Carcinoma della vescica in situ multifocale
a mio marito di 54 anni e' stato diagnosticato un carcinoma in situ multifocale ( su 7 prelievi bioptic i5 sono positivi. ha gia' fatto un primo ciclo di bcg ed ora attendiamo di fare il citologico di controllo; l'urologo che lo ha in cura dice di aspettare tre mesi, un altro ha detto 1 mese. quale e' il tempo giusto per non avere un risultato falsato? Inoltre il nostro medico di base ci ha messo una grandissima ansia dicendo che per lui sarebbe bene vista l'eta' e il fatto che mio marito non risultava assolutamente a rischio per questo carcinoma( mai fumato, sempre attento alla dieta, sportivo ) intervenire con una cistectomia radicale per metterci al riparo da progressioni future della malattia e per una prospettiva di vita piu' lunga.Premetto che prima di arrivare alla biopsia mio marito ha fatto tre citologici sempre positivi una tac con contrasto ( pero' non completa per avvenuto schoc anafillattico ) e due ecografie Ci sono casi nella sua famiglia di carcinomi sia mamma vivente (mammella e utero) e papa' deceduto per carc. all'esofago ora cosa e' bene fare ? seguire tutto il protocollo come dice l'urologo che lo segueper questo tipo di carcinoma o pensare seriamente alle parole del medico di base? grazie
[#1]
Gent.ma utente,
ho letto con attenzione la storia clinica riportata e Le devo dire che in tal caso, e a mio avviso, sia il suo medico di base che l'urologo da cui è in cura hanno entrambi una certa ragione.
Cmq io mi schiero con il collega urologo per le seguenti ragioni: se è pur vero che suo marito ha in corpo "una bomba " capace di esplodere in ogni momento (da cui la decisione di una cistectomia radicale),è anche vero che la cistectomia radicale seppur seguita da una ricostruzione con una neovescica ileale è cmq un intervento invalidante, che oltretutto provoca impotenza coeundi.
Ecco perchè l'urologo cerca in tutti i modi di preservare la vescica con controlli attenti e vicini nel tempo.
Di conseguenza , un consiglio, senta una persona e una sola se tiene alla preservazione della sua mente perchè troverà qualcuno che cmq le metterà dubbi .
Riguardo agli altri suoi interrogativi ...lasci perdere pensi al presente ed alla situazione attuale e non si perda in pensieri che poco la aiuterebbero anche perchè suo marito ha più che mai bisogno di Lei e della sua spensieratezza.Se vuole ci ragguagli
Cordialmente
ho letto con attenzione la storia clinica riportata e Le devo dire che in tal caso, e a mio avviso, sia il suo medico di base che l'urologo da cui è in cura hanno entrambi una certa ragione.
Cmq io mi schiero con il collega urologo per le seguenti ragioni: se è pur vero che suo marito ha in corpo "una bomba " capace di esplodere in ogni momento (da cui la decisione di una cistectomia radicale),è anche vero che la cistectomia radicale seppur seguita da una ricostruzione con una neovescica ileale è cmq un intervento invalidante, che oltretutto provoca impotenza coeundi.
Ecco perchè l'urologo cerca in tutti i modi di preservare la vescica con controlli attenti e vicini nel tempo.
Di conseguenza , un consiglio, senta una persona e una sola se tiene alla preservazione della sua mente perchè troverà qualcuno che cmq le metterà dubbi .
Riguardo agli altri suoi interrogativi ...lasci perdere pensi al presente ed alla situazione attuale e non si perda in pensieri che poco la aiuterebbero anche perchè suo marito ha più che mai bisogno di Lei e della sua spensieratezza.Se vuole ci ragguagli
Cordialmente
Dott.Roberto Mallus
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.5k visite dal 27/07/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore al seno
Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.