Escherichia coli dopo probabile balanite candidosica
Buonasera e grazie in anticipo a tutti coloro che mi risponderanno.
Il mio problema inizia intorno ai primi di marzo durante il quale ho subito la rimozione di un dente. Il medico mi prescrisse antibiotico ABBA prima e dopo l'estrazione più TORADOL pasticche (avvisandomi che quest'ultimo era "pesante"). Dopo pochi giorni ho cominciato a notare un leggero arrossamento della punta del glande al quale non diedi molto peso nella convinzione che con una pulizia più accurata il problema fosse andato via. Ma non è stato così. Ho iniziato invece a sentire una stanchezza insolita addosso, talvolta senso di gonfiore e difficoltà digestive e lingua con patina bianca. Il medico di base mi dà MONURIL e DIFLUCAN compresse (non passa anzi mi ha fatto venire una cistite) L'arrossamento diventa più marcato e noto una sorta di "intorpidimento" del pene quindi vado dal dermatologo-venereologo il quale mi prescrive analisi e dice che è una infezione (scongiurando patologie serie) e per questo mi dà come cura degli sciacqui con permanganato di potassio. Analisi del sangue e delle urine negative. Premetto che dopo l'estrazione del dente ho dovuto per 2 mesi astenermi da qualsiasi attività fisica su indicazione del medico (ero abituato a correre almeno 3 volte a settimana). Di mia iniziativa inizio una dieta con assunzione di fermenti lattici ed eliminazione di latte, pane, dolci, fritti, insaccati e carne rossa. Ne trovo giovamento. Comincio ad andare in bagno regolare e senza episodi di stitichezza. Dopo un pò intorno all'arrossamento sulla punta del glande ho notato piccoli tratti di coloratura bianca. Spaventato mi sono fatto prescrivere una urinocoltura nella quale è emersa una discreta flora batterica con numerose colonie di escherichia coli (resistente quasi a tutto, tranne ad un paio di antibiotici tra i quali la nitrofurantoina). Torno dal dottore che mi prescrive 2 compresse al giorno di FURADANTIN per 10gg. Oggi è il terzo giorno e noto che quella coloratura bianca intorno all'arrossamento sta andando via. Nel frattempo continuo col permanganato ma l'arrossamento non vuole saperne di scomparire. Ho letto che la candida di solito fa da "mantello" ad altre cose. Mi chiedo se sia il mio caso nel senso che sono riuscito a debellare la candida la quale ha poi "liberato" il batterio dell'escherichia coli. Come potrei risolvere questo problema dell'arrossamento? Con qualche crema? Oppure persistendo col permanganato dovrei riuscire a mandarlo via?
Il mio problema inizia intorno ai primi di marzo durante il quale ho subito la rimozione di un dente. Il medico mi prescrisse antibiotico ABBA prima e dopo l'estrazione più TORADOL pasticche (avvisandomi che quest'ultimo era "pesante"). Dopo pochi giorni ho cominciato a notare un leggero arrossamento della punta del glande al quale non diedi molto peso nella convinzione che con una pulizia più accurata il problema fosse andato via. Ma non è stato così. Ho iniziato invece a sentire una stanchezza insolita addosso, talvolta senso di gonfiore e difficoltà digestive e lingua con patina bianca. Il medico di base mi dà MONURIL e DIFLUCAN compresse (non passa anzi mi ha fatto venire una cistite) L'arrossamento diventa più marcato e noto una sorta di "intorpidimento" del pene quindi vado dal dermatologo-venereologo il quale mi prescrive analisi e dice che è una infezione (scongiurando patologie serie) e per questo mi dà come cura degli sciacqui con permanganato di potassio. Analisi del sangue e delle urine negative. Premetto che dopo l'estrazione del dente ho dovuto per 2 mesi astenermi da qualsiasi attività fisica su indicazione del medico (ero abituato a correre almeno 3 volte a settimana). Di mia iniziativa inizio una dieta con assunzione di fermenti lattici ed eliminazione di latte, pane, dolci, fritti, insaccati e carne rossa. Ne trovo giovamento. Comincio ad andare in bagno regolare e senza episodi di stitichezza. Dopo un pò intorno all'arrossamento sulla punta del glande ho notato piccoli tratti di coloratura bianca. Spaventato mi sono fatto prescrivere una urinocoltura nella quale è emersa una discreta flora batterica con numerose colonie di escherichia coli (resistente quasi a tutto, tranne ad un paio di antibiotici tra i quali la nitrofurantoina). Torno dal dottore che mi prescrive 2 compresse al giorno di FURADANTIN per 10gg. Oggi è il terzo giorno e noto che quella coloratura bianca intorno all'arrossamento sta andando via. Nel frattempo continuo col permanganato ma l'arrossamento non vuole saperne di scomparire. Ho letto che la candida di solito fa da "mantello" ad altre cose. Mi chiedo se sia il mio caso nel senso che sono riuscito a debellare la candida la quale ha poi "liberato" il batterio dell'escherichia coli. Come potrei risolvere questo problema dell'arrossamento? Con qualche crema? Oppure persistendo col permanganato dovrei riuscire a mandarlo via?
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Gent.le utente,
intanto non vedo pertinenza tra Toradol Abba e leggero arrossamento del pene, piuttosto un arrossamento ricorrente del meato uretrale esterno fa pensare ad uretriti ricorrenti, quindi in conclusione prenda appuntamento al vicino ospedale per una visita specialistica urologica, perchè potrebbe esserci una reinfezione uretrale da prostatite e Lei rischia di curare l'epifenomeno ma non la malattia vera.
Cordiali saluti
intanto non vedo pertinenza tra Toradol Abba e leggero arrossamento del pene, piuttosto un arrossamento ricorrente del meato uretrale esterno fa pensare ad uretriti ricorrenti, quindi in conclusione prenda appuntamento al vicino ospedale per una visita specialistica urologica, perchè potrebbe esserci una reinfezione uretrale da prostatite e Lei rischia di curare l'epifenomeno ma non la malattia vera.
Cordiali saluti
Dott.Roberto Mallus
[#2]
Utente
Grazie Dott. Mallus, ho prenotato una visita urologica a breve. Comunque rispetto a qualche giorno fa noto dei miglioramenti ovvero il "picco" dell'infezione l'ho avuto ad aprile con questi sintomi:
- taglio di pochi cm vicino alla base del pene (guarito in una settimana) e perdita di libido per lo stesso periodo;
- arrossamento meato uretrale esterno;
- perdite biancastre/viscose/appiccicose alterne;
- arrossamento prepuzio;
- per 3gg ho avuto difficoltà (nel senso di fastidio) a camminare perché in pratica questo problema mi ha arrecato una perdita del tono muscolare del pene (nonostante non indossassi indumenti intimi stretti quando mi spogliavo il pene era schiacciato su se stesso come una bottiglia di plastica che si schiaccia prima di buttarla per rendere l'idea);
- coloratura vistosa di colore bianco a contorno dell'arrossamento del meato.
Ad oggi riscontro solo:
- arrossamento meato uretrale esterno
- perdita tono muscolare del pene (in maniera molto meno evidente)
- leggero bruciore durante e negli attimi immediatamente successivi alla minzione (non sempre).
Ad oggi non riscontro problemi di libido.
Ho terminato la cura antibiotica per presenza del batterio E. Coli riscontrato nelle urine.
Altra cosa forse inerente, ho sempre avuto qualche difficoltà a retrarre il prepuzio a pene flaccido mentre in erezione ci riesco (lo specialista ha comunque escluso necessità di interventi clinici suggerendomi di fare "ginnastica" ad hoc.
Non sto usando detergenti, solo acqua con bicarbonato per la pulizia della zona. Ci sono dei detergenti che potrei usare che vanno bene a prescindere? Da cosa potrebbe dipendere la perdita del tono muscolare? Esiste una crema ricostituente?
Ringrazio per la lettura e per la disponibilità.
- taglio di pochi cm vicino alla base del pene (guarito in una settimana) e perdita di libido per lo stesso periodo;
- arrossamento meato uretrale esterno;
- perdite biancastre/viscose/appiccicose alterne;
- arrossamento prepuzio;
- per 3gg ho avuto difficoltà (nel senso di fastidio) a camminare perché in pratica questo problema mi ha arrecato una perdita del tono muscolare del pene (nonostante non indossassi indumenti intimi stretti quando mi spogliavo il pene era schiacciato su se stesso come una bottiglia di plastica che si schiaccia prima di buttarla per rendere l'idea);
- coloratura vistosa di colore bianco a contorno dell'arrossamento del meato.
Ad oggi riscontro solo:
- arrossamento meato uretrale esterno
- perdita tono muscolare del pene (in maniera molto meno evidente)
- leggero bruciore durante e negli attimi immediatamente successivi alla minzione (non sempre).
Ad oggi non riscontro problemi di libido.
Ho terminato la cura antibiotica per presenza del batterio E. Coli riscontrato nelle urine.
Altra cosa forse inerente, ho sempre avuto qualche difficoltà a retrarre il prepuzio a pene flaccido mentre in erezione ci riesco (lo specialista ha comunque escluso necessità di interventi clinici suggerendomi di fare "ginnastica" ad hoc.
Non sto usando detergenti, solo acqua con bicarbonato per la pulizia della zona. Ci sono dei detergenti che potrei usare che vanno bene a prescindere? Da cosa potrebbe dipendere la perdita del tono muscolare? Esiste una crema ricostituente?
Ringrazio per la lettura e per la disponibilità.
[#4]
Utente
Gentile dottore, ho fatto la visita urologica. Mi è stato riferito di non aver nulla di particolare. Nel dettaglio il dottore ha verificato se vi fosse fimosi oltre ad altre manovre relative alla palpazione dei testicoli. Infatti nel corso dell'infezione il prepuzio tendeva a stringersi molto e mi dava bruciore. Il dottore mi ha dato un detergente per lavarmi ed il nullaosta ai rapporti. Ora noto che pian piano l'elasticità del prepuzio sta ritornando. Ancora non riesco totalmente a farlo scorrere ma è questione di millimetri. Con della ginnastica dovrebbe tornare tutto ok. Ho solo una preoccupazione. L'arrossamento intorno al meato ancora resiste oltre alle colonie di escherichia nelle urine. 47000 contro le oltre 100000 di un mese fa. Il dottore mi ha detto di continuare col furadantin, come da antibiogramma, per una settimana. Infatti non sento più bruciore nella minzione ma noto un certo pallore del glande causato da minuscoli puntini bianchi (non so se ho reso l'idea). In più da un pòlo sperma non è bianco ma giallo e più liquido del solito. Colpa degli antibiotici? Cmq il dottore mi ha detto di risentirlo tra quindici giorni e di stare assolutamente tranquillo. Ci provo ma capisce che quando vedo il glande in quelle situazioni non è che mi venga da ridere.... La ringrazio per l'eventuale risposta.
[#6]
Utente
No. Né il dermatologo né l'urologo né il medico di base hanno sollevato questo dubbio. Anche se non riscontro problemi di erezione in effetti comincio a pensare che possa trattarsi di un problema riferibile ad una infiammazione prostatica. In attesa di risentire l'urologo tra qualche giorno, potrebbe darmi dei consigli a livello generale? Per esempio su eventuali alimenti da evitare o determinati atteggiamenti da assumere? Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 16.2k visite dal 12/06/2012.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.