Asportazione vescica
A mio padre gli è stata decretata una prossima asportazione della vescica e della prostata con probabile ricostruzione della vescica con un tratto di intestino o con eventuale confluenza all’esterno con un sacchetto di raccolta.
La causa è dovuta a neoplasie infiltranti e recidivanti in vescica. Turb varie ed instillazioni senza risultati positivi. No metastasi a distanza.
Lui ha sintomi di bruciori ed infiammazioni uretrali e pelviche.
Pur vero che stiamo di fronte ad un brutto male ma, io mi chiedo e chiedo ai medici urologi ed oncologi che leggono questo mio post, con tutta l’alta tecnologia biomedica e tutti i traguardi raggiunti, possibile che ancora si debba mutilare in modo così devastante e mortificante?
Fermo restando che la vescica sia a forma tumorale primitiva, senza metastasi sparse, azzardo a chiedere quanto segue:
con un buon intervento a cielo aperto non si può estrarre (senza separarla dal circolo sanguigno e nervoso) la parte da mutilare, la vescica, aprirla, trattarla tipo sottoporla ad alte temperature tali da eliminare i focolai neoplasici o decorticarla del suo strato foriero di neoplasie, oppure con altri accorgimenti chimici, laser, ecc. insomma renderla innocua e non più prolifica?
Tale vescica, se pur un pò maltrattata, sarebbe pur sempre la propria, sicuramente migliore del tratto intestinale a sostituzione o peggio il sacchetto esterno. Inoltre conserverebbe la prostata, magari efficiente.
Dico eresie?
Poi, per non martirizzare l’uretra, la quale deve sopportare le introduzioni ripetute di canne metalliche, dette resettori adatti alle Turb, comunque rigide, non si possono corredare di un ugello, collocato subito dopo l’obbiettivo e la luce situati alla testa del resettore, che rilasci una sostanza siliconacea (invece del gel lubrificante che non protegge l’epitelio), la quale, formi una camicia di protezione alla parete uretrale man mano che il resettore procede, evitando così il contatto tra la canna e l’epitelio della mucosa?
La causa è dovuta a neoplasie infiltranti e recidivanti in vescica. Turb varie ed instillazioni senza risultati positivi. No metastasi a distanza.
Lui ha sintomi di bruciori ed infiammazioni uretrali e pelviche.
Pur vero che stiamo di fronte ad un brutto male ma, io mi chiedo e chiedo ai medici urologi ed oncologi che leggono questo mio post, con tutta l’alta tecnologia biomedica e tutti i traguardi raggiunti, possibile che ancora si debba mutilare in modo così devastante e mortificante?
Fermo restando che la vescica sia a forma tumorale primitiva, senza metastasi sparse, azzardo a chiedere quanto segue:
con un buon intervento a cielo aperto non si può estrarre (senza separarla dal circolo sanguigno e nervoso) la parte da mutilare, la vescica, aprirla, trattarla tipo sottoporla ad alte temperature tali da eliminare i focolai neoplasici o decorticarla del suo strato foriero di neoplasie, oppure con altri accorgimenti chimici, laser, ecc. insomma renderla innocua e non più prolifica?
Tale vescica, se pur un pò maltrattata, sarebbe pur sempre la propria, sicuramente migliore del tratto intestinale a sostituzione o peggio il sacchetto esterno. Inoltre conserverebbe la prostata, magari efficiente.
Dico eresie?
Poi, per non martirizzare l’uretra, la quale deve sopportare le introduzioni ripetute di canne metalliche, dette resettori adatti alle Turb, comunque rigide, non si possono corredare di un ugello, collocato subito dopo l’obbiettivo e la luce situati alla testa del resettore, che rilasci una sostanza siliconacea (invece del gel lubrificante che non protegge l’epitelio), la quale, formi una camicia di protezione alla parete uretrale man mano che il resettore procede, evitando così il contatto tra la canna e l’epitelio della mucosa?
[#1]
Gent.le utente,
capisco la sua discussione e spero sia utile cmq quale sfogo.
Intanto se sarà possibile eseguire una neovescica ileale ortotopica Le assicuro che la vita di relazione non è compromessa anche se è vero che suo padre dovrà imparare a urinare mediante contrazione addominale non avendo l'ileo le caratteristiche muscolari proprie della vescica.
Riguardo ad una possibile sostituzione della vescica malata penso che potrà aiutarci in un prossimo futuro la ricerca sulle cellule staminali
Cordialmente
capisco la sua discussione e spero sia utile cmq quale sfogo.
Intanto se sarà possibile eseguire una neovescica ileale ortotopica Le assicuro che la vita di relazione non è compromessa anche se è vero che suo padre dovrà imparare a urinare mediante contrazione addominale non avendo l'ileo le caratteristiche muscolari proprie della vescica.
Riguardo ad una possibile sostituzione della vescica malata penso che potrà aiutarci in un prossimo futuro la ricerca sulle cellule staminali
Cordialmente
Dott.Roberto Mallus
[#4]
Cara lettrice,
purtroppo la sua diea , allo stato delle cose, solo pura fantasia.
non è possibile eliminare la neioplasia senza eliminare l'organo affetta dalla neoplasia.
Se non ci sono metastasi una soluzione del genere potrebbe consentire a suo padre di vivere abbastanza tranquillamente e senza rilevanti limitazioni della qualità di vita assai a lungo
cari saluto
purtroppo la sua diea , allo stato delle cose, solo pura fantasia.
non è possibile eliminare la neioplasia senza eliminare l'organo affetta dalla neoplasia.
Se non ci sono metastasi una soluzione del genere potrebbe consentire a suo padre di vivere abbastanza tranquillamente e senza rilevanti limitazioni della qualità di vita assai a lungo
cari saluto
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 11.2k visite dal 11/07/2012.
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