Angiomiolipoma rene sx 6 cm.

Egregi Dottori,
sono una donna di 34 anni ed ho scoperto (eco + TC) di avere un angiomiolipoma di 6 cm e altri due di 6 e 8 mm al rene sx.
Ho avuto pareri discordanti circa la terapia da seguire, in particolare un urologo mi ha consigliato di rifare una nuova ecografia tra 6 mesi per valutare l'evoluzione e, in caso di referti "sovrapponibili", di eseguire nuovi controlli regolarmente senza intervenire chirurgicamente.
Un altro parere, invece, tenderebbe ad asportarli a breve (anche se non con urgenza) per evitare rischi di sanguinamento e per operare in condizioni stabili e non di urgenza.
Mi farebbe molto piacere avere il vostro parere in merito.
In particolare, vorrei sapere se in caso di rottura dell'angiomilipoma si va incontro ad un maggiore rischio di nefrectomia totale e se con l'intervento programmato ci sono maggiori probabilità di preservare buona parte del rene.
Infine, la presenza di angiomiolipomi quanto può essere correlata con i dolori gastro/addominali (intermittenti e non localizzati sempre nella stessa zona), che sono stati la causa iniziale degli accertamenti compiuti?

Grazie per aver messo a disposizione di tutti la vostra competenza.

Con stima
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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Cara signora anzitutto tendo a tranquillizzarla circa l'inesistenza di alcuna correlazione tra i dolori addominali e gastrici con l'angiomiolipoma renale. Questo ultimo è una patologia per lo più benigna che è di riscontro non infrequente e che ha la tendenza ad accrescersi in virtù delle sue componenti lipomatose e vascolari sovrabbondanti.
Il rischio che esso può dare è la rottura spontanea ed il successivo sanguinamento che costituisce una emergenza da pronto soccorso e da intervento chirurgico. Quando di piccole dimensioni essi vanno controllati nel tempo con ecografie. Il comportamento aggressivo (cioè di volere operare per la rimozione) è parimenti corretto e soprattutto giustificato se le neoformazioni assumono dimensioni superiori al centimetro e mezzo o si accrescono repentinamente nel tempo o se hanno multiple localizzazioni (nel suo caso ci sarebbe indicazione all'intervento visto che lei ne ha 3 anche se piccoli).
In questi casi la scelta è assolutamente del paziente, in ogni caso lei mi sembra ben seguita.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
concordo con il collega

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
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