Asportazione vescica

A mio padre gli è stata decretata una prossima asportazione della vescica e della prostata con probabile ricostruzione della vescica con un tratto di intestino o con eventuale confluenza all’esterno con un sacchetto di raccolta.
La causa è dovuta a neoplasie infiltranti e recidivanti in vescica. Turb varie ed instillazioni senza risultati positivi. No metastasi a distanza.
Lui ha sintomi di bruciori ed infiammazioni uretrali e pelviche.

Pur vero che stiamo di fronte ad un brutto male ma, io mi chiedo e chiedo ai medici urologi ed oncologi che leggono questo mio post, con tutta l’alta tecnologia biomedica e tutti i traguardi raggiunti, possibile che ancora si debba mutilare in modo così devastante e mortificante?

Fermo restando che la vescica sia a forma tumorale primitiva, senza metastasi sparse, azzardo a chiedere quanto segue:

con un buon intervento a cielo aperto non si può estrarre (senza separarla dal circolo sanguigno e nervoso) la parte da mutilare, la vescica, aprirla, trattarla tipo sottoporla ad alte temperature tali da eliminare i focolai neoplasici o decorticarla del suo strato foriero di neoplasie, oppure con altri accorgimenti chimici, laser, ecc. insomma renderla innocua e non più prolifica?

Tale vescica, se pur un pò maltrattata, sarebbe pur sempre la propria, sicuramente migliore del tratto intestinale a sostituzione o peggio il sacchetto esterno. Inoltre conserverebbe la prostata, magari efficiente.

Dico eresie?

Poi, per non martirizzare l’uretra, la quale deve sopportare le introduzioni ripetute di canne metalliche, dette resettori adatti alle Turb, comunque rigide, non si possono corredare di un ugello, collocato subito dopo l’obbiettivo e la luce situati alla testa del resettore, che rilasci una sostanza siliconacea (invece del gel lubrificante che non protegge l’epitelio), la quale, formi una camicia di protezione alla parete uretrale man mano che il resettore procede, evitando così il contatto tra la canna e l’epitelio della mucosa?


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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
capisco la sua discussione e spero sia utile cmq quale sfogo.
Intanto se sarà possibile eseguire una neovescica ileale ortotopica Le assicuro che la vita di relazione non è compromessa anche se è vero che suo padre dovrà imparare a urinare mediante contrazione addominale non avendo l'ileo le caratteristiche muscolari proprie della vescica.
Riguardo ad una possibile sostituzione della vescica malata penso che potrà aiutarci in un prossimo futuro la ricerca sulle cellule staminali
Cordialmente

Dott.Roberto Mallus

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Utente
Utente
Molte grazie per la risposta e la sua comprensione del mio stato d'animo ma, non ha fatto accenno a quanto ho scritto circa la conservazione della vescica, trattata, nei vari modi possibili, direttamente in sala operatoria, in modo da renderla sterile a neo formazioni. Grazie
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Non le ho risposto, e non se ne abbia a male, perchè le sue teorie sono fantascientifiche almeno al tempo odierno.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Oncologo, Chirurgo generale, Urologo 16k 473 2
Cara lettrice,

purtroppo la sua diea , allo stato delle cose, solo pura fantasia.
non è possibile eliminare la neioplasia senza eliminare l'organo affetta dalla neoplasia.
Se non ci sono metastasi una soluzione del genere potrebbe consentire a suo padre di vivere abbastanza tranquillamente e senza rilevanti limitazioni della qualità di vita assai a lungo
cari saluto

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Utente
Utente
Grazie per le risposte. Il tentativo dell'uovo di Colombo l'ho tentato, sembra non sia realizzabile, percui ora non ho piu remore. Per il resto speriamo bene.