Prostatodinia
Carissimi dottori vi ringrazio fin d'ora se potrete essermi d'aiuto.
A Gennaio del 2012 scopro di avere un infezione delle vie urinarie da Klebsiella pnumoniae:segue una cura con antibiotico e l'infezione sparisce.Dopo due mesi comincio a sentire dolori nella zona pelvica e si verificano vari episodi di emospermia coì mi reco da un urologo.Mi dice che è una prostatite nn batterica anche in seguito ad analisi ed eco.mi curo con del ciproxin e tutto svanisce.
A fine maggio l emospermia si ripresenta e con essa dolore alla zona bassa della schiena,difficoltà ad urinare e dolori alla zona pelvica,chiamo l urologo e mi dice di fare la solita cura con ciproxin per sei giorni e supposte proxelan.Il fastidio nn passa e allora dopo dieci giorni dalla fine della cura ripeto gli esami:tutto negativo.Prenoto ancora una volta la visita dall'urologo e in seguito a eco mi dice che si sono formate delle calcificazioni probabilmente dovute all infezione di gennaio e con essa la prostata è un pò gonfia.la diagnosi che mi da è prostatodina.Mi ha detto che nn si guarisce da questo tipo di problema emi da un integratore(proposta mono) e le solite supposte.Ho cominciato da 5 giorni la cura ma i doloretti sono ancora presenti specie alla schiena.L'emospermia è color coca cola e mi sento abbastanza debole.Cosa devo fare,posso continuare così ed aspettare?
Premetto che sto molte ore in macchina .
Grazie
A Gennaio del 2012 scopro di avere un infezione delle vie urinarie da Klebsiella pnumoniae:segue una cura con antibiotico e l'infezione sparisce.Dopo due mesi comincio a sentire dolori nella zona pelvica e si verificano vari episodi di emospermia coì mi reco da un urologo.Mi dice che è una prostatite nn batterica anche in seguito ad analisi ed eco.mi curo con del ciproxin e tutto svanisce.
A fine maggio l emospermia si ripresenta e con essa dolore alla zona bassa della schiena,difficoltà ad urinare e dolori alla zona pelvica,chiamo l urologo e mi dice di fare la solita cura con ciproxin per sei giorni e supposte proxelan.Il fastidio nn passa e allora dopo dieci giorni dalla fine della cura ripeto gli esami:tutto negativo.Prenoto ancora una volta la visita dall'urologo e in seguito a eco mi dice che si sono formate delle calcificazioni probabilmente dovute all infezione di gennaio e con essa la prostata è un pò gonfia.la diagnosi che mi da è prostatodina.Mi ha detto che nn si guarisce da questo tipo di problema emi da un integratore(proposta mono) e le solite supposte.Ho cominciato da 5 giorni la cura ma i doloretti sono ancora presenti specie alla schiena.L'emospermia è color coca cola e mi sento abbastanza debole.Cosa devo fare,posso continuare così ed aspettare?
Premetto che sto molte ore in macchina .
Grazie
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Gentile lettore,
non è stata più ripetuta almeno una valutazione colturale sul liquido seminale?
Bisogna ora risentire il suo urologo e con lui rivalutare ed impostare eventualmente una nuova strategia diagnostica e poi terapeutica.
Si ricordi comunque che, in presenza di queste "problematiche urologiche”, può essere utile seguire anche alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale come: vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza, limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc; lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche; altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2 – 3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto; combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica; spegnere la sigaretta, se si fuma, perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica; tenere d'occhio la bilancia infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico. Infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi.
Infine ultimo consiglio ma non meno importante quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista che la stanno seguendo.
Un cordiale saluto.
non è stata più ripetuta almeno una valutazione colturale sul liquido seminale?
Bisogna ora risentire il suo urologo e con lui rivalutare ed impostare eventualmente una nuova strategia diagnostica e poi terapeutica.
Si ricordi comunque che, in presenza di queste "problematiche urologiche”, può essere utile seguire anche alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale come: vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza, limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc; lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche; altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2 – 3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto; combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica; spegnere la sigaretta, se si fuma, perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica; tenere d'occhio la bilancia infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico. Infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi.
Infine ultimo consiglio ma non meno importante quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista che la stanno seguendo.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.5k visite dal 27/06/2012.
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