Aumento psa
salve dottori.
mio padre, adesso di anni 71, nel novembre 2008 subiva intervento di prostatectomia radicale per un tumore alla prostata (gleason 8), il quale, a seguito delle indagini post-operatorie risultava radicato solo alla prostata.
a seguito dell'intervento il psa risultava azzerato.
in seguito ha subito delle piccole variazioni, fino ad arrivare a giugno 2012 al valore dello 0,23!
cosa ne pensate di tale evoluzione?
l'urologo che lo ha in cura e che lo ha seguito per tutto il percorso, ha detto di non preoccuparsi eccessivamente: gli ha prescritto, per il momento, delle pillole (capsures) per il rinforzo del sistema immunitario, ed una tac addome e pelvi per verificare la zona operata e dintorni.
grazie!!
mio padre, adesso di anni 71, nel novembre 2008 subiva intervento di prostatectomia radicale per un tumore alla prostata (gleason 8), il quale, a seguito delle indagini post-operatorie risultava radicato solo alla prostata.
a seguito dell'intervento il psa risultava azzerato.
in seguito ha subito delle piccole variazioni, fino ad arrivare a giugno 2012 al valore dello 0,23!
cosa ne pensate di tale evoluzione?
l'urologo che lo ha in cura e che lo ha seguito per tutto il percorso, ha detto di non preoccuparsi eccessivamente: gli ha prescritto, per il momento, delle pillole (capsures) per il rinforzo del sistema immunitario, ed una tac addome e pelvi per verificare la zona operata e dintorni.
grazie!!
[#1]
Gentile Signora,
un PSA toatale di 0.23 a quattro anni di distanza dalla prostatectomia radicale per un Gleason 8 certamente non deve preoccupare. Pertanto, l'atteggiamento del Vostro specialista di riferimento può considerarsi ampiamente condivisibile. Ovviamente i dosaggi andranno ripetuti con la consueta cadenza, sarà interessante notare se questo modestissimo incremento manifestasse delle accelerezioni.
Saluti
un PSA toatale di 0.23 a quattro anni di distanza dalla prostatectomia radicale per un Gleason 8 certamente non deve preoccupare. Pertanto, l'atteggiamento del Vostro specialista di riferimento può considerarsi ampiamente condivisibile. Ovviamente i dosaggi andranno ripetuti con la consueta cadenza, sarà interessante notare se questo modestissimo incremento manifestasse delle accelerezioni.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Gent.le utente,
premesso che lei ci offre una stadiazione non precisa che viene eseguita dall'anatomopatologo così come non ci specifica se abbia eseguito una lifadenectomia nè tantomeno il valore del PSA prima dell'intervento ch ( PT1,2 ,a ,b,c?)
credo che il comportamento dell'urologo che lo ha in cura sia corretto e quindi ne segua i consigli.
Le aggiungo che piccole variazioni del PSA ,dopo anni ,sono frequenti e non significano ripresa di malattia
Cordialmente
premesso che lei ci offre una stadiazione non precisa che viene eseguita dall'anatomopatologo così come non ci specifica se abbia eseguito una lifadenectomia nè tantomeno il valore del PSA prima dell'intervento ch ( PT1,2 ,a ,b,c?)
credo che il comportamento dell'urologo che lo ha in cura sia corretto e quindi ne segua i consigli.
Le aggiungo che piccole variazioni del PSA ,dopo anni ,sono frequenti e non significano ripresa di malattia
Cordialmente
Dott.Roberto Mallus
[#8]
Gentile Signore,
considerato l'attuale valore del PSA comunque molto basso, sarebbe stato altamente improbabile rilevare delle alterazioni alla TAC, d'ogni modo siamo soddisfatti di questa ulteriore conferma di un buon decorso, nonostante il Gleason 8 iniziale.
Saluti
considerato l'attuale valore del PSA comunque molto basso, sarebbe stato altamente improbabile rilevare delle alterazioni alla TAC, d'ogni modo siamo soddisfatti di questa ulteriore conferma di un buon decorso, nonostante il Gleason 8 iniziale.
Saluti
[#16]
Gentile Signore,
in linea di massima viene considerata sospetta una situazione in cui il PSA sale a tre controli eseguiti eseguito ogni 4-6 mesi. Tenga conto che i valori assoluti sono ancora molto bassi ed al momento con questi livelli non esistono indagini tanto sensibili da individuare di preciso la localizzazione del tessuto che potrebbe produrre il PSA. Tant'è che in alcuni centri di medicina nucleare la PET non viene eseguita per valori di PSA inferiori ad un certo livello.
Saluti
in linea di massima viene considerata sospetta una situazione in cui il PSA sale a tre controli eseguiti eseguito ogni 4-6 mesi. Tenga conto che i valori assoluti sono ancora molto bassi ed al momento con questi livelli non esistono indagini tanto sensibili da individuare di preciso la localizzazione del tessuto che potrebbe produrre il PSA. Tant'è che in alcuni centri di medicina nucleare la PET non viene eseguita per valori di PSA inferiori ad un certo livello.
Saluti
[#18]
Gentile Signore,
l'innalzamento costante e progressivo del PSA in esiti di prostatectomia radicale è considerato segno di "ripresa biochimica di malattia" dove il termine "biochimica" indica il fatto che non sia individuabile il punto esatto della recidiva. Per valori di PSA così bassi è comunque probabile che la localizzazione (anche se non dimostrabile) si trovi a livello della zona operata oppure nei linfonodi circostanti. Molto improbabile invece la localizzazione ossea, che comunque può essere esclusa eseguendo una scintigrafia. In genere si inizia a pensare che qualcosa vada fatto con valori di PSA tra 1 e 2 ng/ml. La scelta della terapia varia poi essenzialmente tra una radioterapia dello scavo pelvico oppure l'inizio di una terapia ormonale, oppure una combinazione delle due. Ogni centro ed ogni specialista segue perlopiù le sue abitudini.
Saluti
l'innalzamento costante e progressivo del PSA in esiti di prostatectomia radicale è considerato segno di "ripresa biochimica di malattia" dove il termine "biochimica" indica il fatto che non sia individuabile il punto esatto della recidiva. Per valori di PSA così bassi è comunque probabile che la localizzazione (anche se non dimostrabile) si trovi a livello della zona operata oppure nei linfonodi circostanti. Molto improbabile invece la localizzazione ossea, che comunque può essere esclusa eseguendo una scintigrafia. In genere si inizia a pensare che qualcosa vada fatto con valori di PSA tra 1 e 2 ng/ml. La scelta della terapia varia poi essenzialmente tra una radioterapia dello scavo pelvico oppure l'inizio di una terapia ormonale, oppure una combinazione delle due. Ogni centro ed ogni specialista segue perlopiù le sue abitudini.
Saluti
[#19]
gent.le utente,
certo che potrebbe non essere una ripresa di malattia,difatti le dicevo di essere sotto controllo ,cmq se aumentasse ancora il PSA ,come le dicevo, esiste ancora un'arma radioterapica ( dopo TC con colina) e la terapia con blocco androgenico totale.
Cordialmente
certo che potrebbe non essere una ripresa di malattia,difatti le dicevo di essere sotto controllo ,cmq se aumentasse ancora il PSA ,come le dicevo, esiste ancora un'arma radioterapica ( dopo TC con colina) e la terapia con blocco androgenico totale.
Cordialmente
[#20]
Utente
salve gentili dottori,
questa mattina mio padre si è sottoposto a visita presso il prof. che l'operò e che lo sta seguendo in tutto il percorso.
ha affermanto,per il momento, di non fare nulla. prima di iniziare una eventuale terapia ormonale (con il CASODEX) bisogna attendere un eventuale incremento del valore del psa che al momento è ancora basso.
ha inoltre affermato che qualora bisognasse iniziare la terapia ormonale questa andrà proseguita tutta la vita.
Grazie.
questa mattina mio padre si è sottoposto a visita presso il prof. che l'operò e che lo sta seguendo in tutto il percorso.
ha affermanto,per il momento, di non fare nulla. prima di iniziare una eventuale terapia ormonale (con il CASODEX) bisogna attendere un eventuale incremento del valore del psa che al momento è ancora basso.
ha inoltre affermato che qualora bisognasse iniziare la terapia ormonale questa andrà proseguita tutta la vita.
Grazie.
[#23]
Gentile Signore,
è inteso che quasiasi tipo di terapia ormonale debba essere in linea di massima continua ed a tempo indefinito, poiché ovviamente il farmaco non è "curativo" a lungo termine ma piuttosto "tiene sotto controllo" la situazione limitatamente all'arco della sua durata d'azione. In alcuni tumori prostatici a bassa aggressività in soggetti anziani che non vengono operati viene talora instaurata una terapia ormonale intermittente, in cui il farmaco viene sospeso quando ci si avvicina all'azzeramento del PSA e quindi ripreso quando i valori sono tornati al di sopra di 1-2 ng/ml. Questo corrisponde mediamente ad un anno di terapia e due di sospensione. Questo atteggiamento non ci pare sia stato fino ad oggi proposto per le riprese biochmiche di malattia, nè ci parrebbe in effetti prudente.
Saluti
è inteso che quasiasi tipo di terapia ormonale debba essere in linea di massima continua ed a tempo indefinito, poiché ovviamente il farmaco non è "curativo" a lungo termine ma piuttosto "tiene sotto controllo" la situazione limitatamente all'arco della sua durata d'azione. In alcuni tumori prostatici a bassa aggressività in soggetti anziani che non vengono operati viene talora instaurata una terapia ormonale intermittente, in cui il farmaco viene sospeso quando ci si avvicina all'azzeramento del PSA e quindi ripreso quando i valori sono tornati al di sopra di 1-2 ng/ml. Questo corrisponde mediamente ad un anno di terapia e due di sospensione. Questo atteggiamento non ci pare sia stato fino ad oggi proposto per le riprese biochmiche di malattia, nè ci parrebbe in effetti prudente.
Saluti
[#27]
Gentile Signora,
quando il PSA scende ... l'urologo certamente non si preoccupa! A quasi 5 anni di distanza da una prostatectomia radicale per un tumore Gleason 8 diremmo che ci si possa ritenere più che soddisfatti. Si prosegua dunque con i controlli, a cadenza semestrale.
Saluti
quando il PSA scende ... l'urologo certamente non si preoccupa! A quasi 5 anni di distanza da una prostatectomia radicale per un tumore Gleason 8 diremmo che ci si possa ritenere più che soddisfatti. Si prosegua dunque con i controlli, a cadenza semestrale.
Saluti
[#37]
Utente
Gentilissimo dottore, volevo aggiornarla circa la visita effettuata presso il prof. che operò mio padre. Egli ha affermato di ripetere, a dicembre, il controllo del psa totale ed verificare anche il testosterone. In caso di nuovo aumento del psa ed di valori di testosterone non nella norma procedere con la terapia ormonale ( in pillole o con iniezioni con cadenza trimestrale o semestrale). Lei cosa ne pensa? Grazie
[#39]
Utente
gentile dottore,
a seguito di nuovo prelievo il valore del psa è aumentato fino allo 0,73. inoltre il valore del testosterone è di 369.
mio padre settimana prossima si recherà a visita presso il prof.
in attesa, lei cosa ne pensa di questa tendenza al rialzo del valore del psa negli ultimi mesi?
grazie
a seguito di nuovo prelievo il valore del psa è aumentato fino allo 0,73. inoltre il valore del testosterone è di 369.
mio padre settimana prossima si recherà a visita presso il prof.
in attesa, lei cosa ne pensa di questa tendenza al rialzo del valore del psa negli ultimi mesi?
grazie
[#40]
Una tendenza consolidata al rialzo dovrebbe essere confermata da un un ulteriore controllo successivo. D'ogni modo i valori sono ancora troppo bassi perché qualsiasi accertamento (TAC, PET, risonanza magnetica) abbia la ragionevole possibilità di cogliere il punto in cui questo PSA viene prodotto.
[#43]
Utente
salve. mio padre si è recato a visita presso il prof.
egli non ha trovato nulla di grave in atto, ma tuttavia ha ritenuto di prescrivere, in via precauzionale, la terapia con BICALUTAMIDE sotto forma o di pillola giornaliera o sotto forma di siringa mensile.
la settimana prossima il prof. concretamente prescriverà questo farmaco (ha lasciato scelta a mio padre sulla modalità di assunzione, pillola o siringa).
1) esistono delle differenza tra pillola o siringa? le due modalità si equivalgono? quale sarebbe preferibile?
Grazie mille e buona giornata!!!
egli non ha trovato nulla di grave in atto, ma tuttavia ha ritenuto di prescrivere, in via precauzionale, la terapia con BICALUTAMIDE sotto forma o di pillola giornaliera o sotto forma di siringa mensile.
la settimana prossima il prof. concretamente prescriverà questo farmaco (ha lasciato scelta a mio padre sulla modalità di assunzione, pillola o siringa).
1) esistono delle differenza tra pillola o siringa? le due modalità si equivalgono? quale sarebbe preferibile?
Grazie mille e buona giornata!!!
[#45]
Utente
evidentemente deve esserci stato un difetto di comprensione con il curante: forse lui faceva riferimento ad altro farmaco da assumere tramite iniezione, ma con principio attivo diverso dalla bicalutamide.
Lei pertanto, gentile dottore, in linea di massima e teorica, considerati i limiti di un consulto on line, cosa consiglierebbe?
grazie
Lei pertanto, gentile dottore, in linea di massima e teorica, considerati i limiti di un consulto on line, cosa consiglierebbe?
grazie
[#46]
Il farmaco iniettivo è il cosiddetto LH-RH analogo (od antagonista) che blocca la produzione del testosterone. In genere questa è considerata la terapia principale, cui si associa la bicalutamide nei casi più aggressivi. La decisione di iniziare una terapia adiuvante deve comunque essere meditata attentamente, poichè non priva di effetti collaterali.
[#48]
Utente
salve.
mio padre dopo tre mesi circa di terapia con CASODEX, ha effettuato il controllo del psa e del testosterone.
I valori sono i seguenti: psa: 0,15 ng/ml e testosterone 948,6 ng/dl.
Come può notarsi c'e' stato, rispetto ai valori precedenti all'assunzione del casodex (psa 0,73 e testosterone 369), un forte abbattimento del psa ed un forte aumento del testosterone.
In attesa del consueto consulto con il prof. che segue mio padre, cosa ne pensate?
grazie.
mio padre dopo tre mesi circa di terapia con CASODEX, ha effettuato il controllo del psa e del testosterone.
I valori sono i seguenti: psa: 0,15 ng/ml e testosterone 948,6 ng/dl.
Come può notarsi c'e' stato, rispetto ai valori precedenti all'assunzione del casodex (psa 0,73 e testosterone 369), un forte abbattimento del psa ed un forte aumento del testosterone.
In attesa del consueto consulto con il prof. che segue mio padre, cosa ne pensate?
grazie.
[#54]
Utente
Buongiorno. E' da un po' che non aggiorno la situazione clinica di mio padre.
Il suo PSA, a seguito dell'inizio della cura con casodex (tutt'ora in essere), si era pressoché azzerato, sino a giungere, circa sei mesi fa, al valore dello 0,054.
Ieri, facendo il routinario controllo, vi è stato un innalzamento del valore prostatico ad 0,092.
Cosa ne pensate?
Porgo cordiali saluti
Il suo PSA, a seguito dell'inizio della cura con casodex (tutt'ora in essere), si era pressoché azzerato, sino a giungere, circa sei mesi fa, al valore dello 0,054.
Ieri, facendo il routinario controllo, vi è stato un innalzamento del valore prostatico ad 0,092.
Cosa ne pensate?
Porgo cordiali saluti
[#56]
Utente
Salve.
Mio padre, ieri, si è sottoposto alla consueta visita di controllo presso il prof. urologo napoletano che lo opero' nel 2008 di prostatectomia radicale.
L'esito è il seguente:
1) Nulla a carico della loggia prostatica. Buoni i tessuti.
2) Conferma del valore ancora basso del psa (0,092). Il professore ha consigliato, per il mese di giugno, di trasformare la cura attualmente vigente (casodex 150 mg compresse) in una cura di tipo infettivo con cadenza mensile. Il curante ritiene che la terapia invettiva possa assicurare un migliore assorbimento del medicinale.
Molto cordialmente
Mio padre, ieri, si è sottoposto alla consueta visita di controllo presso il prof. urologo napoletano che lo opero' nel 2008 di prostatectomia radicale.
L'esito è il seguente:
1) Nulla a carico della loggia prostatica. Buoni i tessuti.
2) Conferma del valore ancora basso del psa (0,092). Il professore ha consigliato, per il mese di giugno, di trasformare la cura attualmente vigente (casodex 150 mg compresse) in una cura di tipo infettivo con cadenza mensile. Il curante ritiene che la terapia invettiva possa assicurare un migliore assorbimento del medicinale.
Molto cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 60 risposte e 9.3k visite dal 11/07/2012.
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