Esito Rmn prostatica
Buongiorno e molte grazie in anticipo per la risposta alla mia domanda.
Ho recentemente fatto sottoporre il mio anziano padre (85 anni) ad una RMN PROSTATICA di cui qui di seguito riporto il risultato.
La mia domanda è la seguente, in base a quanto scritto è il caso di fare rientrare mio padre dal luogo di villeggiatura per ulteriori accertamenti (con le relative problematiche logistiche dovute all'età) oppure posso rimandare a settembre al suo rientro un controllo da un medico specializzato?
QUESITO DIAGNOSTICO: Sospetto ca prostatico. In anamnesi pregresso intervento per adenocarcinoma prostatico
nel 1994. PSA=4.44ng/ml (15/05/2012).
TECNICA: Esame condotto con bobina endorettale e bobine phased-array. Eseguite scansioni assiali e coronali
oblique parallele al piano dell'uretra, pesate in T1 e T2, anche con fat-sat; scansioni T1 pesate dinamiche con bolo
endovenoso di MdC paramagnetico (O. 1 mmol/kg). Elaborazioni mediante sottrazione di immagine e curve di
enhancemenUtempo. Spettroscopia 1 H con tecnica 3D CSI.
Rilievi: presenza di plurimi artefatti metallici in esiti chirurgici. In tali limiti, si rileva a sede peri-uretrale al terzo
medio-distale a destra, area ipointensa nelle acquisizioni T2 pesate, senza tuttavia franche alterazioni della
vascolarizzazione contestuale o della mappa ADC, reperto di non sicura caratterizzazione, meritevole di valutazione
bioptica mirata, in relazione ai valori di PSA del paziente.
Mal valutabile il segnale spettroscopico per la presenza di artefatti.
Diverticolosi del sigma. Alcuni linfonodi sub-centimetrici con linfocentro adiposo a sede inguinale bilaterale.
Assente ascite.
Grazie mille a chi mi voglia rispondere
Ho recentemente fatto sottoporre il mio anziano padre (85 anni) ad una RMN PROSTATICA di cui qui di seguito riporto il risultato.
La mia domanda è la seguente, in base a quanto scritto è il caso di fare rientrare mio padre dal luogo di villeggiatura per ulteriori accertamenti (con le relative problematiche logistiche dovute all'età) oppure posso rimandare a settembre al suo rientro un controllo da un medico specializzato?
QUESITO DIAGNOSTICO: Sospetto ca prostatico. In anamnesi pregresso intervento per adenocarcinoma prostatico
nel 1994. PSA=4.44ng/ml (15/05/2012).
TECNICA: Esame condotto con bobina endorettale e bobine phased-array. Eseguite scansioni assiali e coronali
oblique parallele al piano dell'uretra, pesate in T1 e T2, anche con fat-sat; scansioni T1 pesate dinamiche con bolo
endovenoso di MdC paramagnetico (O. 1 mmol/kg). Elaborazioni mediante sottrazione di immagine e curve di
enhancemenUtempo. Spettroscopia 1 H con tecnica 3D CSI.
Rilievi: presenza di plurimi artefatti metallici in esiti chirurgici. In tali limiti, si rileva a sede peri-uretrale al terzo
medio-distale a destra, area ipointensa nelle acquisizioni T2 pesate, senza tuttavia franche alterazioni della
vascolarizzazione contestuale o della mappa ADC, reperto di non sicura caratterizzazione, meritevole di valutazione
bioptica mirata, in relazione ai valori di PSA del paziente.
Mal valutabile il segnale spettroscopico per la presenza di artefatti.
Diverticolosi del sigma. Alcuni linfonodi sub-centimetrici con linfocentro adiposo a sede inguinale bilaterale.
Assente ascite.
Grazie mille a chi mi voglia rispondere
[#1]
Gentile Signore,
molto francamente le consiglio di lasciare il suo anziano genitore il più tranquillo possibile nella sua vileggiatura estiva ed estinguere sul nascere qualsiasi apprensione, sia con lui che nella cerchia famigliare. Lei non ci ha precisato su quando sia stato effettuato l'intervento (prostatectomia radicale immagino) ma credo siano passati almeno 15 anni. Se dopo 15 anni dalla prostatectomia e ad 85 anni di età il PSA è 4,4 certamente si può pensare ad una piccola ripresa di malattia, ma sicuramente di modestissimo volume e posizione ignota. L'avere eseguito la risonanza magnetica va già molto oltre l'eccesso di scrupolo, il riscontro comunque è dubbio e potrebbe eventualmente essere chiarito solo da una biopsia, che personalmente escluderei di eseguire senza alcun dubbio. L'unica cosa che potrebbe spingere a far quar qualcosa dal punto di vista terapeutico sarebbe la comparsa di gravi problemi ad urinare, cosa che vedo comunque molto improbabile. Ovviamente è indispensabile che la situazione sia valutata da chi ha seguito fino ad oggi suo padre, ma credo proprio che non mancherà di confermarle l'opportunità di un atteggiamento attendista. A quella nobile età, qualsiasi neoplasia ha uno sviluppo molto lento, spesso inapprezzabile, mentre qualsiasi azione, terapia, indagine invasiva portano immancabilmente con loro degli effetti collaterali. Ci faccia eventualmente sapere.
Saluti
molto francamente le consiglio di lasciare il suo anziano genitore il più tranquillo possibile nella sua vileggiatura estiva ed estinguere sul nascere qualsiasi apprensione, sia con lui che nella cerchia famigliare. Lei non ci ha precisato su quando sia stato effettuato l'intervento (prostatectomia radicale immagino) ma credo siano passati almeno 15 anni. Se dopo 15 anni dalla prostatectomia e ad 85 anni di età il PSA è 4,4 certamente si può pensare ad una piccola ripresa di malattia, ma sicuramente di modestissimo volume e posizione ignota. L'avere eseguito la risonanza magnetica va già molto oltre l'eccesso di scrupolo, il riscontro comunque è dubbio e potrebbe eventualmente essere chiarito solo da una biopsia, che personalmente escluderei di eseguire senza alcun dubbio. L'unica cosa che potrebbe spingere a far quar qualcosa dal punto di vista terapeutico sarebbe la comparsa di gravi problemi ad urinare, cosa che vedo comunque molto improbabile. Ovviamente è indispensabile che la situazione sia valutata da chi ha seguito fino ad oggi suo padre, ma credo proprio che non mancherà di confermarle l'opportunità di un atteggiamento attendista. A quella nobile età, qualsiasi neoplasia ha uno sviluppo molto lento, spesso inapprezzabile, mentre qualsiasi azione, terapia, indagine invasiva portano immancabilmente con loro degli effetti collaterali. Ci faccia eventualmente sapere.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 25/07/2012.
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