Prostatiti e università/ricerca scientifica
Buongiorno,
vorrei porre un interrogativo ai medici specialisti urologi iscritti a questo portale.
Parto dal presupposto che sono una persona molto curiosa e sono andato sui siti delle più importanti università italiane a spulciare i programmi didattici relativi alle scuole di specializzazione in urologia.
Ho avuto modo di verificare che solo il 20 % delle lezioni e dei programmi vertono
anche sulle prostatiti (pochissime ore in realtà).
Centinaia di argomenti relativi al cancro della prostata, ipertrofia prostatica e pochissimi docenti che trattano di prostatiti.
Tuttavia sono andato a spulciare i programmi delle lezioni in diversi atenei americani e cinesi e in quest'ultimo caso l'argomento viene trattato maggiormente.
Secondo voi è un caso oppure è una scelta ben ponderata?
Io sinceramente non riesco a fare il punto.
Vi ringrazio per la disponibilità.
Cordialità.
vorrei porre un interrogativo ai medici specialisti urologi iscritti a questo portale.
Parto dal presupposto che sono una persona molto curiosa e sono andato sui siti delle più importanti università italiane a spulciare i programmi didattici relativi alle scuole di specializzazione in urologia.
Ho avuto modo di verificare che solo il 20 % delle lezioni e dei programmi vertono
anche sulle prostatiti (pochissime ore in realtà).
Centinaia di argomenti relativi al cancro della prostata, ipertrofia prostatica e pochissimi docenti che trattano di prostatiti.
Tuttavia sono andato a spulciare i programmi delle lezioni in diversi atenei americani e cinesi e in quest'ultimo caso l'argomento viene trattato maggiormente.
Secondo voi è un caso oppure è una scelta ben ponderata?
Io sinceramente non riesco a fare il punto.
Vi ringrazio per la disponibilità.
Cordialità.
[#1]
Gentile lettore,
non è un caso ma un problema di "sensibilità culturale e scientifica" che spesso gli atenei nazionali hanno, grazie alle figure che vi operano, maturato.
In estrema sintesi ancora oggi si ritiene più importante e "nobile" trattare e studiare un problema oncologico e si considerano invece le problematiche flogistiche, infiammatorie, come temi e situazioni cliniche di secondo livello, di serie B.
Cordiali saluti.
non è un caso ma un problema di "sensibilità culturale e scientifica" che spesso gli atenei nazionali hanno, grazie alle figure che vi operano, maturato.
In estrema sintesi ancora oggi si ritiene più importante e "nobile" trattare e studiare un problema oncologico e si considerano invece le problematiche flogistiche, infiammatorie, come temi e situazioni cliniche di secondo livello, di serie B.
Cordiali saluti.
Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Ex utente
Grazie della risposta dottore.
Pertanto conferma che in altri paesi (Stati Uniti in primis) patologie come quelle
prostatiche vengono considerate in misura assai più rilevante piuttosto che nel
nostro paese?
Fateci caso. I docenti universitari italiani che insegnano urologia sfornano articoli, libri e pubblicazioni concentrati quasi esclusivamente sul cancro della prostata e comunque su questioni attinenti la chirurgia che interessa l'apparato urinario.
Sinceramente non ho mai trovato una sola pubblicazione scientifica inerente l'infiammazione prostatica scritta da un italiano.
Le fonti fanno sempre riferimento a medici stranieri.
Eppure le statistiche parlano chiaro e la prostatite affligge una vasta fetta della popolozione maschile di una determinata età.In tutto il mondo occidentalizzato.
Grazie
Pertanto conferma che in altri paesi (Stati Uniti in primis) patologie come quelle
prostatiche vengono considerate in misura assai più rilevante piuttosto che nel
nostro paese?
Fateci caso. I docenti universitari italiani che insegnano urologia sfornano articoli, libri e pubblicazioni concentrati quasi esclusivamente sul cancro della prostata e comunque su questioni attinenti la chirurgia che interessa l'apparato urinario.
Sinceramente non ho mai trovato una sola pubblicazione scientifica inerente l'infiammazione prostatica scritta da un italiano.
Le fonti fanno sempre riferimento a medici stranieri.
Eppure le statistiche parlano chiaro e la prostatite affligge una vasta fetta della popolozione maschile di una determinata età.In tutto il mondo occidentalizzato.
Grazie
[#3]
La sua analisi può essere sostanzialmente condivisa anche se forse leggermente esagerata!
Se non gli universitari esistono però molte altre realtà cliniche ospedaliere, private ed altro che queste attenzioni invece cercano di averle.
Ancora un cordiale saluto.
Se non gli universitari esistono però molte altre realtà cliniche ospedaliere, private ed altro che queste attenzioni invece cercano di averle.
Ancora un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.3k visite dal 28/06/2012.
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