Calcolo di 5mm uretere
Buongiorno dottore,le scrivo questa e-mail a seguito di un calcolo renale presente nell'uretere sinistro che mi sta causando, da tre mesi circa, non pochi problemi.
La prima colica renale violentissima è arrivata il 15 Aprile 2012, mi sono recato al pronto soccorso della mia città e, dopo un'ecografia e una tac addome, hanno trovato un calcolo di 5 mm nell'uretere pelvico sinistro. Dopo una cura con antidolorifici, voltaren, toradol, lixidol, ed altre ecografie, dove purtroppo non si vedeva proprio nulla, giorno 1 Maggio 2012 altra violentissima colica, mi reco nuovamente al pronto soccorso ma questa volta dalla RX diretta e dall'ecografia non si vede nulla.I vari urologici che mi hanno visitato, pensavano che il calcolo era stato espulso naturalmente e che non avrei avuto alcun problema, faccio comunque terapia con omnic e decotti vari (erba spaccapietra, etc)per facilitare la diuresi.
Giorno 2 Giugno 2012 terza colica, molto più violenta rispetto alle precedenti, dopo un calvario durato 3 giorni, mi reco nuovamente in ospedale, dove, dopo esami vari, mi rieseguono un'ulteriore tac addome inferiore e superiore e si accorgono che il calcolo è ancore nell'uretere però questa volta nella parte terminale.
Adesso dottore non so che fare, gli urologi mi dicono che il calcolo deve essere espulso in maniera naturale e che è impossibile eseguire litotrissia essendo il calcolo molto piccolo e nemmeno l'ureteroscopia, la quale, essendo un esame molto invasivo, potrebbe essere pericolosa.
La mia vita però comincia ad essere un po' limitata, dovunque mi trovi devo portare con me gli analgesici e vivo con l'ansia che questi dolori potrebbero ripresentarsi in ogni momento. Molte opportunità di lavoro all'estero mi stanno scappando proprio a causa di questo problem, e non posso permettermi di rifiutare. Mi chiedo tra l'altro come mai il calcolo sia ancora nell'uretere dopo quasi tre mesi, mi sembra tanto tempo, no?
Vorrei un suo consiglio, come comportarmi, cosa dovrei fare. Aspettare che il calcolo esca in maniera naturale, oppure optare per l'ureteroscopia che i medici qui a Palermo non vogliono prendersi la responsabilità di eseguire.
Aspetto una sua risposta e la ringrazio per la sua attenzione.
Cordiali saluti.
La prima colica renale violentissima è arrivata il 15 Aprile 2012, mi sono recato al pronto soccorso della mia città e, dopo un'ecografia e una tac addome, hanno trovato un calcolo di 5 mm nell'uretere pelvico sinistro. Dopo una cura con antidolorifici, voltaren, toradol, lixidol, ed altre ecografie, dove purtroppo non si vedeva proprio nulla, giorno 1 Maggio 2012 altra violentissima colica, mi reco nuovamente al pronto soccorso ma questa volta dalla RX diretta e dall'ecografia non si vede nulla.I vari urologici che mi hanno visitato, pensavano che il calcolo era stato espulso naturalmente e che non avrei avuto alcun problema, faccio comunque terapia con omnic e decotti vari (erba spaccapietra, etc)per facilitare la diuresi.
Giorno 2 Giugno 2012 terza colica, molto più violenta rispetto alle precedenti, dopo un calvario durato 3 giorni, mi reco nuovamente in ospedale, dove, dopo esami vari, mi rieseguono un'ulteriore tac addome inferiore e superiore e si accorgono che il calcolo è ancore nell'uretere però questa volta nella parte terminale.
Adesso dottore non so che fare, gli urologi mi dicono che il calcolo deve essere espulso in maniera naturale e che è impossibile eseguire litotrissia essendo il calcolo molto piccolo e nemmeno l'ureteroscopia, la quale, essendo un esame molto invasivo, potrebbe essere pericolosa.
La mia vita però comincia ad essere un po' limitata, dovunque mi trovi devo portare con me gli analgesici e vivo con l'ansia che questi dolori potrebbero ripresentarsi in ogni momento. Molte opportunità di lavoro all'estero mi stanno scappando proprio a causa di questo problem, e non posso permettermi di rifiutare. Mi chiedo tra l'altro come mai il calcolo sia ancora nell'uretere dopo quasi tre mesi, mi sembra tanto tempo, no?
Vorrei un suo consiglio, come comportarmi, cosa dovrei fare. Aspettare che il calcolo esca in maniera naturale, oppure optare per l'ureteroscopia che i medici qui a Palermo non vogliono prendersi la responsabilità di eseguire.
Aspetto una sua risposta e la ringrazio per la sua attenzione.
Cordiali saluti.
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Gentile utente, a volte capita.... A volte anche calcoli di piccole dimensioni non vogliono saperne di prendere la strada dell'uscita dall'uretere. In casi come il Suo, in cui non ci si può permettere di attendere l'espulsione spontanea "sine die", conviene in primis completare gli accertamenti diagnostici che consentano di chiarire l'esatta sede del calcolo e , quindi (ove confermatane la presenza) sottoporsi ad una litotrizia endoscopica mediante ureteroscopia. Tale procedura è certamente più impegnativa ed invasiva di soluzioni naturali, ma in mani esperte non si corrono particolari rischi ed il problema si risolve in tempi ragionevoli. Cordiali saluti!
Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino
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L'endoscopia dell'alta via urinaria (uretero-renoscopia) è praticata in molti centri urologici, direi la maggior parte di essi. Se non riesce a trovare questa opportunità a Palermo, può rivolgersi a Catania per rimanere in Sicilia. Altrimenti, poichè la diffusione della uretro-renoscopia è vasta, per consigliarle un centro è opportuno che Lei dica dove per Lei sarebbe più comodo recarsi. Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.9k visite dal 07/06/2012.
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