Il giorno seguente mi recai dal medico curante che dopo un esame oggettivo mi ordinò due esami
Salve, non so se sia questo il modo più opportuno per chiederle un parere sommario, ma ci provo ugualmente.
Una mattina di circa 3 anni fa, dopo essermi svegliato, mi recai come al solito in bagno per mingere avvertendo un fortissimo bruciore all'uretra e notai un evitente spellamento del glande.
Il giorno seguente mi recai dal medico curante che dopo un esame oggettivo mi ordinò due esami; un tampone uretrale ed un urinocoltura. Visionati i risultati degli esami: tampone positivo a circa 10 colonie di batteri, orinocoltura negativa, il medico mi prescrisse Amoxicillina per 7 giorni.
La settimana successiva al termine della prima cura riscontrai una completa guarigione per quanto riguardava lo spellamento del glande, ma continuavo ad avvertire bruciore durante la minzione ed eiaculazione.
Cose che riferii allo stesso medico il quale mi prescrisse una ulteriore cura a base di Levoxacin per 10 giorni.
Come in precedenza dopo 7 giorni mi presentai nuovamente dal medico esprimendo una sensazione pressochè identica, forse lievemente migliorata.
Il medico decise di indirizzarmi ad un urologo della mia zona e su consiglio del nuovo specialista mi sottoposi a vari esami. Se no ricordo male furono: tampone uretrale, micoplasma, ureaplasma, urinocoltura e spermiogramma.
Risultò quasi tutto negativo fatta eccezione per tampone e spermiogramma dove vennero localizzate rare colonie di un batterio di cui ora non ricordo il nome.
Nonostante ciò mi fece ripetere vari cicli di antibiotici assortiti, tra i quali ricordo il Bactrim.
Ad un anno circa dall'inizio del mio disagio riconosco che tornai quasi alla normalità, se non fosse che molto sporadicamente potrei avvertire un lieve bruciore al termine di una minzione (soprattutto l'ultima prima di coricarmi) oppure dopo un rapporto sessuale nei primi minuti che succedono l'eiaculazione se dovessi avere lo stimolo di urinare in quel caso avverto un bruciore molto fastidioso che si protrae anche per un'oretta.
Ripeto sono eventualità molto sporadiche.
Ora che è passato del tempo dall'ultima cura e che sinceramente mi ha molto contrariato per la massiccia quantità di antibiotici presi in un lasso di tempo veramente lungo, mi sono convinto nel consultarmi di nuovo con uno specialista e desidererei un vostro parere.
So di essere stato un po' prolisso, ma volevo essere abbastanza esaustivo, pienamente cosciente del fatto che le parole non possono portare a nessuna diagnosi certa.
Resto quindi in attesa di una vostra risposta e vi ringrazio di cuore per l'interessamento che vorrete dedicarmi.
Cordiali saluti.
Una mattina di circa 3 anni fa, dopo essermi svegliato, mi recai come al solito in bagno per mingere avvertendo un fortissimo bruciore all'uretra e notai un evitente spellamento del glande.
Il giorno seguente mi recai dal medico curante che dopo un esame oggettivo mi ordinò due esami; un tampone uretrale ed un urinocoltura. Visionati i risultati degli esami: tampone positivo a circa 10 colonie di batteri, orinocoltura negativa, il medico mi prescrisse Amoxicillina per 7 giorni.
La settimana successiva al termine della prima cura riscontrai una completa guarigione per quanto riguardava lo spellamento del glande, ma continuavo ad avvertire bruciore durante la minzione ed eiaculazione.
Cose che riferii allo stesso medico il quale mi prescrisse una ulteriore cura a base di Levoxacin per 10 giorni.
Come in precedenza dopo 7 giorni mi presentai nuovamente dal medico esprimendo una sensazione pressochè identica, forse lievemente migliorata.
Il medico decise di indirizzarmi ad un urologo della mia zona e su consiglio del nuovo specialista mi sottoposi a vari esami. Se no ricordo male furono: tampone uretrale, micoplasma, ureaplasma, urinocoltura e spermiogramma.
Risultò quasi tutto negativo fatta eccezione per tampone e spermiogramma dove vennero localizzate rare colonie di un batterio di cui ora non ricordo il nome.
Nonostante ciò mi fece ripetere vari cicli di antibiotici assortiti, tra i quali ricordo il Bactrim.
Ad un anno circa dall'inizio del mio disagio riconosco che tornai quasi alla normalità, se non fosse che molto sporadicamente potrei avvertire un lieve bruciore al termine di una minzione (soprattutto l'ultima prima di coricarmi) oppure dopo un rapporto sessuale nei primi minuti che succedono l'eiaculazione se dovessi avere lo stimolo di urinare in quel caso avverto un bruciore molto fastidioso che si protrae anche per un'oretta.
Ripeto sono eventualità molto sporadiche.
Ora che è passato del tempo dall'ultima cura e che sinceramente mi ha molto contrariato per la massiccia quantità di antibiotici presi in un lasso di tempo veramente lungo, mi sono convinto nel consultarmi di nuovo con uno specialista e desidererei un vostro parere.
So di essere stato un po' prolisso, ma volevo essere abbastanza esaustivo, pienamente cosciente del fatto che le parole non possono portare a nessuna diagnosi certa.
Resto quindi in attesa di una vostra risposta e vi ringrazio di cuore per l'interessamento che vorrete dedicarmi.
Cordiali saluti.
[#1]
Caro signore,
difficile dare una risposta esauriente da qua da una tastiera. tenga presente che a volte i sintomi delle uretriti persistono soprattutto se le cure sono state laboriose. E comunq12ue i rapporti vanno protyetti con profilattico fino a guarigione avvenuta, e si fa controllare la partner dal ginecologo, per evitare fenomeno di ping pong.
difficile dare una risposta esauriente da qua da una tastiera. tenga presente che a volte i sintomi delle uretriti persistono soprattutto se le cure sono state laboriose. E comunq12ue i rapporti vanno protyetti con profilattico fino a guarigione avvenuta, e si fa controllare la partner dal ginecologo, per evitare fenomeno di ping pong.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 18/07/2012.
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