Carcinoma uroteliale

Gentile dottore,
le pongo un quesito su richiesta e per conto di mia madre di anni 62. Da Dicembre 2011 ha iniziato a soffrire di macroematuria, dopo vari accertamenti (TAC, RMN, cistoscopia, citologie urinarie e uretrali seriali (sempre risultate negative), 2 ureteropieloscopie di cui una con prelievo bioptico) è stata posta la seguente diagnosi: carcinoma uroteliale papilliforme di basso grado senza infiltrazione della lamina propria (G2pTa), tonaca muscolare assente. La sede è tra fine del calice renale e inizio dell'uretere, da segnalare proprio da quel lato la presenza di doppio uretere completo con difficolt nella risalita per uretere ristretto e debole (la prima ureteropieloscopia è fallita per questo motivo, con posizionamento di doppio j per allargare).
In seguito alla diagnosi e data la dimensione della lesione (molto piccola e quasi invisibile anche a TAC e RMN con mdc) le è stata proposta una asportazione del tumore con DTC, con revisione ureteropieloscopica dopo 3 mesi ed eventuale instillazione di chemioterapico.
Volevo sapere un suo parere in merito al tipo di intervento (la cui alternativa sarebbe la nefrectomia) e cosa significhi tonaca muscolare assente.
Grazie mille per l'attenzione, cordiali saluti
Elena
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86
La neoplasia di sua madre non e' invasiva in quanto non ragg la parete muscolare dell'uretere r della pelvi renale te. ritengo che la proposta fatta dall` urologo sia percorrobile .ovviamente sara' necessario un attento follow up
Distinti saluti

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi

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Utente
Utente
grazie mille per la risposta, chiedo cortesemente un'altra informazione....
vista la difficoltà a eseguire l'ureteropieloscopia per restrizione dell'uretere, che ha richiesto posizionamento di doppio j per consentire l'esecuzione dell'esame in un momento successivo, e visto che il doppio j nel secondo intervento è stato rimosso; secondo lei è difficile a distanza di un mese e mezzo dalla rimozione del doppio j risalire, o la parete uretrale si è mantenuta aperta? o esiste un'altra via di accesso per non rifar due volte l'intervento.....
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86
Generalmente dopo il posizionamento dello stent risalire nell'uretere risulta più agevole , ma ogni caso è un caso a parte. La via di accesso è solo quella .
Distinti saluti
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Utente
Utente
Gentile dottore,
mia madre mercoledì è stata sottoposta a ureteropieloscopia con DTC delle lesioni; il giorno successivo le è stata fatta per via endovescicale lavaggio con epirubicina; il giorno dopo (ieri) è stata dimessa con doppio j da rimuovere dopo 10 gg.... oggi ha febbre (max 38 stasera) che non risponde a tachipirina nè toradol; lei ha fatto due gg di antibiotico, sospeso prima della dimissione; potrebbe essere reazione al chemioterapico (oltre a febbre ha spossatezza, giramenti di testa e nausea, un'episodio di vomito di acqua.
Grazie mille dell'attenzione....
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
cara lettrice,

la procedura dei colleghi che hanno trattato sua madre appare assolutamente corretta.
Il fatto che si sia manifestato un episodio febbrile dopo le procedure effettuate è abbastanza comprensibile. In genere si prescrive una terapia antibiotica per via orale o iniettiva con rapida scomparsa dei sintomi.
cari saluti

Dott. Diego Pozza
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