Stafilococco Haemolyticus nello Sperma
Salve gentili dottori , un anno fa facendo gli esami ho avuto come esito positivo nello sperma e nel liquido prostatito, il batterio : Stafilococco Haemolyticus. Ed ecco che a distanza di un anno, anche se l'avevo eliminato, si ripresenta sempre nel liquido prostatico e nello sperma. (un anno fa poi si è fatto resistente e si è trasformato in Escherichia Coli, debellando anche quest'ultimo) Ho dei fastidi e dolorini leggeri nella zona perianale, quando vado ad urinare, vado in modo irregolare (cioe' vado stretto e lento nel getto dell'urina) questo è dovuto al batterio? non capisco perche' se l'ho debellato si ripresenta...questo vuol dire che ritornera' sempre? Che effetti negativi puo' avere sulla mia salute? Ora lo sto curando con antibiotico LEVOFLOXACINA il nome del farmaco : Levoxacin (GlaxoSmithKline). Devo assumere in tutto 21 pillole, faccio 7 e poi stacco per una settimana e poi ricomincio. Quindi 3 settimane di pillole + 3 di stacco. Puo' avere effetti sull'erezione questo batterio?
Grazie per le risposte.
Grazie per le risposte.
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Gent.le utente,
una prostatite ( dai sintomi presumo che ci soffra) è causato da diversi ceppi batterici eo virali o miceti normalmente non patogeni sulla cute, ne conviene che la focalizzazione della malattia ad un unico batterio è praticamente impossibile, inoltre sappia che è assolutamente impossibile sterilizzare il parenchima prostatico ( per la conformazione e per la enorme presenza di fruttosio).
Quando si è asintomatici si è in fase do prostatite cronica catarrale e di conseguenza , per non ricadere, è bene seguire sempre i consigli alimentari e di dieta che sicuramente Le avrà suggerito il collega urologo che la ha visitato.
Cordialmente
una prostatite ( dai sintomi presumo che ci soffra) è causato da diversi ceppi batterici eo virali o miceti normalmente non patogeni sulla cute, ne conviene che la focalizzazione della malattia ad un unico batterio è praticamente impossibile, inoltre sappia che è assolutamente impossibile sterilizzare il parenchima prostatico ( per la conformazione e per la enorme presenza di fruttosio).
Quando si è asintomatici si è in fase do prostatite cronica catarrale e di conseguenza , per non ricadere, è bene seguire sempre i consigli alimentari e di dieta che sicuramente Le avrà suggerito il collega urologo che la ha visitato.
Cordialmente
Dott.Roberto Mallus
[#2]
Utente
Grazie dottore per la tempestiva risposta...quindi a quanto pare è difficile uscire da questa prostatite? Io ho fatto molte cure per la prostatite,ma senza esito positivo, i fastidi sono sempre la, quando piu' forti quando di meno (a secondo del cibo) Ma non c'e' un rimedio efficace? cosa puo' portare negli anni a venire questa prostatite cronica? Vado in conseguenze critiche? Ho 27 anni, ci soffro da circa 4 anni.
[#3]
Per prima cosa si metta in cura da un urologo ed uno solo con cui abbia facilmente la possibilità di confrontarsi e ne segua i consigli di abitudini alimentari e di vita;infatti nella condizione di prosttaite cronica catarrale non si ha alcun sintomo o fastidio e quindi la malattia non è invalidante.
Si tratta della facilità di congestionarsi di una banale ghiandola.
Cordialmente
Si tratta della facilità di congestionarsi di una banale ghiandola.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 40.1k visite dal 30/07/2012.
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