Pollachiuria diurna

Sono un uomo di 66 anni. Soffro di una leggera prostatite. Di notte non mi alzo quasi mai per urinare, però di giorno, specie nel pomeriggio, sento lo stimolo - mediamente - dopo 1 o 2 ore al massimo. Quando lo stimolo arriva ho calcolato che ho appena 10/15 minuti, dopodiché il bisogno diventa imperioso e urgente e non riesco più a trattenermi. Quando sono agitato per qualsiasi ragione, lo stimolo diventa ancora più frequente. Il mio urologo per la prostatite mi ha prescritto TAMSULOSINA 0,4 e mi ha detto che di più non si può fare. Però, intanto, mi trovo in una situazione di grande disagio e ,a volte, anche fonte di mortificazione. Pensa che sarebbe utile fare una cistoscopia per vederci più chiaro? che cosa mi consiglia? Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

aspetti a fare una cistoscopia che è sempre un esame invasivo di secondo livello.

Ha fatto alla sua età penso sia una ecografia della loggia prostatica, un PSA, una valutazione colturale e tutte le altre valutazione che penso il suo urologo le ha indicato.

Se non fatte, risenta il suo medico e con lui decida se sentire in diretta un esperto urologo.

Nel frattempo, se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .

Un cordiale saluto.



Giovanni Beretta M.D.
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https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

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Attivo dal 2012 al 2017
Ex utente
La ringrazio, dottore, per la Sua pronta risposta. In effetti mi sono già sottoposto a tutta una serie di accertamenti (ecografia transrettale, PSA 6,5, biopsia negativa, etc) convergenti tutti verso una IPB. Rimango col problema che ho scritto, cui il mio urologo dice non esservi rimedio, salvo un intervento chirurgico volto a ridurre la prostata (ca 60 gr) di cui però mi ha sottolineato i notevoli rischi (incontinenza e impotenza) che mi hanno spaventato. Per questo ho chiesto di conioscere se ci sono altre vie d'indagine per valutare se trattasi di vescica iperattiva da curare con farmaci. Grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore ,

ma lei ha già una precisa diagnosi ed una precisa indicazione terapeutica.

Se ha qualche dubbio risenta il suo urologo prima di prendere una tale decisione terapeutica; altra prospettiva sentire un'altra "campana" e quindi un altro esperto urologo che dovrà comunque valutare in diretta tutta la sua particolare situazione clinica.

Cordiali saluti.
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Attivo dal 2012 al 2017
Ex utente
Ancora grazie per la pronta risposta. Il motivo per cui chiedevo consiglio, infatti, sta proprio nel fatto che andando da un altro urologo mi possa venire proposto di fare una videocistoscopia. Poiché trattasi di un esame alquanto invasivo, gradirei sapere se é proprio necessario, visto che non l'ho ancora fatto (già eseguite mesi fa urinocultura e spermiocultura negative). Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore ,

ma una manovra, con finalità diagnostiche e terapeutiche, invasiva,cioè "un intervento chirurgico volto a ridurre la prostata (ca 60 gr)", le è già stato proposto.

Una videocistoscopia generalmente viene indicata immediatamente prima o in contemporanea con un trattamento chirurgico endoscopico a livello della loggia prostatica.

Cordiali saluti.
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