Tumore testicolo

Buongiorno,
A gennaio di quest' anno sono stato operato di un tumore al testicolo, non seminoma con infiltrazione della tonaca albuginea. Dopo l' intervento ho fatto la TAC e mi sono stati riscontrati dei linfonodi a livello addominale. Ho fatto quindi le chemioterapie e dopodichè ho rifatto la TAC, che ha evidenziato gli stessi linfonodi, notevolmente ridotti. Alla successiva visita onco-urologica, mi è stato detto che avrei dovuto operarmi con un intervento di linfoadenectomia retroperitoneale. Il fatto è che loro vorrebbero operarmi tra 3 mesi, io vorrei farla subito, ma non so dove sbattere la testa perchè non ci sono posti. Questo è un intervento che va fatto subito oppure si può aspettare? Se non riuscissi a trovare un opsedale che intervenga prima, nel giro di tre mesi è possibile che i linfonodi si ingrandiscano?
Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Gentile giovane, capisco l'ansia determinata dalla situazione ma mi permetto alcune considerazioni che penso siano utili. La chemioterapia ha avuto un buon esito considerando che i linfonodi si sono ridotti di volume. Molto spesso il tessuto residuo è del tutto inerte, oppure contiene una variante benigna di neoplasia (teratoma) che non può rispondere alla chemio. Certamente è anche possibile che vi sia traccia di malattia ed è per questo che la chirurgia ha il compito di completare la bonifica iniziata con la chemio. Alla luce di quanto appena detto valuti quindi molto bene se le convenga davvero o meno rivolgersi ad altri Centri nella speranza di ottenere prima l'intervento, presso cui dovrebbe obbligatoriamente effettuare altre indagini e conoscere nuovi medici. A disposizione per ogni ulteriore eventuale chiarimneto, Le invio cordiali saluti e incoraggiamenti.

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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Utente
Utente
Sono d' accordo con lei, ma gli oncologi stessi hanno detto che se volevo, avrei potuto rivolgermi ad altri centri. La prossima settimana farò la PET e dopodichè farò una nuova visita collegiale, ma gli oncologi stessi hanno datto che la PET nel mio caso conta poco perchè essendo che il tumore è un non seminoma, l' intervento è obbligatorio. Quindi i miei dubbi sul residuo di malattia sorgono qui: ho paura che non facendo niente per 3 mesi la malattia ricomincia da capo. Mi sono rivolto all' ospedale Mauriziano di Torino e li hanno datto che quel tipo di intervento non lo fanno e mi hanno quindi detto di rivolgermi alle Molinette che è uno dei centri di eccellenza oltre al S. Giovanni Bosco (dove dovrei effettuare l' intervento). Da quando è cominciata questa storia, ho visto vari medici e ospedali, non è un problema per me effattuare nuove indagini e accertamenti e la paura di dover ricominciare tutto da capo è alta.
Grazie anticipatamente.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Aspetti il risultato della PET-TAC. Se risulterà negativa, sarà un ulteriore dimostrazione della efficacia della chemioterapia, quindi una ripresa della malattia sarebbe alquanto improbabile. Attenda l'esito della visita onco-urologica collegiale e poi ci aggiorni in merito. Cordiali saluti e ancora incoraggiamenti.
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Utente
Utente
Grazie mille, la prossima settimana avrò la PET e il 21 Giugno la visita collegiale: vi farò sapere tutto.

Grazie di tutto
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
OK, in bocca al lupo.