Ho quindi effettuato cura prescrittami dal medico per 3 settimane con augumentin

Salve, a seguito di un tampone uretrale effettuato nel marzo u.s. È emersa la presenza di rare colonie di proteus mirabilis. Negativo invece il risultato della spermiocoltura. Ho quindi effettuato cura prescrittami dal medico per 3 settimane con augumentin( se non ricordo male pastiglie da 500mg x 2 volte al giorno). Successivamente alla cura ho ripetuto gli esami e il risultato è rimasto invariato, salvo la presenza anche di enterocco fecalis. Il medico ha deciso di curare in prima battuta il proteus, dato che l'antibiogramma non mostrava antibiotici sensibii ad entrambi i germi. Quindi miè stata prescritta una cura a base di ciproxin 750 mg una volta al giorno x 10 giorni. Leggendo il foglietto illustrativo del farmaco però ho appreso che in caso di prostatiti croniche ( così l'ha classificata il medico che mi segue da qualche anno per questo genere di problemi, a cui non sono nuovo) , è consigliabile un dosaggio più elevato del farmaco e per un lasso di tempo più ampio. Chiedo quindi un parere per sciogliere il mio dubbio, tenendo peraltro in considerazione il mio peso corporeo e il problema presenta anche fastidiosi disturbi. Grazie per l'attenzione
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
è probabile che il nostro Collega che la sta seguendo non voglia giustamente calcare troppo la mano con l'antibiotico e "saggiare" in un primo tempo la sensibilità del Proteus alla ciprofloxacina. Se questa verrà dimostrata, è probabile che il ciclo di terapia sarà ripetuto una o più volte a distanza di alcune settimane.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Nello scusarmi per la poco tempestiva risposta vorrei ringraziare il Dr. Piana.
Aggiungo un'ulteriore quesito di approfondimento. I batteri presenti possono condizionare irrevocabilmente la fertilità? Siamo alla ricerca di un secondo figlio e temo seriamente che la problematica in corso possa compromettere il raggiungimento di tale obiettivo.
Grazie ancora per l'attenzione.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
non sono i batteri di per loro ad influire sulla fertilità, ma piuttosto le alterazioni indotte dall'infiammazione cronica sul tessuto della prostata. Questa ghiandola secerne normalmente una sostanza che diluisce il liquido seminale prodotto dai testicoli, rendendolo ottimale per la vitalità e la mobilità degli spermatozoi. Certamente un'idea della potenziale fertilità, almeno in linea teorica, può essere data da un semplice esame del liquido seminale (spermiogramma).

Saluti
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Utente
Utente
grazie di nuovo per la risposta. In effetti stavo aspettando di terminare la cura in corso e trascorso un adeguato periodo di tempo (15 gg. penso siano sufficienti) , oltre a verficare gli esiti prodotti dai farmaci sulla prostatite pensavo di effettuare anche uno spermiogramma.
Cordiali saluti