Calcolo renale espulso ma provo ancora bruciore dove ho avuto i dolori
Buonasera circa venti gg fa' sono iniziati i dolori causa colica renale parte dx in questo periodo ho ricevuto circa 6/7 coliche ma da circa 4 gg ho espulso il calcolo ma il bruciore non piu' dolore mi tiene preoccupato in quanto la parte sottoposta a dolori e' quella che adesso mi provoca fastidi.
mi hanno prescritto un urografia ma devo preoccuparmi?
grazie mille sicuro di un vs risposta.
mi hanno prescritto un urografia ma devo preoccuparmi?
grazie mille sicuro di un vs risposta.
[#1]
Gentile Signore,
innanzi tutto bisognerebbe essere certi che sia stato davvero espulso il calcolo che causava la colica, confrontandolo "grosso modo" con quanto veniva segnalato dagli accertamenti (es. ecografia, radiografia). I disturibi che lei ci riferisce potrebbero avere infatti due cause:
- l'irritazione persistente dello sbocco in vescica dell'uretere (meato) che è stato leso, anche se minimamente, dal passaggio del calcolo;
- la persistenza di un altro calcolo (o di parte di quello espulso) allo stesso livello.
In effetti, dopo soli 4 giorni dall'espulsione, la prima causa potrebbe essere verosimile, ma dovrebbe comunque essere in riduzione e scomparire a breve, altrimenti la seconda causa è da sospettare seriamente.
L'urografia è un'indagine oggiogiorno ormai eseguita di rado ed in casi molto selezionati, noi non disponiamo degli elementi su cui chi l'ha in cura si è basato per consigliare questo esame. Limitatamente alla ricerca di un eventuale calcolo del tratto finale dell'uretere, l'ecografia potrebbe essere anche sufficiente.
Saluti
innanzi tutto bisognerebbe essere certi che sia stato davvero espulso il calcolo che causava la colica, confrontandolo "grosso modo" con quanto veniva segnalato dagli accertamenti (es. ecografia, radiografia). I disturibi che lei ci riferisce potrebbero avere infatti due cause:
- l'irritazione persistente dello sbocco in vescica dell'uretere (meato) che è stato leso, anche se minimamente, dal passaggio del calcolo;
- la persistenza di un altro calcolo (o di parte di quello espulso) allo stesso livello.
In effetti, dopo soli 4 giorni dall'espulsione, la prima causa potrebbe essere verosimile, ma dovrebbe comunque essere in riduzione e scomparire a breve, altrimenti la seconda causa è da sospettare seriamente.
L'urografia è un'indagine oggiogiorno ormai eseguita di rado ed in casi molto selezionati, noi non disponiamo degli elementi su cui chi l'ha in cura si è basato per consigliare questo esame. Limitatamente alla ricerca di un eventuale calcolo del tratto finale dell'uretere, l'ecografia potrebbe essere anche sufficiente.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
grazie per avermi risposto.
Io ho fatto sia l'ecografia e poi anche la diretta renale e da entrambe non si e' mai visto il calcolo pero' l'espulsione del calcolo e' certa in quanto l'ho raccolto e misurerebbe sui 4mm. ora sto facendo una cura di antibiotici e da come le prospettavo prima ora il dolore e' passato ma sento ancora fastidi su quella zona colpita da coliche come se fosse indolenzita.
l'urografia mi e' stata richiesta ancor prima che avvenisse l'espulsione del calcolo lei mi consiglia di fare un'altra eco o cosa?.
grazie e buona giornata.
Io ho fatto sia l'ecografia e poi anche la diretta renale e da entrambe non si e' mai visto il calcolo pero' l'espulsione del calcolo e' certa in quanto l'ho raccolto e misurerebbe sui 4mm. ora sto facendo una cura di antibiotici e da come le prospettavo prima ora il dolore e' passato ma sento ancora fastidi su quella zona colpita da coliche come se fosse indolenzita.
l'urografia mi e' stata richiesta ancor prima che avvenisse l'espulsione del calcolo lei mi consiglia di fare un'altra eco o cosa?.
grazie e buona giornata.
[#3]
Gentile Signore,
se gli accertamenti precedenti non avevano notato nulla, è molto probabile che la causa delle coliche sia stato il piccolo calcolo espulso. A distanza di pochi giorni questo "indolenzimento" è ancora giustificabile ma dovrebbe comunque regredire sostanzialmente entro breve tempo. Non essendo questa una situazione infettiva, l'antibiotico può influire poco, mentre potrebbero magari essere utili, a dosi ridotte, i farmaci che le erano stati consigliati per le coliche. Se questo è il primo episodio di calcoli ed il dolore scompare, potrebbe essere il caso di ripetere una ecografia tra qualche tempo. Se invece i sintomi persistono, l'urografia potrebbe essere l'indagine di scelta. Ovviamente, le indicazioni devono essere poste, variate o confermate solo da chi l'ha seguita in questo periodo.
Saluti
se gli accertamenti precedenti non avevano notato nulla, è molto probabile che la causa delle coliche sia stato il piccolo calcolo espulso. A distanza di pochi giorni questo "indolenzimento" è ancora giustificabile ma dovrebbe comunque regredire sostanzialmente entro breve tempo. Non essendo questa una situazione infettiva, l'antibiotico può influire poco, mentre potrebbero magari essere utili, a dosi ridotte, i farmaci che le erano stati consigliati per le coliche. Se questo è il primo episodio di calcoli ed il dolore scompare, potrebbe essere il caso di ripetere una ecografia tra qualche tempo. Se invece i sintomi persistono, l'urografia potrebbe essere l'indagine di scelta. Ovviamente, le indicazioni devono essere poste, variate o confermate solo da chi l'ha seguita in questo periodo.
Saluti
[#5]
Ex utente
Buongiorno dottore,
in settimana ho eseguito sia la diretta renale e sia le'co addome completo.
La diretta mi scrivono:ombre renali in sede di volume,in parte mascherate dal meteorismo.necessaria preparazione intestinale ew controllo rx con stratigrafia.in scavo pelvico a dx presenza di piccole opacita'calciche.
l'eco invece tutto normale.
grazie
in settimana ho eseguito sia la diretta renale e sia le'co addome completo.
La diretta mi scrivono:ombre renali in sede di volume,in parte mascherate dal meteorismo.necessaria preparazione intestinale ew controllo rx con stratigrafia.in scavo pelvico a dx presenza di piccole opacita'calciche.
l'eco invece tutto normale.
grazie
[#6]
Gentile Signore,
come già le dissi, se lei non accusa più alcun disturbo, direi che ci si potrebbe anche fermare qui ed eventualmente ricontrollare tra qualche mese. Se invece il disturbo persiste, si confermano le indicazioni ad indagini di secondo livello, come l'urografia o la TAC senza mezzo di contrasto. Le piccole opacità dello scavo pelvico che spesso si dimostrano alla radiografia semplice anche in assenza di calcoli sono perlopiù dovute a calcificazioni delle vene di quella zona, sono definiti fleboliti e non hanno alcun significato.
Saluti
come già le dissi, se lei non accusa più alcun disturbo, direi che ci si potrebbe anche fermare qui ed eventualmente ricontrollare tra qualche mese. Se invece il disturbo persiste, si confermano le indicazioni ad indagini di secondo livello, come l'urografia o la TAC senza mezzo di contrasto. Le piccole opacità dello scavo pelvico che spesso si dimostrano alla radiografia semplice anche in assenza di calcoli sono perlopiù dovute a calcificazioni delle vene di quella zona, sono definiti fleboliti e non hanno alcun significato.
Saluti
[#7]
Ex utente
diciamo che dolori non ne ho piu' ma di fastidio nella zona dx fino a dietro la schiena ci sono sempre tipo un po' di pesantezza.
il dottore mi ha consigliato di non prendere farmaci per il momento crede che debba fermarmi o possa prendere un qualcosa che non vada ad incidere sul rene??(parlo come antidolorifico o antinfiammatorio)
grazie mille e saluti
il dottore mi ha consigliato di non prendere farmaci per il momento crede che debba fermarmi o possa prendere un qualcosa che non vada ad incidere sul rene??(parlo come antidolorifico o antinfiammatorio)
grazie mille e saluti
[#8]
Gentile Signore,
se il disturbo non è scomparso, personalmente preferirei definire la situazione con gli accertamenti che le ho detto. Nei momenti di eventuale maggiore fastidio, non esiti ad assumere antidolorifici, il paracetamlo e sue associazioni certamente (es. Tachidol - Co-Efferalgan) non possono arrecare alcun danno.
Saluti
se il disturbo non è scomparso, personalmente preferirei definire la situazione con gli accertamenti che le ho detto. Nei momenti di eventuale maggiore fastidio, non esiti ad assumere antidolorifici, il paracetamlo e sue associazioni certamente (es. Tachidol - Co-Efferalgan) non possono arrecare alcun danno.
Saluti
[#9]
Ex utente
Buongiorno,
a distanza di circa 4 mesi sono ritornati i fastidi nella parte dx dove ho avuto le coliche renali ho effettuato una eco e si evidenzia:
Reni nei limiti per morfovolumetria ed ecostruttura per l'eta' senza evidenti lesioni di tipo focalee/o formazioni litiasiche macroscopiche ,ma renella microlitiasica ,max 2-43 m,m da ambo i lati.
che cosa mi consiglia di fare?
a distanza di circa 4 mesi sono ritornati i fastidi nella parte dx dove ho avuto le coliche renali ho effettuato una eco e si evidenzia:
Reni nei limiti per morfovolumetria ed ecostruttura per l'eta' senza evidenti lesioni di tipo focalee/o formazioni litiasiche macroscopiche ,ma renella microlitiasica ,max 2-43 m,m da ambo i lati.
che cosa mi consiglia di fare?
[#10]
Gentile Signore,
l'ecografia eseguita non parrebbe segnalare nulla di significativo, d'ogni modo se nonostante questo i fastidi sono intensi riterremmo necessario passare ad accertamenti più approfonditi. In particolare, come già le consigliammo il 5/7/2012 sarebbe opportuna l'esecuzione di una TAC senza mezzo di contrasto.
Saluti
l'ecografia eseguita non parrebbe segnalare nulla di significativo, d'ogni modo se nonostante questo i fastidi sono intensi riterremmo necessario passare ad accertamenti più approfonditi. In particolare, come già le consigliammo il 5/7/2012 sarebbe opportuna l'esecuzione di una TAC senza mezzo di contrasto.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 47.2k visite dal 23/06/2012.
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