Prostatite - Sintomi.

Gentili dottori desidererei cortesemente sapere se è possibile che l'andare in bicicletta possa poi recare dei fastidi alla prostata, quest'ultimi traducibili in sintomi similari ad una cistite anche se, di fatto, non si avverte alcun bruciore durante la minzione?
E' possibile che, alla base di una prostatite cronica, possa esserci stato come causa il batterio della Clamidya Trachomatis sebbene questo successivamente debellato (coi vari sottoceppi) dopo lunghi cicli di cure antibiotiche?
E' possibile che un individuo, a propria insaputa, possa essere portatore sano del batterio della Clamidya Trachomatis senza che questi ne accusi dei sintomi col rischio quindi di infettare successivamente il proprio partner? Esiste la possibilità che la Clamidya Trachomatis possa nuovamente ripresentarsi in quei soggetti che, se pur ormai guariti, in precedenza ne erano stati comunque affetti? Detto batterio può essere trasmesso anche oralmente durante un rapporto orale ( fellatio )?
In attesa di un gentile e gradito riscontro, ringrazio anticipatamente!
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Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
gentile lettore,

l'adozione di sellini specifici per bicicletta consente di evitare sollecitazioni sull'area genitale compresa la radice del pene e parzialmente la prostata.

la presenza di sintomi di fastidio minzionale, fastidio perineale o franco dolore alla minzione o eiaculazione può esser un dato che merita attenzione, che non necessariamente indica la presenza di infezione prostatica: infatti, tali sintomi facilmente possono rappresentare la coda di un processo infiammatorio a carico della prostata , a lenta risoluzione.

Ne deriva che in presenza di un germe quale la Chlamydia, ha eseguito di certo una terapia antibiotica mirata, compresa la partner, al fine di evitare la trasmissione ping-pong del germe.

anche i rapporti orali sono di certo a rischio di trasmissione del germe.

utile in presenza di sintomi, che contatti lo specialista per ulteriori valutazioni.

cordialità

Prof. Giovanni Maria  Colpi

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Utente
Utente
Gentile Dottor Colpi la ringrazio per la sua cortese e sollecita risposta. Premesso che l'episodio inerente alla Chlamydia risale ormai al 2007 ed è stato risolto, non ho comunque ancora ben capito se alla base dell'origine della prostatite della quale soffro vi sia stato appunto il batterio della Chlamydia Trachomatis. E' possibile che una prostatite cronica possa ripresentarsi con episodi di tensione anale e/o perianale con una certa cadenza ( 6 - 7 mesi ) da un episodio ad un altro senza che vi siano dei comportamenti anomali sia a livello di esercizi fisici che in materia di attività sessuale? E' possibile inoltre, a suo giudizio, che una sollecitazione da compressione di sella da bicicletta possa riattivare un processo flogistico a carico della ghiandola prostatica? Poiché da qualche giorno a questa parte sto riaccusando, se pur in forma minore, gli stessi sintomi di tensione anale e perianale che già ebbi nei mesi di settembre/ottobre 2011 ( senza che vi siano comunque problemi a livello di minzione e di eiaculazione ), sarebbe opportuno ripetere l'esame del PSA Totale? Dal recente esame dello stesso, il cui referto data al 05/03 u.s., il valore del mio PSA Tot. è risultato essere di 2,67 ng/ml - PSA Libero di 0,37 ng/ml (Rapporto PSA Lib./Tot = 0,13), in calo quindi rispetto a quello refertato in data 02/11/2011 allorché i valori erano di: PSA Tot = 3,35 ng/ml - PSA Lib = 1,02 ng/ml e il rapporto PSA Lib./Tot = 0,30. I valori sopra indicati sono comunque ancora al di sopra della soglia limite stabilita. Se dunque il valore del PSA è, a quanto pare, in discesa, che cosa può voler allora significare il ripresentarsi dei sintomi di tensione anale e perianale? Le sarei grato per una risposta dettagliata in merito a tutto quanto sopra espostoLe.
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Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
gentile lettore,

non è escluso che gli attuali sintomi siano una rappresentazione in forma minore di infiammazione prostatita, che è improbabile possa esser stato riattivato dalla bicicletta.

per questo è opportuna una visita specialistica.
il PSA non basta e non è sufficiente per poter confermare la pertinenza dei suoi sintomi sulla prostata.

utile perciò la visita dello specialista.

cordialità
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

oltre alle corrette indicazioni ricevute dal collega Colpi, che mi ha preceduto, se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Gentili dottori, oltre a ringraziarvi per la vostra cortese risposta, ci tenevo ad informarvi che, dal mio medico di base, mi sono già fatto fare impegnative per esami di: PSA Libero e Totale-Testosternone Libero e Totale-Uroflussometria-Visita Urologica.
Contestualmente mi ha prescritto anche impegnativa per il seguente tipo di esame: Agobiopsia Prostatica Transperineale o Transrettale.
Potreste dirmi in cosa consiste esattamente tale tipo di esame? E' doloroso? Inoltre, ho notato che su tutte le impegnative che mi ha fatto come diagnosi compare il termine LUTS. Potreste dirmi cosa significa tale termine?
Nel frattempo continuo ad accusare fastidiosi sintomi di tensione perineale, talvolta in corrispondenza dell'ano stesso. Al momento sto assumendo Nimesulide come anti-infiammatorio nell'ordine di 2 bustine/die ma non mi pare di riscontrare miglioramenti apprezzabili.
Al momento sto evitando di assumere Avodart al fine di non sfalsare i valori del PSA in previsione dell'esame dello stesso. Desidererei sapere se è giusto quest'ultimo approccio ovvero l'assunzione di Avodart non andrebbe invece ad influenzare la valutazione del PSA, dando quindi un valore "non veritiero" dello stesso.
Restando in attesa di una Vs. gentile e cortese risposta, ringrazio anticipatamente.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

inizio dall'acronimo inglese LUTS che deriva da Lower Urinary Tract Symptoms, cioè indica chi ha dei sintomi legati ad una patologia del basso tratto urinario.

Detto questo poi sulla "Agobiopsia Prostatica Transperineale o Transrettale", prima di prendere una decisione finale, aspetterei la rivalutazione del PSA, che sicuramente potrebbe essere sottostimata dalla terapia con Dutasteride (Avodart), e poi ancora valuterei il tutto con esperto urologo.

Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Gentile Dott. Beretta, attualmente non sto assumendo Avodart proprio in funzione del fatto di evitare valori errati in sede di esame per valutazione del PSA. Le vorrei però chiedere alcune cose. Nel 2008 sono stato operato per un seminoma al testicolo sx per il quale si è reso l'asportazione dello stesso. Successivamente, nel 2009, optai per l'inserimento di una protesi testicolare nell'emiscroto sx e che, a tutt'oggi, ho. A seguito di questi espisodi di tensione perineale che oggi accuso, al pari di settembre e ottobre scorso, c'è un dubbio che sempre più sta prendendo posto nella mia mente ed è se può essere possibile che questa protesi testicolare (fatta in silicone rigido) possa essere alla base dell'irritazione che accuso alla ghiandola prostatica a causa di eventuali compressioni da questa esercitata allorché sto seduto parecchio tempo o in quei rari casi in cui ho fatto dell'attività fisica in bicicletta?
Poiché questi casi di tensione perineale/anale ho cominciato ad accusarli circa 1 settimana dopo esser andato in bicicletta, può essere che esista davvero una correlazione di infiammazione alla prostata dovuta alla compressione esercitata dalla sella della bicicletta stessa?
Se, invece, così non fosse, allora quale potrebbe essere a suo avviso la/le ragione/i del ripresentarmisi di queste tensioni in adiacenza della zona anale/perineale dal momento che non conduco una vista sregolata e seguo un regolare regime alimentare.
Posso continuare a svolgere una regolare attività sessuale con la mia compagna malgrado la tensione anale/perineale di cui sopra?
Cordiali saluti,
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore ,

lasci perdere la protesi testicolare che non sembra essere il suo problema e continui ad avere una regolare attività sessuale.

Sulla bicicletta e la sella invece si può discutere.

Che tipo di sella ha il suo velocipede?

Cordiali saluti.
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Utente
Utente
La sella del mio velocipede è di tipo rigido, trattandosi di una normale bicicletta da uomo,pertanto nè di tipo ciclistico o di tipo mountain-bike!
A suo giudizio potrebbe esser opportuno che ricominci terapia con Avodart ( dutasteride ) con iniziale supporto anche di Topster supposte?
Scusi inoltre la mia domanda sicuramente stupida e fuori luogo, ma in quali circostanze si rende veramente opportuno un intervento chirurgico atto a togliere la ghiandola prostatica? Quali conseguenze fisiche potrebbe comportare l'eliminazione fisica della ghiandola prostatica al di là di un'indubbia infertilità da parte del soggetto maschile?
Cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

cambi in primis la sella, quelle rigide non vanno bene.

Sulle altre domande le ricordo che le terapie possono essere indicate solo dal suo urologo in diretta e se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su cosa fare in presenza di tale problema urologico, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sempre sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/383-quando-la-prostata-aumenta-di-volume-l-ipertrofia-prostatica-benigna.html .

Un cordiale saluto.

[#11]
Utente
Utente
Gentile Dott. Beretta, ho letto l'articolo da lei pubblicato rifacendomi al link da lei sopra segnalato. Sulla base di quanto riportato, Le volevo però chiedere questo ossia se, a suo giudizio, è possibile che una prostatite possa produrre sintomi simili ad una cistite oppure no? Il motivo di tale mia domanda sta nel fatto che, da alcuni giorni a questa parte, accuso un senso di fastidio all'altezza della vescica, simile al fastidio che si accusa quando si è a lungo trattenuto l'urina pur dopo aver minzionato. Il fastidio, tra l'altro, ha iniziato a presentarmisi dopo aver eseguito lunedì scorso una visita urologica per cui, in tale sede, non mi fu possibile evidenziare quindi il disturbo di cui sopra. Premetto che il mio attuale valore di PSA è 2,26 ng/ml ( contro i 3,35 di ottobre 2011 ), che il rapporto PSA lib/tot è di 0,20 ng/ml ( e quindi nel giusto range di tolleranza ). Dalla visita urologica di lunedì è emerso tale esame obiettivo: prostata dalle dimensioni di una piccola castagna fibrosa omogenea ( presenza di calcificazioni espressione di pregresse prostatiti ) e dall'esame di Uroflussometria è emerso, quale conclusione, flusso da ostruzione. Pertanto, diagnosi/conclusioni: ostruzione cervico-prostatica. A fronte di ciò mi è stato prescritto l'uso di Omnic a titolo perenne. Tuttavia tengo a precisare che, a mio giudizio, temo di non aver eseguito correttamente tale esame poiché poco prima, a causa di stimolo troppo intenso, sentii l'esigenza impellente di andare un poco ad urinare per cui temo che il getto di urina non sia stato adeguato al corretto svolgimento dell'esame stesso. Andrò pertanto a breve a ripetere ulteriore esame di Uroflussometria ed ulteriore visita urologica ( presso altra sede ) per avere così anche un consulto diverso, fermo restando di essere già per allora in possesso degli esiti dell'esame colturale delle urine. Attualmente sto assumendo Amoxicillina con Acido Clavulanico per vedere di far fronte al fastidio di cui sopra prima citato, ossia di cistite o equivalente, ma non mi pare di riscontrare effettivi miglioramenti, nel senso che a volte il fastidio sembra andarsene, poi ritorna, e così via! Per quanto riguarda la minzione, a me non pare di avere una propulsione del getto urinario tendenzialmente ridotta. Ci sono poi volte in cui di notte mi alzo una sola volta per andare in bagno ad urinare, altre volte in cui ci vado più spesso. Personalmente sono un pò scettico sul fatto che mi sia stato prescritto l'uso di Omnic senza interruzione vita natural durante. Temo sia stato un giudizio preso sulla base di un esame di valutazione uroflussogramma che non ho eseguito correttamente per le ragioni precedentemente esposte. E questo disturbo simile ad una cistite che, se pur tollerabile, è comunque ugualmente fastidioso da cosa può essere realmente dipeso? Che cosa mi consiglia di fare? Francamente mi sembra di brancolare un pò nel buio. Possibile che da una prostatite non sia possibile riuscire a venirne fuori definitivamente? Eppure di terapie antibiotiche ne ho già fatte a iosa! Un cordiale saluto.
[#12]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

le confermo che la sintomatologia delle due patologie andro-urologiche spesso hanno molti punti in comune.

Poi si ricordi che oltre alle indicazioni terapeutiche specifiche, quando sono presenti queste "problematiche urologiche”, possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale:

1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc;

3)lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche;

4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6)se si fuma, spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Ancora un cordiale saluto.
[#13]
Utente
Utente
La ringrazio dottore per i consigli utili che mi ha fornito e che sicuramente mi saranno utili.
Per quanto concerne l'assunzione di bevande, fermo restando che sono astemio e non bevo quindi bevande alcoliche, è accettabile l'assunzione di thé deteinato oppure anche questo è preferibilmente da evitare? E' vero che, in caso di cistite, è utile evitare l'assunzione di latte e derivati (es: latticini, formaggi, ecc. ) poiché questi contribuirebbero ad aumentare i disturbi? Per vita sessuale regolare che cosa si intende a livello di frequenza? Perdoni se la domanda potrà sembrarle sciocca o quant'altro ma la pongo perché, per ragioni logistiche che evito di esporre in questa sede, io e la mia compagna abbiamo opportunità di stare insieme a week-end alternati (dal venerdì sera al lunedì mattina ) e quindi di svolgere un'attività sessuale, se pur intensa in tali week-end, con una media comunque di ogni 12 gg. In merito alla questione dello svolgere un'attività sessuale regolare potrebbe dirmi, per cortesia, ai fini della funzionalità prostatica qual'è, in termini di reali ed effettivi benefici fisici, la correlazione con la stessa?
Un cordiale saluto.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

il tè deteinato va bene e questo vale anche per il latte, se non si hanno problemi di intolleranza al latte e derivati.

Per "attività sessuale regolare" si intende, con molta elasticità, almeno 2-3 eiaculazioni alla settimana.

E' questa un'indicazione particolare e dettata dall'opportunità di avere le vie seminali non "congestionate e dilatate".

Cordiali saluti.

Prostatite

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