Epididimite: diagnosi e cure

Gentili dottori,
ho 35 anni e sono una persona che non ha mai sofferto di problemi urologici.
Dal mese di ottobre però ho iniziato ad avvertire forti dolori ad un testicolo che si presentavano sotto forma di fitte lancinanti a cui seguiva un dolore sordo e continuo; osservando la periodicità con cui si presentava, ho notato l’acuirsi del dolore in concomitanza dei rapporti sessuali.
Inizialmente ho trascurato il problema pensando che fosse un episodio isolato o una semplice infiammazione che sarebbe guarita in breve tempo.
Il dolore intanto non passava e ho deciso di rivolgermi ad uno specialista per curare il problema che comunque persisteva.
Dal 6 di gennaio io e la mia fidanzata abbiamo in ogni caso osservato un periodo di astinenza sessuale di circa due mesi durante il quale il mio dolore si era attenuato arrivando anche a scomparire.
A febbraio mi sono rivolto ad un urologo che mi ha diagnosticato un’epididimite (probabilmente causata da un’infezione batterica) e segnalato la possibile presenza di varicocele, prospettando anche l’eventualità di intervenire chirurgicamente; mi ha comunque effettuato subito un’ecografia che ha evidenziato “zone di fibrosi alla testa dell’epididimo sinistro e ectasia al plesso pampiniforme”.
Per approfondire le ricerche l’urologo mi ha prescritto anche un ecocolordoppler per sospetta presenza di varicocele, un conseguente spermiogramma e un’ecografia all’addome.
L’ecodoppler non ha segnalato la presenza di varicocele e ovviamente ciò mi ha sollevato facendomi nuovamente sottovalutare il problema; così io e la mia fidanzata abbiamo interrotto l’astinenza ma, tre giorni dopo il primo rapporto sessuale, ho avvertito nuovamente il dolore accompagnato stavolta da uno stato febbrile (ho il sospetto che gli episodi siano collegati).
Aggiungo inoltre che io e la mia fidanzata ci siamo sottoposti a novembre ad una cura antibiotica per debellare la presenza di alcuni batteri(Trichomonas, Mycoplasma e Streptococco beta emolitico di gruppo B) emersa da un tampone endocervicale eseguito da lei(questi i farmaci che abbiamo assunto: Bassado, Cleocin crema, Augmentin, Sporanox). La cura ha dato esiti positivi per tutti i batteri eccetto lo streptococco che è ancora presente.
Infine, dallo spermiogramma è emerso un unico valore non nella norma, ovvero quello relativo alla morfologia degli spermatozoi (cioè 8% su 15%).
Ora non so cosa pensare…se fosse epididimite, esiste una cura antibiotica, ho la speranza di guarire o sono destinato a conviverci (so che infatti la cura è molto lenta)?
Questo problema potrebbe anche essere causato da un’infezione batterica provocata dai problemi che aveva la mia partner? Sarebbe bene anche eseguire una spermiocultura?
Potrebbe risolversi con un’ulteriore cura di coppia per lo streptococco (la ginecologa ha prescritto alla mia fidanzata il Klacid da assumere in coppia) o comunque la guarigione della mia fidanzata non significherebbe soluzione del problema anche per me?
Dobbiamo ancora astenerci dai rapporti sessuali?
Potrebbe invece essere un’infiammazione legata al sospetto dell’urologo della presenza di varicocele (anche se l’ecodoppler l’ha smentita!)?Ho letto che spesso queste patologie si presentano insieme…
Ovviamente tutta questa situazione è causa di preoccupazioni e dolori per me, è fonte di disagio per la coppia poiché temiamo l’infertilità (so che l’epididimite può avere ripercussioni sul sistema riproduttivo) e ha provocato un senso di colpa nella mia fidanzata che pensa di esserne la causa.
Spero che possiate aiutarmi o almeno darmi delle linee guida su quali accertamenti dovrei ancora fare per avere un quadro completo e la certezza della guarigione perché sono davvero un po’ spaventato.
Vi ringrazio molto per l’attenzione e resto in attesa di un vostro cortese e tempestivo riscontro.
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
caro utente, come prima cosa le devo dire che è difficile che la causa dell'epidimite sia il varicocele, ma è più da ricercare in un infezione o in abitudini sbaglite come attività sessuale sregolata pratica del coito interrotto etc..
cmq le consiglio di seguire i consigli del suo urologo
cordiali saluti
dott. Giuseppe Quarto
www.prevenzioneprostata.com

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Le epididimiti sono spesso il risultato di infiammazioni dell'apparato prostato-vescicolare non ben guarite. Sono delle patologie piuttosto noiose perchè dolorose e difficili da eradicare e che normalmente esitano con una cicatrice palpabile come una sorta di nocciola. Vengono trattate con antibiotici e antiinfiammatori, ma è fondamentale a cnhe ritornare a delle abitudini di vita e d alimentari più sobrie.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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Utente
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Gentili dottori,
Vi ringrazio davvero per la tempestiva risposta. Il fatto che l'epididimite non sia legata alla presenza del varicocele mi tranquillizza.
Vi chiedo se il Klacid da assumere insieme alla mia fidanzata ci possa aiutare ad eliminare la presenza dell'ultimo batterio (streptococco) e quindi agevolare la mia guarigione o se la soluzione stia in una terapia specifica per me.
Ultima cosa: per evitare i dolori devo ancora astenermi dai rapporti sessuali?
Molte grazie ancora e cordiali saluti.