Insensibilità pene
Vivo ormai da anni un problema molto serio che sta pregiudicando la mia vita relazionale. Durante i rapporti sessuali provo un piacere estremamente ridotto, tale da giungere in breve tempo a perdere l'erezione.
Mi sono rivolto a diversi specialisti ma questi, pur riscontrando delle anomalie sul mio glande - delle macchie chiare, che coincidono esattamente con le zone in cui avverto una sensibilità più ridotta - non sono mai stati in grado di darmi una risposta.
Ho anche effettuato degli accertamenti(ecodoppler penieno e un altro per verificare la sensibilità dell'asta, ma non quella del glande) ma hanno dato esito negativo. stessa cosa per esami del sangue e tamponi vari.
L'alterazione del colore della pelle risale ad anni fa, quando ebbi una forte infiammazione in coincidenza con un intervento chirurgico - una fimosi del giunto - che ebbe tra l'altro complicazioni con febbri pieliche e un lungo ricovero. Aggiungo che in passato ho sofferto di prostatite e questo problema ha lasciato dei noduli e delle piccole calcificazioni che rendono la mia eiaculazione stentata.
Non si tratta certamente di un problema di carattere psicologico, dal momento che anche da solo, al tatto, percepisco questa assenza di sensibilità, tale da permettermi di "maltrattare" la parte senza avere alcun problema o quasi. Anche durante la masturbazione, per avvertire qualcosa sono costretto ad usare una particolare "violenza". Nei rapporti sessuali, che cerco comunque di avere per mantenere un contatto con la normalità, per mantenere l'erezione sono costretto a ricorrere a Cialis, che sì mi consente di concludere il rapporto, ma non mi regala nulla in termini di piacere. Non avendo una relazione stabile,poi sono costretto ad utlizzare il preservativo che azzera del tutto le sensazioni. Non so davvero quale soluzione adottare. Grazie
Mi sono rivolto a diversi specialisti ma questi, pur riscontrando delle anomalie sul mio glande - delle macchie chiare, che coincidono esattamente con le zone in cui avverto una sensibilità più ridotta - non sono mai stati in grado di darmi una risposta.
Ho anche effettuato degli accertamenti(ecodoppler penieno e un altro per verificare la sensibilità dell'asta, ma non quella del glande) ma hanno dato esito negativo. stessa cosa per esami del sangue e tamponi vari.
L'alterazione del colore della pelle risale ad anni fa, quando ebbi una forte infiammazione in coincidenza con un intervento chirurgico - una fimosi del giunto - che ebbe tra l'altro complicazioni con febbri pieliche e un lungo ricovero. Aggiungo che in passato ho sofferto di prostatite e questo problema ha lasciato dei noduli e delle piccole calcificazioni che rendono la mia eiaculazione stentata.
Non si tratta certamente di un problema di carattere psicologico, dal momento che anche da solo, al tatto, percepisco questa assenza di sensibilità, tale da permettermi di "maltrattare" la parte senza avere alcun problema o quasi. Anche durante la masturbazione, per avvertire qualcosa sono costretto ad usare una particolare "violenza". Nei rapporti sessuali, che cerco comunque di avere per mantenere un contatto con la normalità, per mantenere l'erezione sono costretto a ricorrere a Cialis, che sì mi consente di concludere il rapporto, ma non mi regala nulla in termini di piacere. Non avendo una relazione stabile,poi sono costretto ad utlizzare il preservativo che azzera del tutto le sensazioni. Non so davvero quale soluzione adottare. Grazie
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gentile lettore,
è corretto sottolineare che la sensibilità del pene e quindi le sensibilità locale partecipa ad avviare e sostenere l'erezione...nel suo caso va valutato se il dato dermatologico possa avere un nesso con la scarsa sensibilità...
questo dato va comunque studiato dallo specialista, in mani esperte, magari con esami neurofisiologici....
poi va valutato anche il dato prostatico...compreso l'equilibrio ormonale.
la complessità del quadro merita giusta riflessione da parte dello specialista.
cordialità
è corretto sottolineare che la sensibilità del pene e quindi le sensibilità locale partecipa ad avviare e sostenere l'erezione...nel suo caso va valutato se il dato dermatologico possa avere un nesso con la scarsa sensibilità...
questo dato va comunque studiato dallo specialista, in mani esperte, magari con esami neurofisiologici....
poi va valutato anche il dato prostatico...compreso l'equilibrio ormonale.
la complessità del quadro merita giusta riflessione da parte dello specialista.
cordialità
Prof. Giovanni Maria Colpi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 26/05/2012.
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