Dolore testicolo dx e fastidio alla coscia
SALVE A TUTTI, SCRIVO NELLA SPERANZA DI POTER CAPIRE COME AFFRONTARE IL MIO PROBLEMA. I PASSAGGI FONDAMENTALI SONO: ALL'ETA' DI 20 ANNI SONO STATO OPERATO DI ERNIA INGUINALE DX, CON OTTIMI RISULTATI E NESSUN PROBLEMA NEGLI ANNI A SEGUIRE, MA DA CIRCA 2 ANNI SOFFRO DI UN DOLORE ACUTO PERSISTENTE AI TESTICOLI (IN PARTICOLARE IL DX E SCENDE AVVOLTE GIU' PER LA GAMBA)ANCHE AL PIU PICCOLO URTO CHE RIENTRA NELLA QUOTIDIANITA' E INTIMITA DI COPPIA. DURANTE I RAPPORTI SESSUALI ORMAI MI VIENE AUTOMATICO EVITARE POSIZIONI E SITUAZIONI DOVE SO CHE MI CREANO MAGGIOR DOLORE ANCHE IL SEMPLICE TATTO CON LA MANO. CIRCA 2 ANNI FA RECATOMI IMMEDIATAMENTE DAL MIO UROLOGO MI E' STATA DIAGNOSTICATA E "CURATA" UNA CALCIFICAZIONE PROSTATICA CON ANTIOBOTICI E INTEGRATORI CON NOTEVOLISSIMO MIGLIORAMENTO DELLE VIE URINARIE E DELLA STESSA FUNZIONALITA' E DIMENSIONE DELLA PROSTATA. IL MIO MEDICO MI HA ANCHE DETTO CHE LA CAUSA DEL DOLORE (CHE E' SEMPRE PRESENTE MA ACUTO IN PERIODI ALTERNI DI 2..3 MESI) E' POSSIBILMENTE COLLEGATA AD UNA ADERENZA CAUSATA DALL'INTERVENTO-ERNIA MIA HA CONSIGLIATO UNO SPECIALISTA DEL DOLORE.SONO PREOCCUPATO PERCHE HO ESEGUITO ANCHE LO SPERMIOGRAMMA : LA FUNZIONALITA' C'E' MA NON E' DELLE MIGLIORI ED INOLTRE QUASI SEMPRE RISCONTRO IL LIQUIDO SEMINALE A GRUMI E LA IACULAZIONE E' PRIVA DI POTENZA.LA MIA PAURA CHE CI SIA IN ATTO UNA SITUAZIONE IRREVERSIBILE CHE MI PORTERA' ALLA STERILITA'. QUALI SONO GLI ESAMIE LE EVENTUALI CURE URGENTI DA POTER FARE? GRAZIE
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Gentile lettore,
visti tutti i suoi complessi problemi con una forte e decisa componente andrologica, ora le consiglierei, dopo averne parlato anche con il suo medico di famiglia, di sentire in diretta un bravo andrologo con chiare competenze anche in patologia della riproduzione umana.
In questo modo, si potrà, valutata la sua reale situazione clinica capire quale è la causa e poi a ruota, se possibile, impostare una strategia terapeutica più precisa e mirata.
Cordiali saluti.
visti tutti i suoi complessi problemi con una forte e decisa componente andrologica, ora le consiglierei, dopo averne parlato anche con il suo medico di famiglia, di sentire in diretta un bravo andrologo con chiare competenze anche in patologia della riproduzione umana.
In questo modo, si potrà, valutata la sua reale situazione clinica capire quale è la causa e poi a ruota, se possibile, impostare una strategia terapeutica più precisa e mirata.
Cordiali saluti.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 15/07/2012.
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