Una cistite ricorrente

Gent.mi Dottori,
sono una ragazza di 28 anni, seguo una terapia contraccettiva e da circa 4 anni soffro di una cistite ricorrente (un episodio ogni due mesi; il più recente si è verificato invece a distanza di un mese) dal carattere emorragico (urine di color sangue intenso).
Nel corso di questi 4 anni mi sono sottoposta a varie terapie antibiotiche (senza risultato positivo) e a vari accertamenti:
- urinocoltura: esito ---> presenza di e.coli
- ecografia addominale ---> nessun problema riscontrato
- tampone vaginale + tampone uretrale ----> esito negativo
- visita ginecologica ----> nessun problema riscontrato
- visita urologica ----> nessun problema riscontrato

Valutati tutti gli esami effettuati l'urologo mi ha consigliato di bere molta acqua, evitare alimenti quali caffè, cioccolato, bevande gasate e alcoliche e di assumere estratti di mirtillo rosso prima di andare a letto (1 bustina di florberry una volta ogni due giorni), di utilizzare detergenti delicati per l'igiene intima (saugella) e con pH leggermente più acido dopo i rapporti sessuali.
Nonostante questi accorgimenti, la cistite continua a presentarsi con regolarità, generalmente nel periodo corrispondente ai 7 giorni di sospensione della pillola e talvolta qualche giorno dopo rapporti sessuali.
Ho il timore che le cistiti, così ricorrenti, siano dovute all'attività sessuale e alla terapia contraccettiva. Questa situazione mi crea non pochi problemi a livello mentale: talvolta ho timore di avere rapporti frequenti con il mio ragazzo perché ho paura di stare male e vorrei evitare di prendere antibiotici (ultimamente assumo Monuril) così frequentemente.
Dovrò convivere perennemente con questa infezione? Quali possono essere le cause? Cosa potrei fare per debellarla?
Confido in un vostro prezioso consulto in merito.
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione e per la disponibilità



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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gent.le utente,
ho letto con attenzione quanto Lei ha precisamente esposto , ed è evidente , alla luce di tutti gli accertamenti eseguiti, che Lei si trova in un "vicolo cieco", come è evidente che se tutti gli accertamenti fossero veramente negativi non si sarebbe una causa a quanto Le succede.
Alla sua età la patologia più frequente che è in grado rialimentare infezioni alle vie urinarie, sono le vaginiti asintomatiche e allora Le chiedo se sono state eseguite visite ginecologiche con colposcopie e atte colorazioni uniche nel poter escludere vaginiti silenti.
Cordialità

Dott.Roberto Mallus

[#2]
Utente
Utente
Gent.mo Dott. Mallus,
la ringrazio innanzitutto per il suo consulto.
Non ho mai eseguito visite ginecologiche con colposcopie.
Ho effettuato visite ginecologiche da diversi ginecologi e all'esame visivo non hanno mai riscontrato alcun problema.
Quindi lei esclude una correlazione tra la terapia contraccettiva e/o i rapporti sessuali?
dovrei effettuare una colposcopia?

La ringrazio anticipatamente
Cordiali saluti
[#3]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Prima una visita ginecologica esponendogli la problematica specifica e poi una colposcopia
[#4]
Utente
Utente
Ho effettuato nel mese di febbraio la visita ginecologica dopo aver esposto nel dettaglio la mia problematica. Il ginecologo non ha riscontrato alcun problema all'esame visivo e ha supposto che la frequenza di tali cistiti sia dovuta ad un forte sbalzo ormonale dovuto alla terapia contraccettiva.
Non mi ha prescritto ulteriori esami nè ha cambiato il tipo di terapia perchè già a basso dosaggio, ma mi ha semplicemente consigliato di assumere estratti di mirtillo rosso e probiotici.
Mi creda, non so più come comportarmi.

Grazie ancora
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Chieda al suo ginecologo se effettua colposcopie, d'altra parte una cistoscopia senza bloccare il focolaio da cui partono le infezioni, ora serve a poco.
La verità è che per la diagnosi e la terapia di qs reinfezioni è utile una stretta collaborazione tra ginecologo e urologo, ma cmq sappia che se ne esce.
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