se presa in uno stadio iniziale motlo curabile con percentueli di guarigione del 95- 96%
io faccio sempre l'esempio di Amstrong il ciclista che nonostante fosse affetto da eteroplsia tetsicolare ha avuto una guarigione totale ed è tornato a vincere come prima
quello che le hanno detto i colleghi è giustissimo
quando c'è un sospetto di neoformazione testicolare l'unica via per redimere il dubbio è l'inguinotomia esplorativa con biopsia estemporanea. La biopsia è un piccolo frammento che non menoma per niente il testicolo.
I MARKERS negativi non assicurano sempre se c'è anche un sospetto ecografico testicolare.
l'esame obiettivo è un ulteriore dato di conforto
non è possibile eseguire una biopsia o agoaspirato transcrotale per rischio in caso di positività di disseminzaione linfonodale diversa da quella che è la normale via per il testicolo cioè i linfonodi retroperitoneali. sarebbe molto più difficle poterlo curare
la neoplasia del testicolo per fortuna soprattutto dall'introduzione del cisplatino negli anni 70 è diventata se presa in uno stadio iniziale motlo curabile con percentueli di guarigione del 95- 96%
io faccio sempre l'esempio di Amstrong il ciclista che nonostante fosse affetto da eteroplsia tetsicolare ha avuto una guarigione totale ed è tornato a vincere come prima
dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com
[#2]
Urologo
La problematica che lei espone è molto comune dopo l'individuazione occasionale di una formazione endotesticolare. L'ecografi aha lo svantaggio di essere legata all'esperienza dell'operatore e può condurre anche fuori strada.
In considerazione del Sua comprensibile apprensione può contattarmi al 081/5461264 per una completa valutazione del caso.
Comunque l' esame "non invasivo" che va eseguito in caso di conferma del dato ecografico da Lei indicato è la Risonanza magnetica scrotale con mezzo di contrasto.
Comunque in casi del genere è meglio non perdere tempo ed essere operativi.
Prof. Ciro Mauro
titolare Cattedra di Urologia
2a Università di Napoli
In considerazione del Sua comprensibile apprensione può contattarmi al 081/5461264 per una completa valutazione del caso.
Comunque l' esame "non invasivo" che va eseguito in caso di conferma del dato ecografico da Lei indicato è la Risonanza magnetica scrotale con mezzo di contrasto.
Comunque in casi del genere è meglio non perdere tempo ed essere operativi.
Prof. Ciro Mauro
titolare Cattedra di Urologia
2a Università di Napoli
[#3]
Gentile Utente,
il problema di Suo figlio merita ovviamente particolare attenzione. Senza ulteriori indugi, sottoporrei Suo figlio ad intervento chirurgico di biopsia testicolare (solo un piccolo frammneto del testicolo interessato), se occorresse sotto guida ecotomografica intra-operatoria da effettuarsi ovviamente per via inguinale, e immediato esame istologico intra-operatorio.
Se il risultato fosse negativo, l'intervento è terminato. Se il risultato indica la presenza di modificazioni proliferative, si DEVE procedere alla asportazione del testicolo e di tutto il funicolo spermatico, con eventuale posizionamento contestuale (se il paziente lo richiede) di protesi testicolare in elastomero di silicone.
Consulti un sanitario di fiducia al più presto, anche nel Sud Italiano esistono strutture Pubbliche all'altezza del problema.
Affettuosi auguri di pronta risoluzione del Suo problema.
Cordiali saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
il problema di Suo figlio merita ovviamente particolare attenzione. Senza ulteriori indugi, sottoporrei Suo figlio ad intervento chirurgico di biopsia testicolare (solo un piccolo frammneto del testicolo interessato), se occorresse sotto guida ecotomografica intra-operatoria da effettuarsi ovviamente per via inguinale, e immediato esame istologico intra-operatorio.
Se il risultato fosse negativo, l'intervento è terminato. Se il risultato indica la presenza di modificazioni proliferative, si DEVE procedere alla asportazione del testicolo e di tutto il funicolo spermatico, con eventuale posizionamento contestuale (se il paziente lo richiede) di protesi testicolare in elastomero di silicone.
Consulti un sanitario di fiducia al più presto, anche nel Sud Italiano esistono strutture Pubbliche all'altezza del problema.
Affettuosi auguri di pronta risoluzione del Suo problema.
Cordiali saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
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